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N. 2.609 - ore 17:00 - Giovedì 7 Marzo 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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“L’Italia ospiterà nel 2021 la Global Conference on Wine Tourism”: ad annunciarlo la World Tourism Organisation delle Nazioni Unite. Una decisione che “conferma che il binomio turismo-enogastronomia dell’Italia è un’eccellenza di rilievo internazionale”, ha commentato il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio, che già nei giorni scorsi, da Anteprima Amarone, a Verona, aveva anticipato la notizia, ora ufficiale. Proprio nelle ore in cui, apprende WineNews, la Conferenza Stato-Regioni starebbe per dare il suo ok ad un nuovo step per l’attuazione della legge sull’enoturismo (e al decreto per l’Ocm promozione, ndr). |
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Tutto sommato, il 2018 è stato un anno positivo per il vino italiano in Usa, dove le importazioni di vino, nel complesso, hanno vissuto una dinamica contrastata. I dati dello US Department of Commerce relativi all’intero 2018, analizzati dall’Ice, dicono che le importazioni, in valore, hanno superato i 6,2 miliardi di dollari (+4,9%), mentre le quantità hanno raggiunto 11,5 milioni di ettolitri (-4,6%). Continua anche l’aumento dei prezzi medi che sono passati da 4,9 dollari del 2017 a 5,4 dollari al litro del 2018. “Per le esportazioni italiane il 2018 è stato un anno decisamente positivo - sottolinea l’Ice - per tutti gli indicatori: aumento in valore del 6,8% - il più alto degli ultimi 5 anni - incremento delle quantità dello 1,2%, rafforzamento della quota di mercato, che sale al 32% rispetto al 31,4% del 2017, e crescita dei prezzi medi che raggiungono 5,9 dollari al litro, contro i 5,6 dollari al litro dell’anno precedente (+5,4%)”. Le vendite complessive di vino italiano, dunque, hanno superato 1,984 miliardi di dollari in valore, con il vino che rappresenta quasi il 40% del totale delle esportazioni italiane del comparto agroalimentare e bevande verso gli Usa, con le quantità a quota 3,4 milioni di ettolitri. Nel dettaglio, sottolinea l’Ice, i vini bianchi, con oltre 683 milioni di dollari, sono la componente più importante delle nostre vendite negli Usa, ma in calo del -0,2% in valore e del -3,8% in valore. Meglio i vini rossi, a 672 milioni di dollari, in crescita in valore (+6,5%) e quantità stabili (+0,3%). Sempre molto dinamico il settore dei vini spumanti e frizzanti che rappresentano oltre il 22% del nostro export verso gli Usa, con circa 440 milioni di dollari. Notevole la crescita sia in valore (+16,5%) che in quantità (+11%). L’Italia è il secondo fornitore dopo la Francia con una quota di mercato del 34%. In termini generali, evidenzia ancora l’Ice, la Francia è il primo fornitore in valore (grazie in particolare al recente boom dei vini rosati), con crescita sia dei valori (+12,7%) che delle quantità (+6,5%). Positiva la performance in valore della Nuova Zelanda (terzo fornitore, a +3,6%) e della Spagna (quarto fornitore, +1,5%), mentre sono in fortissimo calo, sia in valore che in quantità, Australia, Argentina, Cile e Germania. |
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Cade il segreto di Stato sulla provenienza del latte e dei prodotti lattiero-caseari: sarà possibile conoscere il nome delle aziende che importano gli alimenti dall’estero. Si tratta di una misura esclusiva, e da tante associazioni del settore più che attesa, per prima la Coldiretti. In questo modo, con motivate ragioni, si potrà chiedere al Ministero della Salute da dove viene il latte impiegato in yogurt, latticini o formaggi di una determinata marca. E questo, per la Coldiretti, deve essere solo l’inizio: il principio deve valere per la provenienza anche della frutta in succhi e marmellate o della carne impiegata nei salumi. La norma, consentirebbe inoltre interventi più tempestivi in caso di allarmi alimentari, facendo fronte all’attuale impossibilità di conoscere la provenienza degli alimenti coinvolti. |
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Le donne si sa, sono tante cose: muse, dee, artiste. Ed enoappassionate: l’8 marzo, al Museo del Vino di Torgiano, tutte le wine lovers potranno scoprire quale grande protagonista del passato più le assomiglia, andando alla scoperta delle grandi donne raccontate nelle opere del Museo in “la donna del mistero”, organizzato dalla griffe enoica Lungarotti. E non è l’unico evento enoico dedicato alla festa delle Donne, sempre più protagoniste del mondo del vino e dell’agricoltura in generale (con 214.000 imprese agricole guidate da donne in tutta Italia, di cui 109.000 al Sud, dati Ismea), storicamente dominato dagli uomini: Signorvino, in tutti i suoi store, offre un calice di benvenuto, e si impegna nella lotta contro la violenza sulle donne sostenendo la Fondazione Doppia Difesa Onlus della showgirl Michelle Hunziker dell’avvocato Giulia Bongiorno, che offre gratuitamente supporto legale ed economico alle vittime di violenza. Non potevano mancare gli eventi organizzati dalle Donne del Vino: l’associazione dedica al gentil sesso addirittura una settimana di eventi, cominciata il 2 marzo, tra convegni, performance, visite in cantine, mostre e spettacoli con al centro il tema cardine di quest’anno, ovvero “Donne, vino e design”. |
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A 500 anni dalla sua morte, Leonardo Da Vinci continua ad essere uno dei maggiori geni della storia: l’11 aprile, a Vinci, si inaugura il “Museo Leonardo e il Rinascimento del Vino”, viaggio alla scoperta del lato da wine lover dell’artista. E non solo: Leonardo era anche un vero e proprio wine maker. La Leonardo Da Vinci Spa, insieme ad un team di studiosi ed enologi, ha indagato e rintracciato le prove che producesse anche vino, e ha sintetizzato le sue preziose intuizioni nel cosiddetto “Metodo Leonardo”, segretissimo, ad uso esclusivo delle Cantine Leonardo. |
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Il celebre chef italo-americano Mario Batali ha ceduto le quote detenute in tutti i suoi ristoranti, dopo le accuse di molestie sessuali mosse contro di lui da alcune donne, nel periodo dello scandalo “MeToo”, come riporta il “New York Times”. Finisce così la partnership ventennale tra Batali e la famiglia Bastianich. “Batali non trarrà più alcun vantaggio dai ristoranti in nessuna maniera, forma e circostanza”, afferma Tanya Bastianich, figlia di Lidia e sorella di Joe Bastianich, insieme al quale ha rilevato le quote di Batali. Che starebbe anche per uscire da Eataly: “è in corso il processo per l’acquisizione delle quote di minoranza di Mr. Batali in Eataly Usa”, ha detto al New York Times il portavoce della compagnia, Chris Giglio. |
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A WineNews le riflessioni di Sabrina Tedeschi (Tedeschi), Marilisa Allegrini (Allegrini), Gianpaolo Speri (Speri), Pierangelo Tommasi (Tommasi) e Sandro Boscaini (Masi Agricola), alcuni dei nomi top del territorio e delle “Famiglie Storiche”. Tra visione del domani, e la necessità, per il bene comune della denominazione del territorio, di ricomporre le divisioni, in nome del grande vino veneto. |
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