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WineNews
N. 2.691 - ore 17:00 - Martedì 16 Luglio 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti,
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La News
I vigneti urbani si candidano all’Unesco
Dopo le colline del Prosecco, nel mondo del vino si torna a parlare di Unesco: la Vigna della Regina di Torino, il vigneto urbano del capoluogo piemontese, propone la candidatura della rete delle vigne urbane a patrimonio dell’umanità. Tra i maggiori promotori della candidatura, c’è Roberto Cerrato, direttore dell’Associazione per il Patrimonio Vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato, che spiega come “capofila della rete dei vigneti urbani, la Urban Vineyard Association, è la Vigna della Regina a Torino, e ne fanno parte anche Clos Montmartre di Parigi, i vigneti ritrovati della Laguna di Venezia e quelli del progetto Senarum Vinea di Siena”.
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Primo Piano
Oiv: i numeri del 2018 del vino raccontano una crescita globale sotto ogni punto di vista
La produzione di vino nel mondo, nel 2018, ha toccato i 292 milioni di ettolitri, ed in vetta, tra i Paesi produttori, c’è di gran lunga l’Italia, a quota 54,8 milioni di ettolitri (+29% sulla disastrosa annata 2017), seguita da Francia (48,6 milioni di ettolitri), Spagna (44,4 milioni di ettolitri), Usa (23,9 milioni di ettolitri), Argentina (14,5 milioni di ettolitri), Cile (12,9 milioni di ettolitri), Australia (12,9 milioni di ettolitri), Germania (10,3 milioni di ettolitri) e Cina (9,1 milioni di ettolitri). Ecco i dati più interessanti presentati dal direttore generale Oiv, Pau Roca, al Congresso Mondiale della Vigna e del Vino n. 42, di scena a Ginevra, da ieri al 19 luglio. I consumi globali, invece, nel 2018 sono arrivati a 246 milioni di ettolitri, con gli Usa sempre più mercato di riferimento al mondo, con 33 milioni di ettolitri di vino bevuti, seguiti da Francia (26,8 milioni di ettolitri), Italia (22,4 milioni di ettolitri), Germania (20 milioni di ettolitri), Cina 17,6 milioni di ettolitri) e Gran Bretagna (12,4 milioni di ettolitri). Spostando lo sguardo sui numeri del commercio internazionale, i volumi esportati sono rimasti stabili a 108 milioni di ettolitri, e lo stesso hanno fatto i valori, nel 2018 a 31 miliardi di euro, proprio come nel 2017. Sul podio dei Paesi esportatori per volumi, la Spagna, con 21,1 milioni di ettolitri, l’Italia (19,7 milioni di ettolitri) e la Francia (14,1 milioni di ettolitri). Posizioni invertite per il podio dei Paesi esportatori per valori, con la Francia, come sempre, al vertice, a quota 9,3 miliardi di euro, seguita da Italia (6,1 miliardi di euro) e Spagna (2,9 miliardi di euro). Tra i Paesi importatori, per volumi è ancora prima la Germania, con 14,7 milioni di ettolitri, con la Gran Bretagna al secondo posto a 13,2 milioni di ettolitri, gli Usa al terzo, a 11,5 milioni di ettolitri, la Francia al quarto, a 7,1 milioni di ettolitri, e la Cina, in crescita del +79% sul 2014, al quinto, a 6,9 milioni di ettolitri. A valore, gli Usa si confermano primo importatore mondiale, con 5,3 miliardi di euro di vino acquistato nel 2018, seguiti da Gran Bretagna (3,5 miliardi di euro), Germania (2,6 miliardi di euro), Cina (2,4 miliardi di euro) e Canada (1,7 miliardi di euro).
