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N. 2.526 - ore 17:00 - Mercoledì 7 Novembre 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Col passare del tempo le bottiglie scolmano, il tappo di sughero perde elasticità e coesione e non aderisce più perfettamente al vetro, ed è quindi necessario riportare il vino al livello giusto, con la “risommatura” delle sole bottiglie in stato ottimale con vino della stessa annata, ed eseguire la ritappatura con sugheri nuovi marcati e l’apposizione della capsula. Ecco la “ricolmatura” del Brunello di Montalcino, una pratica introdotta dalla famiglia Biondi Santi alla Tenuta Greppo, dove è nato il Brunello, effettuata anche alla Tenuta Col d’Orcia del Conte Francesco Marone Cinzano, ed un rito che si rinnova alla Fattoria dei Barbi (10-11 novembre). |
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Cadono gli ultimi grappoli della vendemmia 2018, e i numeri si aggiornano: secondo i dati del registro telematico, al 30 ottobre 2018, 39 milioni di ettolitri di vino riposano nelle cantine d’Italia. Dal “Bollettino Cantina Italia” n. 18, 20,8 milioni di ettolitri sono di vini Dop, 9,6 di Igp e 9,2 di vini generici. Per oltre il 25% nelle cantine del Veneto, le cui scorte superano i 9,5 milioni di ettolitri, con la Regione che si conferma la più ricca in fatto di vino, seguita dall’Emilia Romagna, che ha in cantina, 5,5 milioni di ettolitri di vino, davanti a Piemonte (3,6 milioni di ettolitri), Puglia (3,5), Sicilia (2,2) e Trentino Alto Adige (2,1). Tra le curiosità, dai dati sui vini a denominazione ed indicazione geografica, emerge la predominanza di vini rossi (16,2 milioni di ettolitri, di cui 10,7 Dop e 5,5 Igp) rispetto ai bianchi (12,7 milioni di ettolitri complessivi, di cui 9 Dop e 3,7 Igp). Intanto, il mercato si muove, e se per l’Observatorio Español del Mercado del Vino, nell’anno tra giugno 2017 e giugno 2018 gli scambi mondiali hanno raggiunto il record di 31,4 miliardi di euro (+4,5% sull’anno precedente), con l’Italia tra i top performer (con un guadagno di 286 milioni di euro, seconda solo alla Francia, con +543 milioni di euro), arrivano dati contrastanti dal primo mercato straniero del vino del Belpaese. Vale a dire, gli Stati Uniti, dove secondo l’Italian Wine & Food Institute (su dati dell’US Department of Commerce), nei primi 9 mesi dell’anno, in linea con l’andamento generale del mercato, l’Italia, che pure resta leader, nel segmento dei vini fermi imbottigliati ha perso il -3,3% in volume (a 1,8 milioni di ettolitri), a cui fa da contraltare il +4,1% in valore (a 1,03 miliardi di dollari), mentre la Francia, ormai vicinissima, cresce a doppia cifra in entrambi i parametri. Intanto, in attesa di conoscere i dati definitivi sulla vendemmia nel Belpaese, sembra rientrare l’allarme sulle possibili speculazioni a ribasso sui prezzi all’origine dei vini, soprattutto generici, che avevano agitato il mercato nelle ultime settimane, come sottolineato a WineNews da Ruenza Santandrea, alla guida del settore vino dell’Alleanza della Cooperative. |
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Defiscalizzare le pensioni di chi andrà a vivere nei territori a rischio spopolamento di alcune Regioni: è la proposta di Floriano Zambon, presidente delle Città del Vino. Che al centro del proprio programma hanno proprio la defiscalizzazione delle pensioni, la valorizzazione ulteriore dell’enoturismo, il cui giro d’affari in Italia è stimato in oltre 3 miliardi di euro, le relazioni istituzionali e il miglioramento degli strumenti urbanistici nei Comuni vitivinicoli d’Italia. Intanto, spiega Zambon, “prendendo a modello alcuni Paesi, come il Portogallo e la Tunisia, abbiamo deciso di studiare delle misure a favore dei pensionati italiani e stranieri per defiscalizzare le pensioni a chi andrà a vivere in alcune aree a rischio spopolamento del nostro Paese. Penso alla Calabria, alla Sicilia, al Molise, alla Basilicata, alla Sardegna”. |
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Elevare la professione e la professionalità della figura dell’enotecario e garantire al consumatore finale che la persona che ha di fronte, non solo quando vende vino nel suo negozio, ma anche quando è chiamato a fare il giurato in una commissione, o a stimare il valore di una bottiglia, per esempio, risponde a certe regole, ad un vero e proprio codice deontologico, agli obblighi dell’aggiornamento professionale e non solo: con questo scopo è nata, nel 2016 Aepi, l’Associazione Enotecari Professionisti Italiani, che ora è stata inserita nell’elenco delle associazioni del Ministero per lo Sviluppo Economico che rilasciano un attestato di qualità e di qualificazione professionale. È come se nascesse una sorta di “ordine” degli enotecari. “Parlare di “ordine” è un’esagerazione - commenta a WineNews il presidente di Aepi, Francesco Bonfio - ma in qualche modo rende il concetto. Con questo attestato, per avere il quale si deve rispondere alle regole dell’Associazione, ci mettiamo la faccia e diamo una garanzia in più al consumatore. Questo non vuol dire che non ci siano ottimi professionisti fuori dall’Aepi, ovviamente. Ma poiché si parla molto di “professionalità”, abbiamo provato a dare un contenuto a questa parola, con regole concrete, e sanzioni per chi non le rispetta”. |
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Il Parmigiano Reggiano, simbolo del made in Italy gastronomico e tra le Dop più amate dagli italiani, è il formaggio più premiato del mondo: a dirlo la giuria dei World Cheese Awards, gli Oscar del formaggio andati in scena gli scorsi giorni a Bergen, in Norvegia. Dove la Nazionale del Parmigiano Reggiano, composta da 55 produttori, ha sbaragliato la concorrenza dei 2.472 formaggi in gara, aggiudicandosi ben 64 medaglie, e vedendo premiato il 50% dei 121 campioni di formaggio presentati alla competizione. |
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Le eccellenze, in un territorio, possono essere tante e diverse, ma mettere in sinergia le proprie migliori tipicità è una scelta vincente. Strada intrapresa in maniera decisa dall’Alto Adige, che vede partire in questi giorni la campagna di promozione che ha per protagonisti i Vini Alto Adige Doc, la Mela Alto Adige Ipg, lo Speck Alto Adige Igp e il Formaggio Stelvio Dop, nel quadro della campagna “Europa, dove la qualità è di casa” che mira a promuovere i prodotti contraddistinti dai marchi di qualità europei. Nei prossimi 3 anni, fino al 2020, tante saranno le attività diretti ai consumatori (con 540 giorni di iniziative in gdo), campagne pubblicitarie sulla stampa e sui social, seminari di formazione per i professionisti e non solo. Un’esperienza interessante , da guardare come modello. |
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Produttore con la cantina Perla del Garda: “per il settore serve una nuova politica di internazionalizzazione. In Ue ci batteremo per rivedere gli accordi di libero scambio, ma anche per l’origine in etichetta per tutti gli alimenti, e contro le etichette a semaforo. In Italia tanto da fare, a partire da nuove politiche sulla gestione dei boschi, ma anche per la valorizzazione delle nostre tipicità, dei territori e dell’agricoltura sociale” |
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