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N. 4.285 - ore 17:00 - Martedì 19 Agosto 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | L’Hermitage Rouge 2021 del Domaine Jean Louis Chave (+36,8%), Château Canon 2014 (+25,8%), Château d’Yquem 2014 (+25,7%), La Tache Grand Cru 2020 del Domaine de la Romanée-Conti, (+24,5%), il Cabernet Sauvignon 2012 di Screaming Eagle (+24,4%), lo Champagne Sir Wiston Churchill 2015 di Pol Roger (+24,4%), Château Suduiraut 2016 (+23,6%), E. Guigal Cote Rotie 2028 di Château d’Ampuis (+20%) Clos de Tart Grand Cru (+18,1%) e, a chiudere la “top 10”, il Soldera Case Basse 2018 (+14,3%), cult della Montalcino del vino. Ecco i 10 vini con i migliori rendimenti in un 2025 difficile anche per i vini da investimento, secondo il sito WineCap. | |
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| | Il cibo come collante della relazioni umane, dal rituale della tavola alla condivisione della socialità, perché mangiare bene fa bene alla salute, mentale e fisica, mentre viceversa accade con il junk-food. E quei cibi sani, quei prodotti tipici di territori spesso di modeste dimensioni e legati a piccoli centri abitati e che rischiano lo spopolamento e il depauperamento, sono potenziali vittime di un circolo vizioso dettato dall’“infelicità di massa”. Temi cari a WineNews, e dei quali abbiamo parlato con Stefano Bartolini, professore di Economia politica ed Economia sociale all’Università di Siena e autore del volume “Ecologia della felicità. Perché vivere meglio aiuta il Pianeta”. Il punto di partenza è un assunto: “la felicità è la qualità e la quantità delle relazioni umane, perché le persone stanno male quando sono da sole”, sostiene Bartolini, che ricorda che “il cibo è territorio, comunità, socialità, radici, appartenenza ed identità, che sono tutte parole chiave per la felicità”. E proprio il concetto di “infelicità di massa”, secondo il professore, è legato a una serie di fattori: su tutti, “il degrado delle relazioni che stiamo vivendo”. Prima i bambini “giocavano per strada insieme - dice - adesso stanno da soli a casa davanti agli schermi. Prima si faceva la spesa al negozio di quartiere, ora nei supermercati. Poi è arrivato Amazon. Non c’è più nessun contatto, non si intrattengono più quelle relazioni che formavano il tessuto sociale di quartiere”. Il parallelismo con il cibo fa quantomeno riflettere. ''L’evoluzione è simile - dice Bartolini - siamo passati dall’agricoltura agli allevamenti industriali, distruggendo il legame del cibo con il territorio e con la comunità. Fino all’aberrazione massima del junk-food, che costa poco, fa male e viene consumato dai poveri”, portando ad esempio il paradosso dell’Africa dove “il problema principale oggi sta diventando l’obesità''. Ci sono delle eccezioni. Bartolini insegna all’Università di Siena e cita il caso locale: “è la città con la percentuale di ultra novantenni sulla popolazione più alta d’Italia - racconta - e questo succede perché a Siena i vecchi non stanno da soli, anche grazie alle Contrade del Palio”. Ma l’economista allarga il range a tutta Italia, “uno dei Paesi più longevi del mondo” anche soprattutto “grazie alla Dieta Mediterranea”. | |
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| | Le prospettive nel 2025 per il vino in Francia, e, più in generale, per l’intero comparto agricolo, restano cupe, a partire dal fatto che il 53% dei produttori ritiene che il proprio fatturato diminuirà e il 62% prevede, invece, un calo degli utili. A dirlo è lo studio dell’Osservatorio Bpce su Agricoltura e Viticoltura, nella sua indagine condotta tra 1.206 responsabili di aziende agricole, tra cui 500 viticoltori, dal 12 febbraio al 18 marzo 2025. E che, quindi, racconta sensazioni e punti di vista precedenti all’entrata in vigore dei dazi americani. Viticoltori che sono anche la categoria agricola più preoccupata dal cambiamento climatico: per il 77% di loro questo avrà un impatto significativo sulla produzione, mentre due terzi hanno affermato di aver già modificato a tal proposito uno o più fattori di gestione della propria attività. | |
