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WineNews
N. 3.998 - ore 17:00 - Venerdì 5 Luglio 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti,
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La News
Italiani e relax: esperienza preferita? Il cibo 
Gli italiani hanno ben chiara una meta dove trascorrere il loro tempo libero: l’Italia stessa. Ben il 70% delle esperienze che i nostri connazionali vivono nei momenti di relax, infatti, sono realizzate nello Stivale, a fronte del 20% vissute in Europa ed il 10% fuori dal nostro Continente. Lo rivela l’Osservatorio sul tempo libero promosso da KuriU, il social network italiano dedicato. E dall’analisi di 16.000 esperienze condivise sulla piattaforma, il 20% dei racconti hanno come filo conduttore il “cibo” (anche a colazione), con un particolare interesse verso la cucina regionale e il vino, la cui popolarità risulta essere in forte crescita.
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Primo Piano
Lotta al caporalato in Italia, di 310 aziende controllate il 66,45% sono risultate irregolari
Una delle sfide da vincere che si trova ad affrontare il mondo dell’agricoltura riguarda la sicurezza e la regolarità del lavoro nelle campagne, spesso, purtroppo, al centro di episodi di cronaca, come nei giorni scorsi. C’è infatti ancora molto da fare in Italia, con fenomeni distorsivi, come, ad esempio, quello del caporalato, che il Governo intende contrastare come dimostra il Dl Agricoltura approvato, ieri, in Senato. Il 3 luglio, nel quadro generale delle azioni adottate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali finalizzate al contrasto delle forme di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (il caporalato), l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro hanno effettuato su tutto il territorio nazionale un servizio di vigilanza straordinaria nel settore agricolo. L’Ispettorato riporta che sono state controllate 310 aziende agricole, di queste 206 sono risultate irregolari (66,45%), mentre i lavoratori controllati sono stati 2.051 di cui 616 sono risultati irregolari (30,03%) e, in particolare, di questi ultimi, 216 completamente in “nero” (10,53%). Di 786 posizioni lavorative ricoperte da cittadini extracomunitari, 308 persone (39,18%) erano impiegate irregolarmente; nel dettaglio, 96 in nero e 22 prive di regolare permesso di soggiorno. All’esito dei controlli sono stati adottati 128 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (41,29%), per un importo pari a 250.800 euro, di cui 60 per lavoro nero e 51 per gravi violazioni sulla sicurezza, ed elevate ammende e sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 1,68 milioni di euro. Inoltre sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 171 persone - tra cui 157 responsabili aziendali per violazione della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs. 81/2008) - impartite 382 prescrizioni e adottati due provvedimenti di sequestro. Dieci persone sono state deferite, tra le province di Latina, L’Aquila, Torino, Cuneo, Rieti e Caltanissetta per il reato di caporalato (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro). Nell’operazione sono stati impiegati 550 ispettori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e 356 Carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, unitamente a personale dei Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri.
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“Digitalizzare per semplificare”
“Digitalizzare per semplificare. Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per il provvedimento promosso da Centinaio: ora tutti al lavoro per la seconda fase - quella operativa - per rendere il nostro settore più moderno, con sistemi di tracciabilità e controllo al passo con i tempi e, quindi, in grado di liberare risorse utili da dedicare alla spinta competitiva, per rafforzare il posizionamento sui mercati internazionali”. Così Albiera Antinori, presidente del Gruppo Vini di Federvini, ha commentato l’approvazione al Senato del Dl Agricoltura, che contiene l’emendamento di cui è primo firmatario il senatore (ed ex Ministro delle Politiche Agricole) Gian Marco Centinaio, ed in cui si prevede di collegare lo schedario viticolo e i nuovi registri dematerializzati dei prodotti vitivinicoli. Manca il passaggio alla Camera, che pare una formalità.
