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N. 4.020 - ore 17:00 - Martedì 6 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Le bollicine del Franciacorta hanno bagnato la celebrazione di 3 nuovi ristoranti due stelle Michelin in California (Aubergine, Sons & Daughters e Vespertine, per un totale di 13 bistellati californiani) e 7 nuovi ristoranti stellati (85 nel “Golden State”), nonché il premio per il Miglior Sommelier dell’Anno della California, di cui Franciacorta è partner, a Ian Krupp del ristorante Anajak Thai di Los Angeles. Così, al Ritz-Carlton di Half Moon Bay, ha debuttato la partnership tra Consorzio Franciacorta e Guida Michelin negli Stati Uniti, che durerà per i prossimi tre anni, e che si aggiunge a quella già sviluppata con successo in Italia. | |
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| | Maggiore ampiezza e profondità di liste di vini tra cui scegliere, trasparenza dei prezzi, servizio impeccabile nella conservazione e nella fase commerciale, e più informazioni sul mercato. In un mondo del vino che cambia, e che se da un lato vede diminuire i consumi, dall’altro vede crescere la qualità dei vini, questo è quello che cercano i collezionisti di oggi e di domani, secondo la piattaforma inglese specializzata Liv-Ex, che ha intervistato 232 persone provenienti da 36 Paesi in rappresentanza di collezionisti di vini pregiati di tutto il mondo. La maggioranza di loro (il 46%) ha collezioni tra 100 e 1.000 bottiglie, ma un buon 27% conta un range tra 1.000 e 5.000 bottiglie, e se il 41% ha collezioni dal valore stimato tra 10.000 e 100.000 sterline, un corposo 32% arriva fino a 500.000, il 6% non supera il milione di sterline, cosa che invece fa ben il 9% dei collezionisti di vino. Il 41% dei collezionisti acquista sulla piattaforme on line specializzate, il 29% dai wine merchant pagando in contanti, il 26% da broker o grossisti, ed il 23% compra le sue bottiglie nelle aste. E cresce il numero di coloro che acquistano vini presso wine merchant specializzati, e lasciando loro la custodia delle bottiglie, ed affidandosi a strutture con caratteristiche idonee a non danneggiare il vino e di conseguenza il suo valore. E se c’è chi acquista grandi vini per berli, c’è anche chi lo fa per fare trade, ma vendere non è così semplice. Infatti, il 61% si dice in disaccordo con l’affermazione “vendo quando voglio, al prezzo che voglio”. E se per i più rapidi a vendere una trattativa dura in media 42 giorni, chi si prende più tempo può arrivare anche a quasi 5 mesi per decidere se vendere e a che prezzo, mentre la media generale è di 71 giorni per concludere un affare. Con il 56% che quando vende è convinto di averlo fatto al prezzo migliore possibile, contro un 44% che invece non è pienamente soddisfatto. In ogni caso, il 79% dei collezionisti vorrebbe avere più controllo sui prezzi e sulle tempistiche di vendita dei propri vini, e anche pagare meno commissioni agli intermediari, tanto che solo il 37% ritiene che queste ultime siano corrette, contro un 73% che le ritiene, invece, troppo elevate. E tutti o quasi (l’88%) vorrebbero informazioni più approfondite sui vini e sul mercato. | |
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| | A cominciare è stata Barcellona, invasa da bar e ristoranti e con affitti a prezzi impossibili: nelle settimane scorse i residenti hanno organizzato una manifestazione contro i turisti, con tanto di cartelli, cori e pistole ad acqua. A seguire l’esempio della città spagnola ora c’è Firenze, dove nei muri del centro sono apparse scritte “Tourists go home!”, ennesimo segnale di insofferenza di fronte ad una massiccia diffusione di b&b e case-vacanze. Un problema ai primi posti dell’agenda del neo-sindaco del capoluogo toscano, Sara Funaro, secondo cui occorre lavorare sia per i residenti, sia per un turismo sostenibile. Intanto Aldo Cazzullo, sul “Corriere della Sera”, scrive che “il punto è attrarre turismo di qualità, attento all’arte, alla musica, al teatro, e certo anche ai buoni vini e ai buoni cibi che sono un’eccellenza italiana”. | |
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| | | Microsoft Italia e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato hanno firmato un memorandum d’intesa per una collaborazione strategica basata sull’Ai con l’obiettivo di proteggere i prodotti italiani dal fenomeno della contraffazione e uno dei progetti pilota riguarderà proprio il Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, il vino italiano più esportato e imitato al mondo. Nell’accordo è previsto lo sviluppo di un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale di Azure OpenAi, insieme a Copilot e ai modelli proprietari della Zecca, in grado di verificare l’autenticità dei prodotti e analizzarne la tracciabilità. Per quanto riguarda il Prosecco Doc, le bollicine italiane più amate al mondo, con 616 milioni di bottiglie prodotte nel 2023 (l’81% delle quali destinato all’esportazione), è prevista la realizzazione di una chatbot di intelligenza artificiale generativa chiamata Brand Protection Assistant, che fornirà agli utenti una serie di informazioni sul prodotto, inclusa la verifica dell’autenticità delle etichette tramite una semplice foto al contrassegno di Stato. Inoltre, attraverso uno scatto all’etichetta, l’assistente virtuale potrà fornire informazioni dettagliate su provenienza, caratteristiche e abbinamenti: un progetto replicabile e scalabile anche per tutti gli altri prodotti made in Italy. | |
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| | | Investimenti in ospitalità, enoturismo, e più verde, per rimarcare il suo ruolo e la sua identità toscana. Ma anche più supporto ai viticoltori, per far crescere qualità, massa critica e remunerazione. Prosit Group (fondato da Sergio Dagnino) dopo averla acquisita nel 2022 per 12 milioni di euro, continua ad investire sul territorio e sulla Cantina di Montalcino, un pezzo di storia e unica cantina cooperativa del territorio del Brunello, e che, per la sua bellezza e peculiarità, fa parte del circuito “Toscana Wine Architecture” (in approfondimento). | |
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| | Parlare del ruolo dell’ingrediente, oggi, richiede un approccio a tutto tondo. Non è più solo l’elemento centrale della cucina, ma è anche strumento di comunicazione, di posizionamento e - aspetto molto sottovalutato - terreno di verifica delle capacità gestionali e imprenditoriali del professionista. Lo sanno bene, e lo hanno ribadito a più riprese, i relatori del talk “Oltre la ricetta - la scelta degli ingredienti e dei fornitori, ovvero essere realmente sostenibili”, nell’ultimo dei Martedì di Bonvesin de la Riva della stagione all’Accademia Gualtiero Marchesi a Milano, da Antonio Santini, patron del tristellato ristorante Il Pescatore, ad Alessandro Borghese, lo chef di Ab IL lusso della semplicità e il più seguito in Tv, da Riccardo Uleri, ceo Longino & Cardenal, a Gianluca Franzoni, founder Domori, e al pasticciere Luigi Biasetto di Atelier Biasetto. | |
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| | | Tra il Sud alle prese con la siccità e il Nord con le piogge. Le impressioni di enologi di primo piano come Riccardo Cotarella, Carlo Ferrini e Lorenzo Landi, e di Leonardo Valenti, docente di Viticoltura all’Università di Milano. Presto, ovviamente, per fare stime precise. L’anticipo stagionale si fa sentire, ma per ora non preoccupa e le situazioni di stress idrico, anche nel meridione, sono ancora nella norma. E qualche pioggia al momento giusto potrebbe risolvere qualche criticità e dare vita ad una buona annata. | |
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