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N. 4.040 - ore 17:00 - Mercoledì 4 Settembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Da quando nel 2022 Airbnb ha introdotto le “Categorie”, i “vigneti” sono tra gli alloggi più apprezzati al mondo, con oltre 33.000 annunci solo in Italia e un aumento delle prenotazioni del 400% nel 2023, con gli host che hanno ricavato oltre 200 milioni di euro. Tra i più richiesti, quelli delle Colline del Prosecco Docg di Conegliano e Valdobbiadene, dove gli annunci attivi sono aumentati del 25% in un anno, con un incremento ancora maggiore degli arrivi degli ospiti (oltre il 35%). Così l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene ed Airbnb, hanno siglato una partnership strategica per promuovere il territorio. | |
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| | Il Bordeaux Superieur Aop Saint-Floran 2021 a 1,64 euro (con lo sconto del 50% sulla seconda bottiglia), l’Igp Côtes de Gascogne 2023 di Le Heron a 1,74 euro (con il medesimo deprezzamento sul secondo acquisto) e - i due medaglia d’oro Gilbert & Gaillard, una delle guide enoiche più importanti di Francia - l’Aop Côtes du Rhone 2023 Vieilles Vignes a 1,89 euro e il Corbieres Lacotte Grand Séjour a 1,99 euro. Torna a infiammarsi la polemica tra i produttori di vino e la catena di supermercati Lidl, che a partire da oggi, ha dato il via, in Francia, alla “Fiera del vino”, una strategia di marketing con offerte molto vantaggiose per i consumatori, ma decisamente meno apprezzabili per i viticoltori. Per le ultime due etichette citate, addirittura, se si acquista una cassa da sei bottiglie, due sono regalate (con le altre quattro già in offerta). Immediata la risposta della multinazionale tedesca, contattata dal magazine francese “Vitisphere”: “con questi prezzi sosteniamo i produttori facilitando acquisti consistenti in volume, anche in virtù della situazione generale di scarso consumo del vino in Francia e la generalizzata flessione del mercato relativo” (con le vendite di vino in gdo a -4,3% in volume e -1,8% in valore in un anno secondo Circana, ndr). Per quanto riguarda i prezzi, invece, “ci siamo allineati a quelli vigenti nel nostro competitivo ambiente”. Peccato che i viticoltori non la pensino così, ma che “la multinazionale tedesca sta facendo “agri-washing”. Non è possibile sostenere l’agricoltura con prezzi sempre più bassi”. Già quest’anno, infatti, tra marzo e aprile, la polemica era montata con i vignerons bordolesi del Collettivo “Viti 33” che avevano preso di mira un centro logistico e tre supermercati Lidl, “colpevoli” di aver messo in vendita bottiglie di Bordeaux Aop 2022 a 1,89 euro (premiato da Gilbert & Gaillard) ed altri di Bordeaux Superieur Aop a 2,49. Gli animi a Bordeaux, dunque, rimangono caldi, mentre va avanti la campagna di estirpazione dei vigneti per riequilibrare il mercato e mentre la partita dei prezzi bassi si gioca anche nei tribunali, come abbiamo raccontato nei mesi scorsi. Così torna in auge la legge Egalim per fissare dei prezzi minimi dei prodotti agricoli sotto i quali non andare: una misura, però, destinata a rimanere bloccata finché in Francia non si formerà un Governo. | |
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| | Lavorare insieme per un futuro sostenibile, resiliente e competitivo, progredire verso sistemi agroalimentari sostenibili, promuovere la resilienza trasformativa, costruire un settore attraente e diversificato, migliorare l’accesso alla conoscenza e all’innovazione, sottolineando le opportunità offerte dalla digitalizzazione. Sono i 5 punti per “Una prospettiva condivisa per l’agricoltura e l’alimentazione in Europa”, la relazione finale sul dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura dell’Ue, consegnata dal presidente del gruppo di lavoro di 29 membri, Peter Strohschneider, alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Un documento che include una valutazione delle sfide e delle opportunità, ma anche una serie di raccomandazioni e che guideranno il lavoro della Commissione. | |
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| | | “Camminiamo una sera sul fianco di un colle, in silenzio”. Rileggendo i versi che Cesare Pavese dedica alla sua terra, il fascino del Monferrato si ritrova nelle pagine più belle della letteratura, che descrivono le colline che “sorridono” al sole: i Sorì, che, con pendenze anche di oltre il 50%, raccontano di un mondo contadino di duro lavoro e fatica. Qui è iniziata la vendemmia del Moscato Bianco, buona per qualità e abbondante in quantità (+12% sul 2023, poco sotto il milione di quintali), dalle previsioni del Consorzio Asti Docg, la principale denominazione piemontese con una produzione di 90-100 milioni di bottiglie l’anno e un vigneto di 10.000 ettari. E con buone premesse sui mercati, dove il primo semestre 2024 si è chiuso in equilibrio sul 2023 (imbottigliato a 43,5 milioni), per effetto di una contrazione dell’Asti (-6%) e un incremento del Moscato d’Asti (+12%), con le vendite in Italia e all’estero a +0,4% in volume (34,1 milioni di bottiglie), grazie alla passione per l’Asti di Est Europa e Russia, mentre il Moscato cresce in Asia e Usa, mercato n. 1 di un export che vale il 93% della produzione. E, in tempo di vendemmia, se si rinnova la storica “Douja d’Or” n. 58, nasce anche il primo “Barbera d’Asti Wine Festival” del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato (con “Corriere della Sera”, Asti, 6-15 settembre). | |
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| | | In tanti, nel mondo del vino, restano convinti che investire in Cina sia ancora importante, un mercato immenso che non può non rappresentare un obiettivo primario per un Paese come l’Italia dove le esportazioni sono un asset vitale. Investire anche in grandi eventi come le fiere, è una soluzione che può dare i suoi frutti. Non a caso da Shanghai, in questi giorni, è partito “Vinitaly China Roadshow”, la wine tournée di Veronafiere dedicata alla comunicazione, divulgazione e promozione del prodotto enologico made in Italy nelle città più strategiche della domanda. | |
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| | E alla fine arrivò anche la Nutella vegana, l’ultima novità in casa Ferrero. L’azienda piemontese celebra, così, i 60 anni della Nutella con una nuova versione con ingredienti di origine vegetale pensata per coloro che prediligono alimenti a base vegetale o privi di lattosio: il latte scremato in polvere è sostituito da ceci e sciroppo di riso. Invariati invece gran parte degli altri ingredienti: anche nella nuova ricetta sono presenti olio di palma e zucchero, così come nocciole, cacao, lecitine di soia e vanillina. Come per la Nutella classica, anche quella vegana è priva di glutine. L’altra differenza invece è di natura cromatica e legata alla confezione: il tappo è verde e c’è un etichetta beige con disegnate sopra una fetta di pane e Nutella e delle nocciole, è stato rimosso il bicchiere di latte. La distribuzione è appena iniziata. | |
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| | | Nonostante sia una voce socio-economica fondamentale, l’agricoltura continua ad essere vista come una “sottocultura” nel nostro Paese, e non ha l’alta considerazione che merita. Si pensi che definiamo “minore” l’Italia dei territori rurali e dei piccoli Comuni, dove si produce la maggioranza dei prodotti a Denominazione che esportiamo nel mondo, se si pensa al vino. Sul tema, WineNews si è confrontata con Rossano Pazzagli, storico delle campagne italiane, accademico dei Georgofili e professore di Storia Moderna e Contemporanea, del Territorio e dell’Ambiente all’Università del Molise. | |
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