Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
|
N. 3.599 - ore 17:00 - Lunedì 30 Gennaio 2023 - Tiratura: 31.183 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
|
|
|
|
|
|
Sono 230.000 i lavoratori irregolari in agricoltura nel 2022, un quarto del totale. Un comparto sotterraneo che vale 157,4 miliardi, pari al 9,5% del Pil, in calo comunque sull’anno scorso. Dati emersi nel convegno “Changes” (in approfondimento), su un tema coraggioso, al centro di “Grandi Langhe 2023”, edizione n. 7, promossa dal Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dal Consorzio di tutela Roero, che il 30 e 31 gennaio alle Ogr-Officine Grandi Riparazioni di Torino, vedrà 240 cantine presentare le nuove annate dei grandi vini di Langa e Roero, a partire da Barolo 2019 e Riserva 2017, e Barbaresco 2020 e Riserva 2018. |
|
|
|
|
Dopo le polemiche, infuriate soprattutto in Italia, sugli “health warning” sulle etichette degli alcolici, senza distinguere tra consumo e abuso, che l’Irlanda ha deciso di introdurre al proprio interno, con il silenzio assenso della Commissione Ue, nonostante il parere contrario dell’Europarlamento, sembra allargarsi il fronte dei Paesi contrari, che va ben oltre quelli storici produttori di vino, come Italia, Francia e Spagna che, come annunciato nei giorni scorsi e come confermato oggi dal Ministro dell’Agricoltura e dalla Sovranità Alimentare italiano, Francesco Lollobrigida, stavano già lavorando ad un documento congiunto. Secondo l’Ansa, a Bruxelles, si sarebbero aggiunti al trittico vinicolo anche Portogallo, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, per far pressione sulla Commissione Ue, mentre Lollobrigida stesso, che come promesso nei giorni scorsi ha regalato una bottiglia di vino al collega irlandese Charlie McConalogue, incontrato oggi nel Consiglio dell’Agricoltura e della Pesca, e che nei prossimi giorni si vedrà con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, perchè la competenza in materia è del suo omologo irlandese, ha detto di aver parlato con i Ministri dell’Agricoltura di Portogallo e Grecia. Intanto, si sono espressi sul tema quelli di Francia (Marc Fesneau), secondo cui “ci sono campagne di sensibilizzazione in tutti i Paesi sull’idea che bisogna consumare in modo moderato gli alcolici. Non riteniamo che l’idea di aggiungere altro rappresenti un punto di equilibrio desiderabile”, e di Spagna (Luis Planas Puchade), secondo il quale “la decisione dell’Irlanda di etichettare i prodotti contenenti alcool, incluso il vino, con avvertimenti riguardo i presunti rischi per la salute è una questione “di famiglia”, che l’Ue dovrebbe risolvere al suo interno e non in sede Wto”. Da parte sua, Lollobrigida ha aggiunto: “Quello che chiediamo è un’etichetta che non specifichi che “il vino danneggia la salute”, ma in cui si specifichi che quello che eventualmente fa danni è l’eccesso, spiegando anche quello che fa di positivo, un po’ come il “bugiardino” dei farmaci. È la differenza che passa tra una dicitura che in maniera imperativa dà l’idea di un prodotto negativo e un’etichetta che, invece, informa in maniera più idonea la persona”. |
|
|
|
|
Sono sempre di più gli “under 40” alla guida delle imprese vinicole legate all’Amarone della Valpolicella: secondo le elaborazioni del Consorzio di tutela dei Vini della Valpolicella, basate sui dati dell’Agenzia Regionale Avepa, in 10 anni, la crescita è stata quasi del 100%, e oggi sono ben 350. Una linea giovane che riflette una vitalità non banale per un’area che esprime ogni anno 500 milioni di euro di valore delle vendite franco cantina, di cui quasi la metà relative al business globale dell’Amarone. Ancora, l’incidenza di imprese biologiche o certificate Sqnpi, è balzata dal 3% al 33%, con gli odierni 2.873 ettari vitati green (su un totale di 8.586) contro i 212 del 2012. “Non è un caso - ha detto il presidente del Consorzio, Christian Marchesini - che la forte crescita delle imprese giovani stia andando di pari passo con la transizione green del nostro vino”. |
|
|
|
|
|
“Il vino è cultura, e come ambasciatore della bellezza del nostro Paese ci apre le porte del mondo, il segreto è conquistare chi ancora non abbiamo raggiunto. Per questo è importante continuare ad investirvi. Le sfide sono l’eccellenza, la sostenibilità, il posizionamento, l’incremento di valore e l’importanza dell’identità”. Lo ha detto Luigi Lovaglio, ad Banca Monte dei Paschi di Siena, nel convegno “Vino Futuro Italia. Identità, origine, ambiente, qualità ed economia” di Banca Mps per “Wine & Siena”, sull’importanza dell’agroalimentare italiano ed in particolare del vino come asset per le banche. “Nel 2021 abbiamo esportato oltre 22 milioni di ettolitri di vino per più di 7 miliardi di euro e una media di 3,20 euro/litro, la Francia oltre 14 con per più di 11 miliardi e una media di 7,58 euro/litro. Il 2022 si è chiuso con un nuovo record di 8 miliardi di euro (+13%), ma anche la Francia ha continuato la sua crescita (+12%). L’obbiettivo è far percepire la qualità dei nostri prodotti sui mercati”, ha analizzato Maurizio Bai, cco Imprese e Private Banca Mps, sottolineando la necessità di “fare sistema nel segno di un’economia sostenibile”. “La sostenibilità e la tracciabilità sono le opportunità per il successo delle imprese agroalimentari”, ha ribadito Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab-Università di Siena. |
|
|
|
|
|
Una delle tante emergenze con cui si trova a fare ciclicamente i conti le aziende agricole è la mancanza di manodopera, specie per il lavoro in campagna, che dipende sempre di più dai lavoratori che arrivano dai Paesi extra Ue. La buona notizia, accolta con soddisfazione dagli addetti ai lavori del mondo agricolo, arriva dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm che programma gli ingressi in Italia di 82.705 lavoratori extracomunitari, stagionali e non stagionali. |
|
|
|
|
L’Italia ha un problema con i vini di Bordeaux. O meglio, tra i wine lovers del Belpaese e i vini bordolesi il rapporto non è mai realmente sbocciato, a prescindere dal solito dualismo tra Italia e Francia, perché le importazioni di Borgogna e Champagne, così come la loro presenza nelle carte dei vini dei grandi ristoranti, è solida. Per lo stesso motivo, neanche quella del prezzo può essere una spiegazione valida. Di fondo, come racconta l’analisi firmata da “Wine Wins”, che si occupa di investimenti e commercio di vini pregiati, c’è un dato: l’Italia non rientra tra i primi 15 mercati mondiali per i vini di Bordeaux, e ormai è difficile persino trovare in distribuzione, o nelle wine list dei ristoranti stellati, una proposta adeguata delle produzioni bordolesi (continua in approfondimento). |
|
|
|
|
|
È possibile definire la giusta dose per un consumo moderato di vino? Quali sono gli effetti sulla nostra salute? E che differenza c’è tra il vino ed i superalcolici? Domande che in molti si pongono sul rapporto delicato e complesso tra il vino e la salute, e che WineNews ha rivolto al cardiologo Vincenzo Montemurro, membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Cardiologia. “Il vino è un alimento liquido, che possiamo introdurre nelle modiche quantità di 30-40 grammi al giorno, che il nostro fegato è in grado di metabolizzare”. |
|
|
|
|