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N. 3.430 - ore 17:00 - Lunedì 30 Maggio 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Nonostante le mille difficoltà che il mondo sta affrontando, in una ripartenza post-pandemia frenata da inflazione, scarsità di materie prime e logistica e dalla guerra tra Russia e Ucraina, le previsioni per il vino europeo, nel complesso, sembrano decisamente positive sul fronte dell’export (nella campagna 2021/2022 previsto 34 milioni di ettolitri, +6% su base annua) e dei consumi interni (+5%), e buone dal punto di vista della produzione. Questo, almeno, è il quadro, assai ottimistico, che emerge dall’aggiornamento di primavera dello “Short-Term Outlook Report for Eu Agricultural Markets” della Commissione Agricoltura Ue, su dati Eurostat. |
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Come abbiamo visto nei giorni scorsi dai primi giudizi dei grandi critici del vino di tutto il mondo, da Jane Anson (corrispondente “Decanter” da Bordeaux) a Neal Martin e Antonio Galloni (“Vinous”), da Jean-Marc Quarin, tra i massimi esperti dei vini di Bordeaux di Francia, a James Suckling, la 2021 di Bordeaux, annata complessa, non ha rivelato grossi picchi qualitativi, con le sorprese più interessanti che arrivano dal fronte dei bianchi e da griffe come Cheval Blanc, Lafleur, Château Ausone e Château Margaux. Impressioni confermate anche dalla Master of Wine Lisa Perrotti-Brown, firma “The Wine Independent”, che sottolinea la grande variabilità della vendemmia 2021 a Bordeaux. Anche per William Kelley, responsabile degli assaggi a Bordeaux per “The Wine Advocate - Robert Parker” dalla fine del 2021, l’ultima vendemmia di Bordeaux si è rivelata particolarmente sfaccettata e di difficile generalizzazione. Al di là del calice, con i rilasci delle prime 20 etichette, un primo bilancio si può fare sul fronte dei prezzi, analizzati da WineNews, sostanzialmente sullo stesso livello di un anno fa (-0,2% sul 2020) e con una costante: 10 Château hanno rilasciato la 2021 allo stesso prezzo della 2020, 5 hanno deciso di uscire a prezzi più alti, e gli altri 5 hanno optato per un taglio dei prezzi, come auspicato dal trade. Tra i rilasci ufficializzati sin, qui il più importante è quello di Château Lafleur: la 2021 va sul mercato a 6.508 sterline a cassa (+3%). Anche Château Cheval Blanc ha deciso un piccolo aumento di prezzo per la 2021, del +2,6% a quota 4.740 sterline a cassa. Una cassa di Château Angélus 2021 costa invece 3.120 sterline (+1,9%). Château Palmer, ha rilasciato la 2021 allo stesso prezzo del 2020: 2.844 sterline. Château Pavie ha deciso un taglio del 2,5%, con la 2021 a 2.784 sterline a cassa. Drastico il taglio di Château Léoville-Las-Cases: una cassa della vendemmia 2021 costa 1.950 sterline (-14,6%). Giù anche il prezzo del secondo vino di Château Lafite, il Carruades de Lafite, a 1.980 sterline (-5,9%). Nella top ten delle release, anche Château Pavie-Decesse 2021, a 984 sterline per cassa, come un anno fa. Nessuna variazione per Château Pontet-Canet (890 sterline),m mentre il prezzo di Château Léoville Barton (669 sterline a cassa) scende del 7%. |
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Sconosciuto a molti, almeno in Europa, sfruttato ancora da pochi, ma il “Craft Beverage Modernization & Reform Act”, entrato in vigore negli Stati Uniti, seppure in maniera provvisoria, nel 2018, è una riforma che ha portato ad un considerevole taglio delle accise federali per produttori di birra, vino e distillati, ma anche per gli importatori, attraverso un sistema di credito d’imposta a più livelli per il vino prodotto o importato negli Stati Uniti, che garantisce un credito di un dollaro a gallone per i primi 30.000 galloni di vino, 0,90 dollari per i successivi 100.000 galloni e e 0,535 dollari per i successivi 620.000 galloni. Pensato per rendere più competitivi i piccoli (produttori ed importatori), il “Craft Beverage Modernization and Reform Act” diventerà definitivo, anche grazie alle pressioni fatte dal settore enoico Usa, dall’1 gennaio 2023. |