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Focus
Pizza e birra accoppiata vincente, ma il 24% sceglie il vino
“Ci vediamo in pizzeria”. Come rivela Cga by Niq, nella sua ultima indagine, “Guida HoReCa Italia”, sono ben 34.406 le pizzerie in tutta Italia, di cui il 27% si trova nelle grandi città e il 73% in località più periferiche. Locali che fanno parte della vita di tutti i giorni e che battono in popolarità bar e ristoranti. Ma qual è la bevanda preferita per accompagnare la pizza? Crescono le bollicine, anche se la birra è la più consumata in pizzeria con il 40% degli italiani che sceglie birre locali o nazionali, mentre il 28% preferisce birre importate o artigianali. Inoltre, analizzando la spesa delle persone che bevono birra in pizzeria, Cga by Niq rileva che essa rappresenta il 18% della spesa totale dei consumatori di birra nel mercato del fuori casa. Ma, parallelamente, esiste anche un potenziale per i produttori di vino: infatti, i vini spumanti, compreso il Prosecco, sono scelti dal 23% dei frequentatori delle pizzerie. In generale e in relazione al consumo di birra, l’indagine Opus (On Premise User Survey) di Cga by Niq rivela che le scelte e le preferenze variano in base all’età dei consumatori, all’occasione ed al locale. Ma è il rapporto qualità-prezzo a guidare il 33% delle scelte, mentre le raccomandazioni del personale del bar, con il 19%, sono sempre più influenti con un +5% sull’anno precedente (in approfondimento).
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Cronaca
Aste Sotheby’s da record in Francia
Le recenti aste di Sotheby’s in Francia hanno visto protagoniste bottiglie rare di Pierre Chen, imprenditore di Taiwan e fondatore della Yageo Corporation. Come riporta “Forbes”, gli incanti di Parigi e Beaune hanno raggiunto un totale complessivo di 3,3 milioni di euro, il valore più alto mai toccato per una collezione di vini di un unico proprietario venduta da Sotheby’s in Francia. “Live in the Vines” a Beaune si è incentrata sui vini “gioiello” della Borgogna ed ha fruttato 2 milioni di euro; “The Ultimate Champagnes”, a Parigi, ha incassato, invece, 1,35 milioni di euro.
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Wine & Food
Cantanti, attori, calciatori: i vip del vino sbarcano al cinema con “Celebrity Wines”
Cosa accomuna Al Bano, GianMarco Tognazzi, Hernanes, Trudie Styler e Sting, Ronn Moss, Johnson Righeira, Carlo Cracco e Rosa Fanti, e Jarno Trulli? Sono tutti produttori di vino (ma solo alcuni tra i tanti “vip” che per passione o per impresa si sono dedicati al settore, come WineNews ha raccontano spesso), e sono i protagonisti di “Celebrity Wines”, il documentario diretto da Giacomo Arrigoni, e scritto da Esmeralda Spadea, che racconta il patrimonio enologico italiano attraverso le storie di alcune delle celebrità nazionali e internazionali che hanno deciso di produrre vino nel nostro Paese. La pellicola, prodotta da Rs Productions e My Personal Italy, arriverà in sala il 15, 16 e 17 luglio dopo essere stata presentata in anteprima mondiale all’Ischia Global Film Festival, nei giorni scorsi (le anteprime per la stampa, il 10 luglio a Roma e Milano, ndr).
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Castello del Terriccio
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Masottina
Consorzio Vini di Romagna
Tenuta Sette Ponti
Bosca
WineNews.tv
Nel mondo la voglia di made in Italy in tavola, nel piatto e nel calice, non conosce crisi
La forza di un brand Italia fatto di sapori, tipicità, arte, moda, design, auto, cultura, musica e così via, nelle parole dei buyer di tutto il mondo. Un intreccio di eccellenze riconosciute, che stimolano una domanda di prodotti a volte “spontanea”, solo da accompagnare, con il vino che fa da “booster” con un dato curioso: dove cresce l’import di bottiglie, due anni dopo cresce tutto il made in Italy.
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