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N. 4.220 - ore 17:00 - Venerdì 16 Maggio 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Con la bella stagione, è tempo di viaggiare nei territori del vino, seguendo l’agenda WineNews. Dal “Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest” del Consorzio della Vernaccia nella “New York del Medioevo” (17-18 maggio) al “Campania Stories Day” ad Ercolano (21 maggio), con le nuove annate dei vini campani di “Campania Stories”, che va in scena sul Vesuvio, dal “Tuscany Trail” tra i vigneti del Consorzio dei Vini della Maremma Toscana (21-28 maggio), a “Le Macchine del Vino”, il museo di Carpineto a Montepulciano, terra del Nobile, il primo privato che entra nei Musei Senesi (17 maggio), fino a Napoli per “Wine & Thecity” (20-24 maggio). | |
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| | Come ampiamente prevedibile, dopo la partenza sprint di gennaio, frena nettamente la corsa delle esportazioni di vino italiano a febbraio 2025, pur restando in territorio positivo almeno in valore, ma non in volume. I dati Istat aggiornati oggi e analizzati da WineNews, parlano di 1,19 miliardi di euro a livello mondiale, in crescita del +3,6% sui primi 2 mesi 2024 (incremento dimezzato rispetto al +7,5% di gennaio, ndr), mentre calano i volumi, a 316.809.270 di litri (-1,7%). Qualcosa meglio della media fanno gli spumanti, a 322 milioni di euro (+4,5%) per 74,6 milioni di litri (+3,3%), ma anche in questo caso con una tendenza al rallentamento della crescita. Guardando ai singoli mercati, gli Usa si confermano un traino, con un dato evidentemente ancora condizionato dalla voglia di anticipare i dazi, poi arrivati ad aprile, con un +20,5% (in linea con il +19,3% di gennaio), per 335,7 milioni di euro, accompagnato da un aumento in quantità del +8,2%, a 57,8 milioni di litri. Resta in crescita, ma rallenta da inizio anno, la Germania, a 179 milioni di euro (+2,4%), a fronte, però, di un quasi identico calo in volume (-2,24%, a 77,1 milioni di litri), mentre vira in in leggero calo il Regno Unito, che fa -1,4% in valore, a 107,2 milioni di euro, e -1,2% in volume, a 34,1 milioni di litri (-1,2%). Rallenta, ma resta forte, anche la crescita in Canada, che fa +14,6% in valore, a 62,3 milioni di euro, e resta in positivo anche la Svizzera, con 59,7 milioni di euro (+1,5%). Rimanendo in Europa, azzera, sostanzialmente, la crescita delle importazioni di vino italiano la Francia, a 40,8 milioni di euro (+0,9%), mentre cresce del +2,2% il Belgio (che però era a +13,1% a gennaio su gennaio), a 35,9 milioni di euro. Male l’Oriente: dopo una partenza in crescita frena bruscamente il Giappone, che si ferma a 26,7 milioni di euro (-6,9%), mentre continua il profondo rosso della Cina, a 9,3 milioni di euro (-27%). E continua anche il crollo della Russia, a -54,7% in valore, per 20 milioni di euro, con una brusca frenata anche in volume, a -68%, per 5,1 milioni di litri. Numeri che raccontano un quadro complesso per il mercato del vino italiano, come ormai accade da tempo, e come confermano anche le giacenze di cantina che restano elevate, a poco meno di 50 milioni di ettolitri al 30 aprile 2025 (-0,5% sul 2024). | |
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| | Un importante e concreto segnale della volontà delle istituzioni e del Ministero dell’Agricoltura in particolare di andare incontro alle imprese, con più flessibilità e apertura anche ai più piccoli, e un passo importante nella direzione della trasparenza dei processi, attraverso la piattaforma digitale con cui si presenteranno i progetti per richiedere i cofinanziamenti per promuovere nel mondo il vino italiano, che attraversa un momento non semplice (come del resto tutto il settore a livello generale). È il giudizio (in approfondimento) sul bando Ocm Vino Promozione 2025/2026 pubblicato in queste ore dal Ministero dell’Agricoltura, di Silvana Ballotta, alla guida di Business Strategies, studio che lavora sull’internazionalizzazione delle imprese e che, da 20 anni, segue il percorso della misura Ocm. | |