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Un vulcano ed il mare, milioni di anni fa, a formare il territorio. Poi il vino, nato lungo la via Francigena, “non una strada, ma un’idea che ha formato la cultura europea, e lungo la quale, dall’anno Mille in poi, sono nati Vernaccia di San Gimignano, Moscadello di Montalcino, quando ancora il Brunello di Montalcino non esisteva, e poi Orvieto, Est Est Est, Bianco di Pitigliano, intorno ai territori e ai conventi che sono quelli che nel Medioevo hanno fatto e salvato la viticoltura europea”. Parte dalla storia per parlare di futuro, il professor Attilio Scienza, ad “Orvieto di Vino”, kermesse del Consorzio guidato da Vincenzo Cecci, voluta per raccontare la bellezza e la ricchezza del territorio e di un vino che D’Annunzio definì “sole d’Italia in bottiglia”, amato dagli Imperatori di Roma, e poi dai Papi. 1.965 ettari vitati, da cui nascono 11 milioni di bottiglie all’anno, e dove convivono grandi realtà industriali e tante piccole cantine e artigiani del vino, con nomi storici come Barberani, e dove brilla la stella più luminosa che è quella del Castello della Sala di Antinori. Narrazione, sviluppo delle Unità Geografiche aggiuntive, tra produttori per sfidare i mercati del mondo, e rivitalizzare il territorio, non solo la città, come destinazione turistica, le linee guida per il futuro suggerite da Scienza (in approfondimento). |
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Chiara Soldati, alla guida de La Scolca, azienda storica del Gavi (e nipote di Mario Soldati), è uno dei nuovi 25 Cavalieri del Lavoro nominati oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un nome che allunga la lista (in approfondimento) dei produttori di vino che sono “Cavalieri”. In questa tornata, per l'agroalimentare, nominati anche Margherita Fuchs (Forst), Andrea Rigoni (Rigoni di Asiago), Olga Urbani (Urbani Tartufi), Adolfo Valsecchi (Generale Conserve), e Rosina Zuliani (Sgaravatti Geo). |
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Dopo aver registrato un aumento dei prezzi dei generi alimentari nel 2021 del +31%, le stime prevedono una ulteriore crescita dei prezzi, fino ad un +23%, nel 2022, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime come il carburante, l’elettricità e i fertilizzanti, come rivela lo studio sugli impatti dell’inflazione nel Food in Europa, con un approfondimento sul mercato italiano, di Allianz Trade, presentato al G7 di Stoccarda. L’inflazione alimentare inciderà sulla spesa del consumatore europeo in media di 243 euro in più, per lo stesso paniere di prodotti alimentari, rispetto al 2021, e gli italiani dovranno mettere a budget 229 euro in più. I produttori di alimenti e bevande dell’Eurozona hanno già provveduto ad apportare rincari in media del +14% dall’inizio del 2021, con aumenti importanti per oli e grassi (+53%), farine (+28%) e pasta (+19%). |
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Da “Vini ad Arte” il messaggio di Consorzio Vini Romagna e produttori come Umberto Cesari, Longanesi, La Masselina, Agrintesa e non solo: far capire al mondo la grande qualità e varietà dei vini del territorio. Tra collina e mare, borghi storici e modernità, cooperative e piccoli produttori, la voglia di emerge di un tessuto produttivo convinto della qualità e della distintività dei propri vini e che guarda al domani con fiducia e consapevolezza del lavoro da fare. |
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