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Quando il vino è un affare di famiglia
Il vino è un affare di famiglia? Secondo la Harvard Business School, il 70% delle imprese del vino a conduzione familiare viene venduto prima di passare alla seconda generazione, e solo il 12% resiste fino alla terza. Ma, in questo panorama, c’è chi prova a resistere: sono le grandi famiglie del vino europee, che hanno fatto delle loro maison dei simboli di eccellenza enoica nel mondo, la cui storia è raccontata in “10 Great Wine Families”, il nuovo libro della Master of Wine Fiona Morrison, edito dall’Academie du Vin. L’autrice ha infatti passato del tempo con 10 tra le famiglie del vino più importanti, antiche e influenti d’Europa: gli italiani Frescobaldi e Gaja, ma anche Torres, Perrin, Thienpont, Knoll, Niepoort, Palacios, Müller e Liger-Belair, indagando l’entusiasmo e la passione che guida le famiglie tra i vigneti e sfide di famiglia.
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Focus
Vino e gastronomia in Rai: tra novità ed esclusioni eccellenti
Ricambio totale della conduzione di “Linea Verde”, nonostante nell’ultima stagione la trasmissione condotta da Federico Quaranta abbia fatto ascolti da prima serata (anche oltre il 22% di share), l’arrivo di Carlo Cracco con un suo programma, e non solo: non mancano le novità nella programmazione dedicata ai territori d’Italia e alle loro tradizioni e bellezze vinicole ed enogastronomiche nei nuovi palinsesti della “Rai del cambiamento”, presentati nei giorni scorsi. E in una tv pubblica che segue spesso più le logiche dello spoil system politico che quelle dei risultati, fa sensazione il cambio al vertice del programma principe per eccellenza, “Linea Verde”, che vedrà il timone lasciato da Federico Quaranta, nelle mani di Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini. In onda la domenica mattina, sarà affiancato ancora da“Linea Verde Life” (con Marcello Masi e Daniela Ferolla), “Linea Blu” e “Linea Bianca”. Sempre su Rai 1, confermatissima “La Prova del Cuoco”, ancora con Elisa Isoardi , e su Rai 2, invece, la novità è lo chef Carlo Cracco, che torna in tv con “Nella mia cucina”, dal lunedì al venerdì alle ore 19.35. Confermato, infine, “In Viaggio con Marcello”, trasmissione “on the road” sul cibo e i suoi territori in onda il sabato.
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Cronaca
Vacanze italiane, vince la wine experience
La wine experience made in Italy diventa formula vincente della vacanza tricolore: a dimostrarlo, la Top 10 Italy Resort Hotels, la classifica firmata dalla prestigiosa rivista di viaggi newyorkese Travel Leisure, che ha messo in fila i migliori dieci resort italiani, votati dai lettori. E a spiccare due Wine Resort: al n. 3, Rosewood Castiglion del Bosco, a Montalcino, di proprietà di Massimo Ferragamo, e, sempre nella patria del Brunello, Il Borgo di Castello Banfi, altro simbolo dell’eccellenza enoica del territorio.
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Wine & Food
La campagna entra negli stadi: arriva il menù a km 0 per le squadre e i tifosi della Lega Pro

Un menù a chilometro zero per i calciatori che militano in Lega Pro e per i tifosi che vanno a sostenere negli stadi la loro squadra del cuore, che dal Nord al Sud del Belpaese rappresentano la dorsale di quella provincia capace di regalare al mondo le eccellenze, gastronomiche ma non solo, che fanno grande il made in Italy. Così a Modena ci sarà il prosciutto, a Vercelli il riso ed a Siena il cantuccio, con una squadra di 11.000 “giocatori”, tra fattorie, mercati e agriturismi di Campagna Amica che entrerà negli stadi per promuovere la conoscenza e il consumo del vero cibo made in Italy, grazie alla partnership siglata oggi tra la Coldiretti e la Lega Pro (e “benedetta” dal presidente della Fifa Gianni Infantino) per la valorizzazione, fra tifosi e i calciatori, delle migliori produzioni del territorio.

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WineNews.tv
Il vino? Fa ridere ... se ne bevi troppo! La cucina va bene in tv, ma che sia anche in cucina
“Il vino fa ridere, sì, ma se ne bevi troppo! Della cucina sul piccolo schermo credo che sia una buona cosa, a patto che ne rimanga anche ai fornelli veri. Qualche ricordo legato al wine & food? Ho tantissimi amici produttori, e quando mi mandano le loro bottiglie è sempre un bel momento”. A WineNews, l’incontro con Ezio Greggio.
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