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N. 4.206 - ore 17:00 - Giovedì 24 Aprile 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Per i ponti del 25 aprile, Festa della Liberazione, e del 1 maggio, Festa del lavoro, si può partecipare al “Festival Mondiale dell’Eno(Satira)” del Movimento Turismo del Vino Friuli a Gorizia (27 aprile), andare “Go to Veneto” nelle aziende aperte delle Strade del Vino e dei Sapori della regione (1-4 maggio), dove si corre anche “Nova Eroica Prosecco Hills” (27 aprile), fare la “Caccia al Tesoro” in Langa (1 maggio), conoscere i vini del Delta del Po a Comacchio (1-4 maggio), andare al “Suber Wine Festival” del Consorzio Suvereto e Val di Cornia a Suvereto (25-27 aprile) e assaggiare i “Distinti Salumi” a Cagli con Slow Food (25-27 aprile), seguendo l’agenda WineNews. | |
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| | Aumentano i visitatori (+12,7% tra il 2022 e il 2023 e +22,6% nel 2024), sale il costo dello scontrino medio (dai 92 euro del 2022 ai 129 del 2024), e anche la spesa per le bottiglie acquistate al termine della visita (dai 117 euro per 8,2 bottiglie nel 2022 ai 178,8 euro del 2024 per 8,5 unità). L’enoturismo si conferma, così, non solo un comparto in salute, ma anche un canale con margini di miglioramento per diventare centrale nella vendita diretta di vino. A dirlo è un report di Wine Suite che ha analizzato i dati aggregati delle 400 imprese vinicole che ne fanno uso nel triennio 2022-2024, i numeri su vendite e prenotazioni registrate su Divinea e le metriche di Google Analytics. Numeri che non rappresentano l’intero comparto vinicolo italiano, ma che si riferiscono a un segmento specifico: ovvero quelle aziende che hanno deciso di investire in tecnologia, enoturismo e vendite dirette. Nel 2024 ognuna di queste imprese vinicole ha organizzato in media 6,7 esperienze ed eventi, per una durata media di 2 ore e 15 minuti, con il picco dell’offerta che è stato il venerdì (91,7%), seguito dal sabato (81,4%, che però è il giorno più richiesto) e dalla domenica (54,3%). Il 32,5% delle esperienze ha un costo medio a persona che varia tra la fascia tra 21 e 35 euro (la più richiesta), il 24% oscilla tra 36 e 50 euro, mentre il 23,2% va da 51 a 100 euro. Il 58,4% dei prenotanti proviene dall’Italia, il 41,6% dall’estero: tra gli stranieri i più interessati all’esperienza o evento in cantina sono gli americani (il 12,6% dei visitatori provengono dagli Stati Uniti e valgono complessivamente il 30,4% delle prenotazioni effettuate da visitatori stranieri), poi tedeschi (3,8%) e britannici (3,1%). Il 78,3% delle visite in cantina si conclude con l’acquisto di almeno una bottiglia, mentre nel 65% dei casi gli ordini post-degustazione raggiungono al più 6 bottiglie per una media che si attesta sulle 8,5 unità, la stessa del 2023 e leggermente più alta del 2022 (8,2). Numeri che contribuiscono anche all’aumento dello scontrino medio, passato dai 92 euro del 2022 ai 109 del 2023 fino ai 129 del 2024 (+18% anno su anno). Nel 2024, il valore medio di un ordine nel punto vendita in cantina ha raggiunto 178,8 euro, registrando un aumento del 27,7% sul 2023, quando era pari a 140 euro (nel 2022 era 117 euro). | |
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| | Gode di buona salute il settore agroalimentare europeo, di cui l’Italia è protagonista, e che riesce a ottenere risultati importanti nel 2024, anche se per il vino non è stato un anno tra i migliori. La relazione agroalimentare 2024 della Commissione Ue mostra che sia le esportazioni, sia le importazioni hanno raggiunto un “livello record”, con la bilancia commerciale agroalimentare dell’Ue ampiamente positiva, a 63,6 miliardi di euro. Su base annua, le esportazioni agroalimentari cumulative sono aumentate del 3%, raggiungendo i 235,4 miliardi di euro. Anche le importazioni nel settore agroalimentare hanno fatto un balzo, crescendo dell’8% a 171,8 miliardi di euro. Pur con una forte rilevanza nel settore, le esportazioni Ue di vino e prodotti a base di vino sono leggermente diminuite nel 2024 (-223 milioni di euro, -1%). | |
