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N. 3.263 - ore 17:00 - Domenica 10 Ottobre 2021 - “Speciale Vinitaly” - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Nel quadro complessivo di un commercio enoico mondiale che è tornato a correre e nei 12 mesi terminanti a giugno 2021 è tornato ai livelli pre-covid (con gli scambi intorno ai 32 miliardi di euro secondo l’Oemv (Observatorio Español del Mercado del Vino), l’Italia vola, con un export, secondo i dati Istat sul primo semestre 2021, analizzati da WineNews, a +15,8% sul primo semestre 2020, e +10% sullo stesso periodo 2019, a quota 3,33 miliardi di euro. Dati che fanno sperare, concretamente, in un nuovo record assoluto dell’export enoico tricolore a fine 2021. Ben oltre i 6,4 miliardi di euro del 2019. |
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Nei duri mesi del lockdown, le enoteche sono state la trincea enoica al fronte, la resistenza del mondo del vino nella vita reale, confinata allora tra le mura di casa. In quel periodo, il lavoro degli enotecari è cambiato in maniera radicale, velocizzando una digitalizzazione in alcuni casi ancora indietro, con la comunicazione sempre più social, così da ridurre le distanze con i clienti, e il ricorso agli e-commerce diventato, per molti, la normalità. Molti di quei cambiamenti sono oggi la norma, altri, soprattutto di natura commerciale, si sono invece rivelati figli del momento. Come raccontano, a WineNews, Giuliano Rossi (“La Fiaschetta”, a Roma), Barbara Orlando (“Enoteca Bischoff”, a Trieste) e Cosimo Chisena (“Enoteca Chisena”, a Brindisi), a tenere in piedi le enoteche, tra febbraio e aprile 2020, è stato ovviamente l’asporto, e nonostante le difficoltà le vendite non hanno subito alcun tracollo, anzi. Con la chiusura della ristorazione, in enoteca è cresciuto lo scontrino medio, di pari passo con la curiosità per nuovi vini e nuovi territori. Con il ritorno alla normalità, le città d’arte, grandi e piccole, hanno dovuto fare i conti con il calo del turismo internazionale, potendo comunque contare sullo zoccolo duro dei clienti abituali che, per lo più, hanno ripreso ad affidarsi alle produzioni dei territori circostanti, senza perdere, però, il gusto ed il piacere per i classici, dalle bollicine di Franciacorta e Champagne ai grandi rossi come Brunello di Montalcino, Barolo, Barbaresco e Amarone. A fare il punto sul momento delle enoteche italiane, tirando le somme di un anno e mezzo complesso e difficile, ma superato di slancio, Andrea Terraneo, presidente Vinarius, l’associazione delle enoteche del Belpaese: “nelle enoteche italiane il trend è di netta ripresa, sia sul 2020 che sul 2019. In quelle basate sull’asporto i fatturati sono aumentati del 15-20% sull’anno scorso, quando comunque, nonostante la pandemia, ci siamo difesi, confermando i risultati del 2019 ed in qualche caso migliorandoli. Le enoteche con mescita hanno invece risentito fortemente delle chiusure, ma questa estate ha portato un grande rilancio dei consumi”, racconta, a WineNews, il presidente Vinarius (l’intervento completo in approfondimento). |
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Se è vero come è vero che il 2021, almeno ai dati aggiornati alla metà dell’anno, sembra lanciato verso un nuovo record assoluto in valore delle esportazioni enoiche, il merito è di mercati stranieri che hanno reagito con prontezza, e anche oltre le aspettative, alle criticità portate dalla pandemia, ma non solo. A dare le “pagelle” di quanto successo fino adesso, in vista di “Vinitaly Special Edition (di scena a Verona dal 17 al 19 ottobre) a WineNews è Denis Pantini, alla guida dell’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma. Partendo dai più importanti. E volano voti come 8 agli Usa, 7,5 alla Germania, un bel 7 al Regno Unito, nonostante qualche difficoltà ma promossi a pieni voti anche Svizzera, Canada, Russia, Corea del Sud e non solo (i commenti nell’approfondimento). |
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Si parlerà di mercati e si faranno affari, soprattutto, a “Vinitaly Special Edition”. Ma il vino è, comunque, espressione di profumi, colori e sapori da vivere nel calice. E non mancheranno le degustazioni. Tra quelle ad ora in calendario, da segnalare domenica 17 ottobre quelle dedicate ai vini biologici firmate da Biols.Eu, i focus sul Recioto della Valpolicella, attraverso i vini di Quintarelli, e sugli Amarone delle Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato). Lunedì 18 ottobre, invece, da segnalare, tra le altre, la degustazione “Campioni d’Europa, grandi vini italiani con gout de terroir”, firmata da Christian Eder (della rivista tedesca “Vinum”, con etichette di produttori come Bortolomiol, Cà del Bosco, Venturini Baldini, Livio Felluga, Apollonio, Le Macchiole, Tenuta Nardi, Masciarelli, Tasca d’Almerita, Chiarlo e Tommasi) o ancora quella dedicata ai vini della cantina veneta Pasqua Vigneti e Cantine, oltre ad “A noi piacciono così”, con Paolo Massobrio (“Il Golosario”) e Andrea Scanzi, uno dei volti più celebri del giornalismo italiano ed ottimo conoscitore di vino. Tra i protagonisti anche il Consorzio dei Vini della Valpolicella, con tanti tasting per raccontare il territorio tra lunedì 18 e martedì 19 ottobre. |
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Un’architettura eterea fatta di luce e acqua, con una cascata di nuvole alta sei metri che produce un paesaggio sospeso e fluttuante, in cui immergersi come in un sogno, per comprendere come proprio dai sogni può nascere la creatività e possono nascere grandi cose, come un grande vino. Ecco “Falling Dreams”, la gigantesca ed originale installazione immersiva che celebra i valori della creatività, del talento e del vino, voluta da Pasqua Vigneti e Cantine, in mostra alle Gallerie Mercatali a Verona, nella “Vinitaly Special Edition” (17-19 ottobre). |
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Sebbene con un format diverso, a Vinitaly Special Edition non mancheranno le contaminazioni tra vino, arte e bellezza. La celebre cantina veneta Zenato, per esempio, manderà in scena una mostra fotografica con il meglio delle esperienze raccolte grazie al progetto “Zenato Academy”. Ancora, Tommasi Family Estates, sabato 16 ottobre, presenterà il suo cru più prezioso, l’Amarone della Valpolicella Villa De Buris 2010, proprio a Villa de Buris, la più antica della Valpolicella, a San Pietro in Cariano. Cme farà la piccola griffe Secondo Marco, nella cantina di Fumane, con il suo Amarone Riserva 2008. O chi approfondirà l’abbinamento tra pizza e vino, nell’evento “La pizza gourmet incontra il Friuli Venezia Giulia”, di scena alla Pizzeria Forkette di Verona, con i vini della Doc delle Venezie, della Doc Friuli Venezia Giulia e della Doc Prosecco, per la regia della PromoTurismoFvg. |
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Dalle Langhe alla Val d’Orcia, dalle Colline del Prosecco Docg alle Cinque Terre, dalla vite ad alberello di Pantelleria ai muretti a secco di Valtellina, Valpolicella e non solo. Un giro d’Italia tra i vigneti ed i borghi del vino patrimonio dell’Umanità, con le testimonianze di istituzioni ed imprenditori sul valore di un riconoscimento che valorizza la bellezza nei paesaggi, la tutela, ed accresce la notorietà dei territori. |
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