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| | | La domanda di home cooking nel 2025 è in crescita praticamente in tutto il mondo e fa segnare un +10% sul 2024, con ottime prospettive anche per i mesi autunnali. In una stagione turistica incerta, dove sia gli stabilimenti balneari che le città d’arte hanno faticato, le esperienze gastronomiche con le Cesarine continuano a distinguersi, come spiega un report. Gli ospiti americani si confermano i principali estimatori, insieme a canadesi e australiani, ma a sorprendere è l’interesse crescente del format da parte del pubblico nordeuropeo, con la Finlandia a guidare (+147%), seguita da Belgio (+115%), Olanda (+92%), Svizzera (+80%), Islanda (+62%), con Germania e Austria entrambe a +53% e la Danimarca a +43%. Netto incremento anche per gli ospiti provenienti da Regno Unito (+40%), Irlanda (+67%) e Francia (+58%). Lieve calo della Spagna (-0,92%), boom del Portogallo (+412%) e rilevante è anche il trend proveniente dall’Est Europa, guidato da Slovenia (+308%) e Ungheria (+231%). Ma il potenziale è globale e lo dimostra anche la crescita significativa del Sudafrica (+196% di ospiti), Nuova Zelanda (+63%), Argentina (+53%) e Cina (+53%). L’Italia fa segnare +5%: Bologna resta la destinazione preferita, rincorsa da Lago di Como, Venezia, Firenze, Cinque Terre, Costiera Amalfitana e Sicilia. | |
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| | | Anche Jessica Biel, famosa attrice e moglie dell’altrettanto noto attore e cantante Justin Timberlake, si unisce alla vastissima schiera di celebrities (tra cui Brad Pitt, George Clooney, Sting, Kylie Minogue e molti altri) che negli ultimi anni hanno investito nel settore wine & spirits creando un proprio marchio: la Biel ha appena lanciato in California “Prophet & Poet”, insieme a Jesse Katz, enologo e suo amico d’infanzia. La prima annata prodotta, il 2021, comprende tre rossi e due bianchi, con originali etichette ispirate alle carte dei Tarocchi. | |
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| | Il Premio Casato Prime Donne 2025 (di scena il 13 settembre, a Montalcino), nell’edizione dedicata all’Intelligenza artificiale, viene assegnato a Darya Majidi l’esperta di Ia che, per prima, ha puntato sulla diffusione delle competenze digitali fra le giovani donne per contrastare il divario di genere; nella sezione giornalistica, che valorizza i migliori contributi alla divulgazione di Montalcino (e che, in passato, è andato più volte a WineNews, ndr), vincono Lara Loreti per l’articolo “Brunello di Montalcino 5 cantine da non perdere” pubblicato su “Il Gusto” de “La Repubblica” e Giorgio Dell’Orefice per i due articoli “Toscana: la produzione di Rosso di Montalcino punta al raddoppio” e “Benvenuto Brunello in Florida, Texas e Virginia +19% nelle vendite”, sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” (premio intitolato al Consorzio del Brunello). | |
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| | | “Vocazione è una parola della quale, forse, abbiamo perso il vero significato. Perché ci siamo basati sui suoi elementi strutturali: il vitigno, il suolo, il clima, il saper fare del contadino, le tecniche enologiche. Ma abbiamo dimenticato i fondamentali, che sono quelli ontologici, dell’irrepetibilità e della sostenibilità, agendo sui territori non tanto per quello che potevano dare nella loro capacità di esprimere un certo vino di qualità, ma per quello che interessava al mercato”. La riflessione, a WineNews, del professor Attilio Scienza, tra i massimi esperti di viticoltura ed enologia in Italia e non solo. | |
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