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| | | Gli amici, i sommelier, le guide, le recensioni on line, ma anche, e sempre di più, l’Intelligenza Artificiale: crescono i consumatori nel mondo che chiedono suggerimenti all’Ai quando non sanno scegliere che cosa bere. A dirlo, un sondaggio su 1.000 consumatori americani commissionato da Drinks, tra le piattaforme leader nell’e-commerce di alcolici in tutto il mondo, condotto da Dynata. Che ha rivelato come il 31% degli adulti sopra i 21 anni ha già utilizzato l’Ia per scegliere gli alcolici, mentre il 71% sarebbe interessato a utilizzare questa tecnologia se fosse disponibile nei negozi di alcolici e presso i rivenditori online, afferma Drinks. Attualmente, il 44% dei consumatori utilizza l’Intelligenza Artificiale per scegliere una bottiglia di vino o un alcolico per il proprio piacere personale. Tuttavia, secondo il sondaggio, l’interesse per le raccomandazioni basate sull’Ia si estende anche ai contesti sociali. Più del 40% dei consumatori si affiderebbe agli abbinamenti di bevande suggeriti dall’Ia al ristorante, il 26% lascerebbe che la tecnologia decidesse l’ordine di un cocktail al bar e il 39% permetterebbe all’Ia di selezionare le bevande per una festa o un incontro. Nel frattempo, solo il 30% dei consumatori considera “molto importante” il consiglio di un esperto umano per l’acquisto di alcolici. | |
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| | | Un valore nel 2024 stimato in 1,38 miliardi di dollari, che si prevede nel 2025 toccherà 1,46 miliardi di dollari, per poi raggiungere nel 2033 la cifra di 2,27 miliardi di dollari, con un tasso composto di crescita annuo del 5,9% nel periodo di previsione 2025-2033. Quello delle botti per conservare e affinare il vino è uno dei mercati dell’intera industria meno raccontato, ma che sta dando ampi segnali di crescita, come spiega un report di Straits Research, che individua nella ricerca della qualità il fattore decisivo. | |
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| | Tra le tante classifiche dedicate al mondo della ristorazione, la “The World’s 50 Best Restaurants” è diventata la più seguita ed importante, una sorta di “Oscar” di livello mondiale dei maestri dei fornelli. E aspettando la rivelazione della lista dei migliori ristoranti del pianeta, che sarà di scena a Torino, per la prima volta in Italia, il 19 giugno, sognando un ristorante italiano sul tetto del mondo come già successo, per due volte, alla tristellata Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura (nel 2016 e nel 2018, ndr), sono arrivati alcuni dei premi speciali. Come “The World’s Best Female Chef” 2025, andato a Pichaya “Pam” Soontornyanakij (la prima chef asiatica, nei 14 anni di storia del premio), con il suo ristorante Potong di Bangkok, ed il “Gin Mare Art of Hospitality Award” 2025, andato al Wing, ristorante del pluripremiato chef Vicky Cheng, ad Hong Kong. | |
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| | | A WineNews, il giornalista e direttore del quotidiano “Il Tempo”, Tommaso Cerno, “friulano Doc” e amante del vino. “Che meriterebbe ancora più spazio sui media, per raccontare i valori e le qualità, mentre spesso, invece che valorizzare una eccellenza del nostro agroalimentare, se ne parla in maniera negativa, quando fa comodo. Il Friuli? Non è solo una terra di grandi bianchi, ma anche di rossi, come raccontano vitigni unici, come il Pignolo”. | |
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