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N. 4.008 - ore 17:00 - Venerdì 19 Luglio 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Un bilancio specifico per sostenere la competitività e i cambiamenti; più flessibilità per gli interventi settoriali e per gestire l’instabilità del mercato; maggiori risorse per la promozione e miglioramenti su accesso, attuazione e rendicontazione nella promozione del vino con i Fondi europei; misure per rispondere al cambiamento climatico, sia per la prevenzione, sia con aiuti per le sue conseguenze sui vigneti: sono le richieste per garantire la sostenibilità del settore del vino nei tre principali Paesi produttori d’Europa e del mondo, Italia, Spagna e Francia, in vista del Gruppo di Alto Livello convocato dalla Commissione Agricoltura Ue in settembre. | |
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| | Succede per tutti i mestieri, e, probabilmente, lo sarà sempre di più in futuro. Eppure, le tecnologie non meritano di essere “demonizzate” a priori e viste soltanto come un’equazione negativa, e quindi “più computer uguale meno lavoro”. L’agricoltura lo dimostra perché, considerando i cambiamenti climatici in corso, la necessità di ottimizzare l’acqua in un mondo dove lo stress idrico fa paura, così come di compiere azioni mirate, giusto per citare degli esempi in cui, senza tecnologia, il settore avrebbe un futuro perlomeno più incerto. E non è detto che le novità non portino anche opportunità di lavoro. “Un settore dove la tecnologia sta cambiando profondamente il modo di lavorare, con l’effetto di tornare ad attrarre talenti anziché allontanarli, soprattutto Millenial e Gen Z, è quello dell’agricoltura. O, per dirlo con un linguaggio da terzo millennio, l’agritech”, ha sottolineato Tommaso Beccatelli, imprenditore agricolo, Cto e co-founder di Plantvoice. “Tutta la ricerca in questo settore parte da un fondamento: la scarsità di risorse conseguente all’aumento della popolazione mondiale. Le stime - aggiunge Beccatelli - dicono che nel 2050 saremo 10 miliardi di persone sul pianeta Terra, mentre i fatti evidenziano che il terreno coltivabile si va esaurendo. Ogni anno 10 milioni di ettari di terre vengono convertiti per attività agricole, una minaccia per la biodiversità e per la sopravvivenza dell’ecosistema. È qui che subentrano le nuove tecnologie agritech, dove il digitale si sostituisce alla chimica per proteggere le colture, aumentare la resa dei terreni e ottimizzare l’utilizzo di risorse cruciali come l’acqua. In questo contesto l’agricoltura 4.0 è destinata a crescere esponenzialmente. McKinsey calcola che il mercato oggi abbia un valore di 21,5 miliardi di euro e possa segnare un aumento dell’8% annuo fino al 2026. Anche in Italia i dati ricavati dall’Osservatorio Smart Agrifood del Polimi e dal Centro Studi Tim segnalano che nel 2023, il fatturato delle aziende che offrono soluzioni 4.0 per l’agricoltura ha raggiunto la cifra di 2,5 miliardi di euro, con un aumento del 20% sull’anno precedente”. Per Beccatelli “l’agricoltore del futuro dovrà sempre più dialogare con i fornitori di tecnologia, avere competenze di geo-referenziazione e di agronomia per capire i vari stadi di sviluppo della pianta”. | |
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| | Il turismo riscopre i piccoli borghi e le località italiane dell’entroterra. A guidare questo rilancio della capacità attrattiva sono i giovani, under 35 e Gen Z che, dalle anticipazioni del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” 2024 curato da Roberta Garibaldi, non vedono l’ora di organizzare un viaggio alla scoperta delle migliaia di paesini del Belpaese. Più del 95% degli intervistati di età compresa tra i 18 e i 35 anni si dice intenzionato ad intraprendere un tour dei borghi italiani, la massima percentuale espressa nelle differenti fasce d’età: tra gli over 65, per esempio, la quota scende al di sotto del 90%. Alla voglia di organizzare il viaggio si accompagna peraltro un’ottima percentuale di concretizzazione, perché quasi il 60% ha effettivamente visitato uno o più borghi nell’ultimo anno. | |
