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N. 4.051 - ore 17:00 - Giovedì 19 Settembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | La “Star Revelation” della Guida Michelin 2025 sarà a Modena, il 5 novembre (dove è già ufficiale la riconferma delle tre stelle per l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, vedi focus), con la Franciacorta che, dopo tre anni di collaborazione di successo come “Destination Partner”, diventa “Sparkling Wine Partner”, e continua a sostenere il premio “Miglior Sommelier”, sulla scia della partnership, anch’essa triennale, che il Consorzio del Franciacorta ha stretto con la Guida Michelin negli Stati Uniti nel giugno 2024. L’annuncio ieri sera a Torino, nelle celebrazioni per i 70 della Michelin in Italia, a conferma dei rumors di WineNews. | |
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| | Al netto della spesa per i ristoranti tout court, gli stellati Michelin, nel 2023, hanno generato un indotto, in Italia, di 438 milioni di euro tra alloggio, commercio e servizi, con una cifra che sfiorerà i 500 milioni di euro nel 2024. A dirlo lo studio “Taste Tourism”, presentato, ieri, a Torino per celebrare i 70 della Guida Michelin in Italia. Un fenomeno, quello del turismo legato ai ristoranti stellati, in grande crescita, parallelo alla crescita dei ristoranti stellati stessi in Italia, secondo lo studio “Taste Tourism Impatto economico dei ristoranti stellati Michelin sul territorio nazionale”, realizzato da Jfc. Rispetto al 2016, infatti, l’indotto che generano i ristoranti stellati, nel nostro Paese, passa da 280 milioni di euro a 438 milioni. Mentre il numero di stellati, dal 2019 al 2024, è salito da 367 a 395, con i tristellati passati da 10 a 13, i due stelle da 39 a 40, e gli stellati da 318 a 342. La ricerca, spiega una nota della Michelin, parte dei presupposti che il “Taste Tourism” legato ai ristoranti stellati che, “attraverso la Guida Michelin, beneficiano di una vetrina internazionale che offre grande richiamo”, genera un impatto economico importante sul territorio nazionale, da quantificare. E ciò che dice lo studio “Taste Tourism” (in approfondimento) conferma questa convinzione. Prendendo in esame i dati 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 Paesi, con Usa (24,1%), Francia (18,3%), Germania (14,5%), Svizzera (12,9%) e Uk (11,2%) che valgono da soli l’87% della clientela straniera, mentre tra gli italiani, la provenienza maggiore è da Lombardia (28,1%), Lazio (10,9%) e Veneto (10,3%). A beneficiare di più dell’indotto, ovviamente, è il settore dell’hotellerie. “Il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre, infatti, almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando, quindi, benefici indiretti sui settori dell’ospitalità (355 milioni di euro), del commercio (48 milioni di euro) e dei servizi locali (35 milioni di euro)”, spiega lo studio. Quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità (da 3 a 5 stelle lusso) vicini ad un’insegna stellata Michelin, dichiara di avere clienti che pernottano proprio per recarsi in uno specifico ristorante. | |
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| | Nel nostro pianeta vivono 8 miliardi di persone, cifra destinata a crescere nei prossimi decenni. La grande sfida del settore è produrre, in modo sostenibile, il molto cibo necessario. Ma quanto impattano i prodotti che portiamo a tavola? L’American Association of Wine Economist (Aawe) ha pubblicato una tabella (la fonte citata è un articolo scientifico del 2018, “Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers” a firma di J. Poore e T. Nemeek e pubblicato sulla rivista “Science”), che fa riferimento alle emissioni di gas serra generate per ogni chilogrammo di prodotto. Dell’elenco fa parte anche il vino, che sta lavorando molto sul fattore sostenibilità, e che ha uno dei tassi di emissione più bassi (1,8 kg di Co2 ogni chilogrammo). In cima alla classifica c’è la carne di manzo, con 99 kg di Co2 equivalente ogni chilo. | |
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| | | Alla scoperta dei protagonisti dell’enologia italiana e delle grandi cantine, veri e propri “monumenti” al buon bere, che spesso nascondono al proprio interno, oltre alla produzione del vino, anche opere d’arte contemporanea appositamente realizzate: al via il 24 settembre, su Sky Arte, la stagione n. 4 di “B.e.v.i -L’Arte del Vinificare”, la docu-serie che attraversa il Belpaese alla scoperta delle eccellenze del vino. Tra i protagonisti di questa stagione, dalla Lombardia alla Sicilia, ci sono Duca di Salaparuta, Contadi Castaldi, Tenuta Bocca di Lupo, Zaccagnini, Gorghi Tondi, Berlucchi, Tenuta Carretta, Leone de Castris, Cantine Lunae, Cantina Kurtatsch e Tenuta San Leonardo. Tutti i martedì (ore 21.15), su Sky Arte e in streaming su Now, “B.e.v.i”(acronimo per Bacche, Enologi e Vinattieri d’Italia), prodotto da ArtLouder in collaborazione con Vinitaly and The City, racconta in dieci episodi, con la voce dei protagonisti, l’arte, la passione, la creatività e l’artigianalità nel mondo del vino. Le cantine oggi sono edifici che non hanno più solo uno scopo funzionale, ma anche l’ambizione di definire l’immagine del prodotto. Veri e propri luoghi di culto, in cui il connubio tra vino, arte e architettura, sempre più osmotico, prende le forme di progetti spettacolari, per soddisfare un pubblico sempre più esigente. | |
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| | | Un Presidio Slow Food non per un prodotto, ma per un “luogo” che è fondamentale non solo per l’allevamento, ma come simbolo del possibile equilibrio tra attività degli esseri umani e natura; una risposta a molte delle emergenze attuali, a partire dalla crisi climatica, ovvero i prati stabili ed i pascoli. È il nuovo progetto firmato Slow Food, che parte dopo tre anni di lavoro, grazie alla collaborazione di un importante partenariato tecnico e scientifico e con il sostegno di Eataly e del Consorzio del Parmigiano Reggiano (in approfondimento). | |
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| | Trainato dal vino, l’export alimentare cresce a luglio il doppio (+15,7%) rispetto al dato generale, conducendo il cibo made in Italy verso un nuovo record dopo i 64 miliardi in valore del 2023. A dirlo è l’analisi Coldiretti, su dati Istat relativi al commercio estero di luglio 2024 nel confronto con lo stesso periodo 2023. Un vero e proprio boom si registra sul mercato americano (+30%), ma la crescita a doppia cifra abbraccia anche Francia, Gran Bretagna, Cina e Russia. Se si guarda poi al dato complessivo dei primi 7 mesi, le esportazioni agroalimentari totali hanno raggiunto il valore di 40 miliardi di euro: se il trend di crescita dovesse essere mantenuto si potrebbe arrivare, quest’anno, a sfiorare i 70 miliardi di euro. | |
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| | | Le prime indicazioni dell’Osservatorio 100 Giorni Sani di Sana Food, spiegate da Claudia Maccarini di LightUp Italia!, che lo cura insieme a Marco Barilli, Sales Director Italy & Greece Toluna Italy. “Dalle prime indicazioni del confronto con la Danimarca, Paese dove c’è grande sensibilità, emerge invece che “sano”, in quel Paese, ha un’accezione più tecnica, legata ai benefici immediati che quel particolare cibo può avere sulla salute, compresi integratori e non solo”. | |
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