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N. 3.868 - ore 17:00 - Lunedì 8 Gennaio 2024 - Tiratura: 31.211 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Gli Usa riaccendo i motori della promozione del vino, e tra i tanti eventi in arrivo negli States. Come il “Top 100 NYC Tasting” firmato dalla celebre rivista “Wine & Spirits”, di scena a New York il 15 febbraio, al Metropolitan Pavillion. Protagoniste, tra grandi cantine del mondo, come Penfolds, Concha y Toro, Bollinger, Vega Sicilia e non solo, tante cantine italiane di assoluto prestigio, come Adami, Fratelli Alessandria, Castello di Ama, Luigi Baudana, Biondi-Santi, Elvio Cogno, I Favati, Le Macchiole, Ornellaia, Petrolo, Pieropan, Pietradolce, Rocca di Montegrossi, Sottimano, Tasca d’Almerita, G.D. Vajra e Vietti.
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| | Scambi mondiali in frenata, così come gli acquisti nella gdo dei diversi Paesi e consumi più in generale in calo, non solo per fattori economici, ma anche salutistici e generazionali, sono il poco confortante riassunto di un 2023 raccontato dai dati più o meno completi. Uno scenario - a cui va aggiunto il macro tema del cambiamento climatico - che, in vista del 2024 appena iniziato, ma anche del prossimo futuro, non lascia spazio a voli pindarici ed a chissà quale ottimismo per il mondo del vino, che spinto dalla necessità, inizia ad interrogarsi in maniera più profonda su temi che raccontiamo e analizziamo da tempo. Che emergono anche nell’ultimo report, pubblicato da Ismea, dove al netto dei dati economici già più volte analizzati (tra una produzione 2023 scarsa, sotto i 40 milioni di ettolitri, ma giacenze in cantina mai così alte, stabilmente sopra i 40 milioni di ettolitri, export stabile in volume ma in calo in valore, e acquisti in gdo giù in volume ed in leggero aumento in valore, ma soprattutto per l’aumento dei prezzi legato all’inflazione), emerge come, guardando al futuro, il settore si stia interrogando su alcune criticità che, ormai, possono considerarsi strutturali più che congiunturali. Tanto che “i produttori italiani hanno cominciato a interrogarsi su quali possano essere le soluzioni stante una domanda che si sta sempre più polarizzando: vino premium e di fascia bassa continuano ad avere un target preciso di consumo, mentre tutta l’affollata fascia di mezzo potrebbe avere problemi. Ci si interroga quindi sulla rimodulazione dell’offerta anche verso prodotti con un tenore alcolico più basso, verso vini meno strutturati e con un packaging più accattivante soprattutto per la fascia di consumatori che si affaccia per la prima volta al mondo del vino. E sulla gestione dell’offerta per evitare annate di sovrapproduzione che potrebbero non essere sostenibili sul fronte dei prezzi e quindi della redditività”. A raccontare tutte queste difficoltà, come detto, oltre ai sentiment e alle riflessioni di tanti produttori che WineNews intervista e incontra lungo tutto l’anno, ci sono i dati, che mettono nero su bianco il calo dei consumi, che si riflette nalla frenata dell'export e dei consumi in gdo (in approfondimento).
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| | È tra i riconoscimenti più longevi e prestigiosi d’Italia, istituito nel 1975 dalla famiglia Nonino per valorizzare la civiltà contadina e salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani, ed è stato assegnato alle più importanti personalità in ambito culturale, letterario ed enogastronomico, anticipando per ben sei volte i Premi Nobel, con la leader pacifista Nobel per la Pace Rigoberta Menchù, lo scrittore V.S. Naipaul, il poeta Tomas Tranströmer e lo scrittore Mo Yan, Nobel per la Letteratura, e i fisici Peter Higgs e Giorgio Parisi, Nobel per la Fisica. Il 27 gennaio torna il Premio Nonino nelle storiche Distillerie Nonino, a Ronchi di Percoto, che hanno inventato le grappe monovitigno, guidate da Benito e Giannola Nonino con le figlie Cristina, Elisabetta ed Antonella, e con l’ultima generazione rappresentata dalla nipote Francesca Bardelli Nonino.
