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N. 3.585 - ore 17:00 - Martedì 10 Gennaio 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Non solo per i punteggi o abbinamenti: il vino si dovrebbe anche scegliere per le emozioni che ci suscita. Un fattore che, a quanto pare, non è non solo soggettivo, ma dimostrabile scientificamente. L’International Academy of Sensory Analysis ha riunito un team composto dagli esperti di sette Università italiane e due istituti di ricerca (Cnr Centro Studi Assaggiatori) che hanno messo a punto un protocollo di prova, facendo vari test con vini diversi. Dalle prime evidenze, gioia e felicità sono soprattutto associate a molecole terpeniche (floreali/balsamiche) e a esteri etilici (fruttati), mentre rabbia e tristezza ad analiti che vengono percepiti come difetti. |
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Il 2022 del mercato secondario dei fine wines, al netto di una netta frenata negli ultimi due mesi, si è chiuso comunque con un’ulteriore crescita, certificata anche dal bilancio di fine anno di Wine Lister, che ha messo in fila gli atout di questi ultimi 12 mesi nel consueto “Wine Lister Leagues” 2022, sottolineando prima di tutto come i prezzi siano cresciuti di oltre il 10% in ognuno dei cinque indici regionali (Piemonte, Toscana, Bordeaux, Borgogna e California), anche grazie ad una media qualitativa sempre più alta, in ogni angolo del mondo enoico. Sul lungo termine, e quindi negli ultimi dieci anni, il territorio più performante è stato il Piemonte, il cui indice è cresciuto del 352%, seguito da Borgogna (+273%) e Toscana (+139%). Nel 2022, invece, a fare meglio è stata la Borgogna (+47%), davanti a Toscana (+25%), Piemonte e California (entrambe al +19%). A mettere in luce i cambiamenti e le novità registrate nel corso del 2022 sono le “Wine Lister Leagues”, a partire da quelle etichette che, secondo i punteggi della critica, hanno messo a segno le performance di crescita maggiori tra il 2020 ed il 2022: sono i “Quality Improvers”, in cui rientrano anche tre etichette italiane, tutte della galassia Frescobaldi, il Luce e il Brunello di Montalcino di Tenuta Luce della Vite e il Brunello di Montalcino Riserva di Castelgiocondo. Altro aspetto parametrato da Wine Lister è quello relativo alle ricerche online, affidandosi ai dati del portale sul vino più frequentato e consultato dai wine lovers di tutto il mondo, Wine-Searcher, da cui emerge che al terzo posto tra i “Biggest Movers”, ossia tra quei vini che hanno scalato più posizioni nella classifica dei più cercati online, c’è il Brunello di Montalcino di Biondi-Santi, giusto dietro a Lafleur e Romanée-Conti Grands Echezeaux. Tra le classifiche dedicate alle etichette del Belpaese, spicca la “Top Italian Value Picks”, ossia i must buy, mentre ai soli vini toscani è dedicata la “Top Tuscany Buzz brands”, basata sui punteggi di Wine Lister, che mette in fila i vini con una forte presenza nei ristoranti top del mondo, molto ricercati online e particolarmente popolari, e ai vini piemontesi sotto le 50 sterline a bottiglia è dedicata la “Top Piedmont Must Buys Under 50” (in approfondimento). |
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La strada che conduce alla sostenibilità è lunga e ricca di sfide, e lo sa bene la filiera del vino, che guidata dalle grandi aziende e dai consorzi, ha messo a punto protocolli e certificazioni volti al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo Onu delle zero emissioni entro il 2050. Uno dei problemi più urgenti da affrontare riguarda il packaging, a partire dalla bottiglia, spesso troppo pesante, ma non sempre è possibile l’utilizzo di una bottiglia leggera. È il caso degli spumanti, a partire dallo Champagne, dove comunque la ricerca è riuscita a fare passi da gigante, arrivando ad una bottiglia che pesa 835 grammi, rispetto ai 900 grammi delle bottiglie usate abitualmente. Un piccolo miglioramento, ma che rappresenta una riduzione del 20% sull’impronta di carbonio legata al peso della bottiglia. |
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La prima vittima della guerra è la verità. La citazione di Eschilo è tanto popolare, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, lo scorso 24 febbraio, quanto vera, visto che dalla Russia ciò che arriva in forma ufficiale è quasi esclusivamente propaganda. Date le premesse, persino fotografare il momento del settore enoico diventa difficile, ma merita comunque un tentativo. Partendo dai dati sulla produzione (mai comunicati all’Oiv), e affidandoci alll’agenzia di stampa russa Tass, secondo cui la viticoltura nella Regione di Krasnodar conta oggi su 29.600 ettari vitati, per 2,13 milioni di ettolitri di vino prodotti, pari al 42% dell’intera produzione nazionale, che dovrebbe quindi attestarsi sui 5 milioni di ettolitri, ossia il 13,6% in più del 2021. Un altro aspetto interessante riguarda la produzione di vini spumanti, cresciuta del 25,38% nel 2022, arrivando a 1,41 milioni di ettolitri. Sarebbe interessante misurare gli effetti del conflitto sui consumi reali di Champagne, per capire quanto impatti sulla borghesia e sull’oligarchia di Mosca, mentre le importazioni di vino italiano, secondo gli ultimi dati Istat sui primi nove mesi 2022, sono tornate a crescere, arrivando a 93,35 milioni di euro, appena il 2,65% in meno dello stesso periodo del 2021 (continua in approfondimento). |
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É Daniela Mastroberardino, produttrice campana, amministratore ed export manager dell’azienda Terredora di Montefusco (Avellino), la nuova presidente dell’Associazione Nazionale Donne del Vino. Eletta oggi, riceve il testimone dalla presidente uscente Donatella Cinelli Colombini, che ha guidato l’organizzazione per sette anni e portato le donne del vino oltre quota mille. “È tempo di guardare avanti - ha detto Daniela Mastroberardino - senza dimenticare questi quasi 35 anni di eredità che ci vengono consegnati e che sono frutto del lavoro di tutte noi donne del vino”. |
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La Dieta mediterranea, che nel 2010 è stata proclamata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco, si conferma ancora una volta miglior regime alimentare al mondo, secondo il “Best Diets Ranking” elaborato dal media statunitense “U.S. News & World Report” , grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui proprio la perdita e il controllo del peso, oltre alla salute del cuore e del sistema nervoso. Al secondo posto della classifica, che conta in tutto 24 diete, si piazza la Dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension, contro l’ipertensione) e al terzo posto quella Flexitariana (o semi-vegetariana). Il ranking viene stilato ogni anno da un panel di esperti - medici e nutrizionisti - con le diete valutate per salubrità, sicurezza, facilità nel seguirle e promozione di uno stile di vita sano e sostenibile. |
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Le riflessioni dei vertici del Wrt, Riccardo Cotarella, Vincenzo Tassinari e Nicola Biasi, e di alcune cantine aderenti come Monte Zovo, Tenute del Leone Alato (Genagricola), Tenute del Cerro (Unipol), Cantine Trequanda e Pucciarella (Cariplo). Voci di un gruppo di imprese che vede nella ricerca condivisa un elemento chiave per il futuro del vino, anche sul fronte della valorizzazione dell’identità e della distintività della produzione del Belpaese. Con l’innovazione che diventa elemento di competitività sui mercati del mondo. |
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