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| | | Emanuele Rabotti è il nuovo presidente del Consorzio del Franciacorta, che tutela la denominazione lombarda, uno dei territori più importanti della spumantistica italiana, che oggi mette insieme 3.000 ettari di vigneto, 123 cantine, per 20 milioni di bottiglie, ed un giro d’affari stimato di 500 milioni di euro e tra i territori di maggior successo per l’enoturismo. Così ha deciso il nuovo Cda del Consorzio, che ha eletto il successore di Silvano Brescianini (Barone Pizzini). Rabotti, alla guida di Monte Rossa, una delle cantine più in vista della denominazione, è uomo dalla profonda conoscenza del territorio e impegno di lunga data nel mondo Franciacorta, e guiderà il Consorzio nei prossimi tre anni, “con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente l’identità della denominazione, consolidarne il prestigio e affrontare con determinazione le sfide future legate alla sostenibilità, all’innovazione e ai mercati internazionali. È con orgoglio che idealmente accolgo questo passaggio di testimone da mio padre, Paolo Rabotti, che, nel 1990, è stato tra i fondatori del Consorzio Franciacorta e primo presidente. Metterò in campo i suoi preziosi insegnamenti, uno tra tutti, “io sono, se noi siamo”, che fu il suo incipit per definire il sistema Franciacorta, oggi un grande territorio grazie al lavoro di tanti”, ha spiegato a WineNews. | |
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| | | L’ultima frontiera per raccontare un vino, è il tappo. È qui che Principi di Spadafora, nobile ed antichissima famiglia siciliana, che produce vino dal Duecento, oggi nell’azienda bio in Contrada Virzì a Monreale, guidata da Francesco Spadafora, con la figlia Enrica, ha deciso di sostituire la capsula - in un’ottica di sostenibilità, visto che così non si deve gettar via - con un Qr Code che, una volta inquadrato, racconta la storia delle bottiglie, leggerissime ed eco-friendly. E che, curiosamente, è un bollino adesivo, che si può staccare e riattaccare dove si vuole. | |
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| | Un comparto che smuove l’economia italiana, con un giro di affari di oltre 96 miliardi di euro nel 2024, con 1,5 milioni di occupati e 327.850 imprese nel 2024. È la ristorazione, un settore fondamentale per l’Italia, che è pronto a celebrare la “Giornata della Ristorazione” 2025, il 17 maggio, nei ristoranti d’Italia e del mondo, iniziativa ideata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che ieri in Senato ha consegnato il primo Premio Fipe a nomi come Ferrari Trento, cantina simbolo del Trentodoc della famiglia Lunelli, a Carlo Petrini, fondatore Slow Food, a Davide Mercati di Aboca, all’onorevole Luca Squeri, alla conduttrice televisiva Sveva Sagramola e a Don Marco Pagniello di Caritas Italiana. Con l’uovo scelto come simbolo di questa edizione, in cui sarà protagonista anche la campagna “Keep calm and bevi vino italiano” promossa, tra gli altri, da Coldiretti e la stessa Fipe. | |
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| | | Dal “Porto Cervo Wine & Food Festival”, evento-boutique della Costa Smeralda, WineNews ne traccia un identikit, con alcuni dei produttori top dell’Isola, e sommelier dei migliori resort. Le riflessioni di Mark Hartmann (Saraja), Valentina Argiolas (Argiolas), Stefano Bottega (Bottega Spa), Riccardo Polegato (La Viarte), Giovanni Pinna (Sella & Mosca), Jean-Paul Tréguer (So Chic!), Anna Columbano (Capichera), Attilia Medda (Ais Gallura), Mauro Murgia (Cala di Volpe) e Massimo Cappai (Cervo Hotel). | |
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