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| | | “Cambiare paradigma vuol dire concentrarsi non sul prezzo, ma sul valore del cibo”. Parola del fondatore Slow Food Carlo Petrini, a “tu per tu” con il direttore WineNews Alessandro Regoli (l’intervista su WineNews.Tv), su una nuova cultura che restituisca valore al cibo, all’agricoltura e al lavoro che c’è dietro, di fronte ad un sistema alimentare basato sulla massificazione per avere il massimo profitto al minor costo possibile, che porta a sprechi enormi e a tollerare fenomeni di sfruttamento, se si pensa al caporalato. Dall’altro lato, la cronica difficoltà nel reperire lavoratori porterà l’agricoltura a puntare sempre più sulla tecnologia. Che significa, “avere attenzione nei confronti di chi lavora, per un lavoro meno duro, ma anche salvaguardia dei terreni e della biodiversità, una maggiore efficienza e risparmio di materie prime”. Per il gastronomo “rendere il lavoro agricolo eticamente corretto e avere una produzione che rispetti ambiente, forza lavoro, biodiversità e patrimonio dei terreni fertili, sarà una via obbligata, perché, da un lato, abbiamo il degrado ambientale, legato, in primis, al cambiamento climatico, ma abbiamo anche una nuova generazione di cittadini cosciente di avere davanti un futuro problematico, e che non è disponibile a sacrificarlo con comportamenti che non sono più confacenti”. | |
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| | | In Sicilia la vendemmia sta prendendo il via in queste ore, con un quadro molto variegato e complesso. Perché se caldo e clima secco hanno evitato la diffusione di malattie come la peronospora, la siccità, di cui si parla da tempo, pesa come un macigno sulla produzione di vino. A rilanciare l’allarme è Cia - Agricoltori Italiani Sicilia Occidentale, che parla di “un’annata in chiaroscuro, graziata dalla peronospora, ma fortemente condizionata dalla siccità e dalle difficoltà, in alcune zone, nella distribuzione di acqua per l’irrigazione dei vigneti”. | |
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| | Da “Jazz & Wine in Montalcino”, il più importante “festival aziendale” del vino italiano firmato Banfi (23-28 luglio), al Teatro in Vigna dello “Sciaranuova Festival” da Planeta sull’Etna (da stasera al 27 luglio); da “Pordenonelegge in Cantina”, con scrittori di gialli e Prosecco Doc nelle aziende friulane (da oggi al 2 agosto), al connubio con l’arte contemporanea che si rinnova con una serie di mostre da Farina Wines in Valpolicella, da Caccia Al Piano a Bolgheri ed al Muvit-Museo del Vino di Torgiano della Fondazione Lungarotti; dalle “Settimane Enoculturali del Vino” con il Consorzio Vini Alto Adige ad Appiano (20-29 luglio), all’Asti Docg protagonista delle rassegne estive nelle Langhe Unesco; dalla “Chianti Classico Summer” del Consorzio del Gallo Nero, a “Calici di Stelle” (27 luglio-25 agosto): ecco alcuni degli eventi segnalati nell’agenda WineNews. | |
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| | | A WineNews, Luigi Moio, produttore con Quintodecimo in Irpinia, professore di Enologia all’Università di Napoli Federico II, e presidente Oiv-Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (che celebra 100 anni di storia), in una “lectio magistralis” sull’attualità del vino italiano, da “VinoVip Cortina” 2024. Dai venti di neo proibizionismo nel consumo di alcolici in Europa e nel mondo, al salutismo estremo che colpisce una bevanda che accompagna l’uomo da millenni, dal concetto di salute per l’Oms a come comunicare con i giovani per riavvicinarli, creando nuove occasioni di consumo. | |
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