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| | | Ci sono anche le quotazioni dei vini nel focus di Ismea sul 2023 del vino italiano. Se l'effetto combinato di vendemmia 2023 scarsa, giacenze elevate (sempre sopra i 50 milioni di ettolitri) e consumi in calo è di un indice Ismea dei prezzi a -2% sul 2022, diverse sono le performance delle varie denominazioni. Tra i rossi Dop, prende il largo l’Amarone della Valpolicella, a 1.105 euro ad ettolitro (+14,3%), che stacca il Brunello di Montalcino, fermo a 995 euro (+0,2%), ed il Barolo, a 910,8 euro (a +4,8%). A quota 700 euro, ancora, il Barbaresco (+7,6%), e sopra i 300 euro vanno anche il Lagrein dell’Alto Adige (395 euro, +3,3%) ed il Vino Nobile di Montepulciano (300 euro, +2%). E ancora meglio, in Toscana, fa il Chianti Classico, a 317 euro (+5,9%), mentre soffre il Chianti, a -15,3%, per 129 euro ad ettolitro. Tra i bianchi Dop, l’Alto Adige, con il Traminer Aromatico, tocca 480 euro ad ettolitro (+4,1%), seguito dal Franciacorta a 375 euro ad ettolitro (+11,7%), e dal Pinot Nero del Trentino per base spumante a 332,5 euro ad ettolitro (+6,6%), poi il Gavi: +23,3%, a 325,3 euro ad ettolitro. Tra i big, flette il Prosecco Doc, a 205 euro ad ettolitro (-13%), così come il Prosecco Superiore Docg, a 297,8 euro ad ettolitro (-3%), e perde qualcosa anche il Pinot Grigio delle Venezie, a 108,1 euro ad ettolitro (-1,6%).
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| | | Si chiama “Inspired by the classic, moved by the future”, il nuovo cortometraggio del Consorzio Prosecco Doc curato dal regista Carlo Guttadauro e che trasforma Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta, gioiello del Veneto barocco, in un labirinto scenografico dove il classico si fonde con il contemporaneo attraverso la danza di Virna Toppi, la prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, e l’arte del parkour del traceur Davide Garzetti, punto di partenza di un viaggio che si snoda attraverso luoghi iconici, come Venezia.
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| | Dagli ulivi secolari del Vittoriale, luogo iconico a Gardone Riviera in cui Gabriele d’Annunzio stabilì il suo buen retiro, nasce l’extravergine del Vate: dopo il vino, ecco l’olio, realizzato dal Frantoio Bonamini con la Fondazione del Vittoriale degli Italiani, presieduta da Giordano Bruno Guerri. “Gemuto”, che prende il nome dai famosi versi contenuti nella raccolta di poesie Alcyone (“Allora allora gemuto. Olio con sapiente arte spremuto. Dal frutto degli annosi olivi …”), è stato presentato, in questi giorni, per la chiusura dei festeggiamenti per il 160° anniversario della nascita di d’Annunzio. La bottiglia, con il profilo del poeta disegnato sull’etichetta e la sua elegante calligrafia, racchiude il frutto delle 500 piante di olivo presenti nel parco della villa, attorno al mausoleo e agli altri edifici che d’Annunzio volle erigere a memoria della sua vita e delle sue imprese.
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| | | Le riflessioni di Silvio Salvi, presidente della Società Italiana di Genetica Agraria. “Fondamentale avere piante più resistenti a malattie e siccità. Ma serve più conoscenza, e quindi più ricerca di base. In Italia da sempre si spende meno che in altri Paesi in ricerca, ma abbiamo tanti bravi ricercatori capaci di ottenere risultati. Ma la spinta fondamentale ad investire arriverebbe dal poter applicare questi strumenti e risultati in campo”. | |
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