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N. 4.311 - ore 17:00 - Mercoledì 24 Settembre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Uno dei momenti più belli che l’Italia del vino sta per offrirci con l’arrivo dell’autunno, raccontato da una penna d’eccezione, che ci invita a prepararci con lo sguardo ed a goderne con l’animo: riceviamo e volentieri pubblichiamo il racconto del foliage della vite di Gianni Moriani, storico del paesaggio italiano, con il quale ci confrontiamo spesso sul valore e la bellezza dei territori del vino e del cibo italiani. Un fenomeno naturale che sta diventando una delle principali motivazioni per fare turismo enogastronomico, in un “secondo tempo dell’accoglienza” tra la fine della vendemmia e le soglie dell’inverno, a cui guardano sempre più territori e cantine. | |
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| | Per ogni 100 bottiglie di Champagne che finiscono nel mondo, oltre 5 si stappano in Italia. Perché, da anni, il Belpaese è tra i primi mercati per le grandi bollicine di Francia, il quinto, per esattezza, nel 2024, con 8,4 milioni di bottiglie importate per un valore di 235 milioni di euro (dati: Comité Champagne). Molte delle quali arrivano nei ristoranti e nei locali italiani attraverso i distributori di Excellence Sidi, realtà guidata da Luca Cuzziol, che mette insieme 21 tra le più rappresentative e prestigiose compagnie di importazione e distribuzione a livello nazionale (da Sagna a Gruppo Meregalli, da Cuzziol GrandiVini a Pellegrini, da Balan a Sarzi Amadè, da Vino & Design a Teatro del Vino, da Proposta Vini a Bolis, da Les Caves de Pyrene a Premium Wine Selection Pws, da Ghilardi Selezioni a Visconti43, da Première ad Agb Selezione, da Philarmonica a Spirits & Colori, da ViteVini ad Apoteca, a Ceretto Terroirs), che, nel 2024, hanno messo insieme un fatturato di 327,4 milioni di euro. E che si preparano a vivere uno dei loro eventi principali, ovvero la “Champagne Experience” 2025, di scena il 5 e il 6 ottobre, per la prima volta (dopo tante edizioni a Modena), a Bologna. Con BolognaFiere che, dunque, con la partnership con Excellence Sidi per lo Champagne, che si aggiunge a quelle con Slow Wine e Slow Food per Slow Wine Fair e Sana Food (22-24 febbraio 2026), e quella con la Fivi-Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (con il Mercato dei Vini, 15-17 novembre 2025), ma anche con l’investimento nella società americana United Experience (con il lancio, nel 2026, di tre eventi internazionali a Londra, in Vietnam e in Messico, con il brand Wine Experience), investe con sempre maggiore convinzione nel settore del vino. “Il passaggio da Modena a Bologna - ha affermato Luca Cuzziol, presidente Excellence Sidi - rappresenta un’evoluzione naturale per un evento in costante crescita, sempre più centrale per il settore HoReca. “Siamo orgogliosi di ospitare a BolognaFiere “Champagne Experience” 2025, il più grande evento italiano dedicato allo Champagne, con 700 etichette in degustazione: questa manifestazione - ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente BolognaFiere - rafforza il ruolo del quartiere fieristico come piattaforma internazionale del vino e dell’agroalimentare”. | |
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| | ProWein mantiene il suo focus sul business del vino, ma diventa ProWein Düsseldorf, legandosi di più alla sua città, concentra la fiera (nei padiglioni da 1 a 7, con spazio per 4.000 espositori e distanze ridotte per i visitatori), lancia il servizio “Buyer Concierge”, inizialmente per gli acquirenti provenienti da Stati Uniti, Canada, Europa dell’Est e Scandinavia, mentre per coloro che si trovano in un raggio di 350 chilometri da Düsseldorf, la fiera offrirà visite giornaliere alla ProWein Düsseldorf in tutti e tre i giorni della kermesse, attraverso trasferimenti in autobus gratuiti coordinati centralmente da località chiave in Germania, Belgio e Paesi Bassi, con ProWein Düsseldorf Express. Sono alcune delle novità (in approfondimento) annunciate, oggi, da Marius Berlemann, Coo Messe Düsseldorf, per il rilancio della fiera tedesca, di scena, nel 2026, dal 14 al 17 marzo. | |
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| | | Le grande firme della cucina italiana dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto (da Massimo Bottura ad Enrico Bartolini, da Antonino Cannavacciolo ad Enrico e Roberto Cerea, da Carlo Cracco a Davide Oldani, a Giancarlo Perbellini, per citare solo alcuni tra i grandi chef di un elenco lungo e prestigioso di ambasciatori) uniscono le forze con i piccoli produttori della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi), protagonisti del “Mercato dei Vini” n. 14 (15-17 novembre), evento firmato dalla Fivi a BolognaFiere, per una partnership all’insegna della qualità e dei valori del made in Italy. L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto ha annunciato, infatti, l’inizio della collaborazione con i Vignaioli Indipendenti che fa il suo ingresso nel Club dei Partner. Una sinergia importante che rafforza il legame tra due mondi complementari, accomunati da una stessa missione: promuovere, tutelare e diffondere la qualità italiana. L’ingresso della Fivi tra i partner degli Ambasciatori del Gusto rappresenta un nuovo passo nel percorso di valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano. Da una parte la voce dei Vignaioli Indipendenti, dall’altra quella dei professionisti della ristorazione e dell’accoglienza: due realtà che racconteranno una filiera che parte dalla terra e arriva al piatto. | |
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| | | Pur tra le difficoltà del mercato del vino, ci sono territori più in forma di altri, e aziende che brillano, e che sono capaci di attirare investimenti dando fiducia per il futuro. Come succede, per esempio, in Franciacorta, territorio di eccellenza della spumantistica italiana, e con Montina Franciacorta, una delle aziende più celebri del territorio, della famiglia Bozza, a cui si è affiancato, entrando in società, con una quota di minoranza, Raoul Bontempi, ad della Bontempi Vibo Spa, polo della bulloneria made in Italy (con un giro d’affari intorno ai 50 milioni di euro, ndr). | |
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| | Partendo da Napoli la pizza si è evoluta da preparazione casalinga a prodotto della ristorazione e da qui è stata portata (e celebrata) nel mondo, per poi dare vita ad un’evoluzione che oggi fa del mondo pizza l’interlocutore più riuscito e dinamico delle tante identità ed eccellenze territoriali italiane: lo racconta la guida “Pizzerie d’Italia” 2026 by Gambero Rosso, che vede al top della classifica dei “Tre Spicchi”, il massimo riconoscimento, entrambi con 97 punti, Pepe in Grani di Franco Pepe a Caiazzo e I Tigli di Simone Padoan a San Bonifacio, mentre a guidare la classifica delle “Tre Rotelle” alle pizzerie a taglio e da asporto, c’è Gabriele Bonci con Pizzarium a Roma, con 96 punti. Sono ben 816 le pizzerie recensite, in aumento sulla scorsa edizione, e si arricchisce anche la rosa dei “Tre Spicchi”, con 100 premiati totali. | |
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| | | Terra in primis di grandi bianchi, ma sempre più anche di bollicine, vede Consorzio e produttori puntare su specificità sempre più definite. Dall’“Alto Adige Wine Summit”, le riflessioni dei vertici del Consorzio Vini Alto Adige, di critica italiana ed internazionale, e le voci di cantine come Kettmeir (Herita Marzotto Wine Estates), St. Paulus, Elena Walch, Colterenzio, J. Hofstätter, Tramin, Terlano, San Michele Appiano e Cantina di Bolzano. | |
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