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N. 3.676 - ore 17:00 - Sabato 1 Aprile 2023 - Speciale Vinitaly - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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“Il vino è il nostro gioiello di famiglia, la punta di diamante che traina tutto l’agroalimentare. E tutto quello che può fare da traino per il Governo è una priorità. Per questo ci saranno tanti colleghi con me a “Vinitaly”, una schema che replicheremo, lavorando in sinergia come mai prima”. Così, a WineNews, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, da “Opera Wine”, l’anteprima di “Vinitaly” firmata “Wine Spectator” con 130 prestigiose cantine italiane. Un settore “che spingiamo molto” ha detto Matteo Zoppas, presidente Ice, a partire dagli Usa, dove la passione per i nostri vini “è speciale” ha ribadito Jeffery Lindenmuth, executive editor “Wine Spectator”. |
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Business, politica, convegni, tasting e curiosità nel racconto del vino italiano a “Vinitaly 2023” a Verona (Veronafiere, 2-5 aprile): ecco il “Whats’on Vinitaly” secondo WineNews, dentro & fuori l’edizione n. 55 dell’evento più importante dell’Italia del vino, che resta anche un grande momento di comunicazione (e che racconteremo “day by day” dall’unica Regione “al plurale” d’Italia: le Marche). A partire, domani 2 aprile, dopo la cerimonia di apertura, da “Bacco Divino” con l’esposizione, per la prima volta a “Vinitaly”, dei capolavori del “Bacco” di Caravaggio e del “Bacco Fanciullo” di Guido Reni degli Uffizi, con i Ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, e con il talk moderato da Bruno Vespa su “Cultura e Vino”. Spazio poi a temi “caldi” come vino e salute con Coldiretti e Filiera Italia, agli asset che creano valore con Unicredit e Nomisma Wine Monitor e al “Design Thinking” per progettare il futuro del vino con Poli.Design e Uiv. Una filiera del vino che fa sistema, da Federvini a Uiv, da Alleanza Cooperative ad Assoenologi, da Federdoc alle organizzazioni agricole, con l’Ice e il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il 3 aprile si torna su vino, salute, imprese e turismo, con i Ministri del Made in Italy Adolfo Urso, Turismo Daniela Santanchè e Salute Orazio Schillaci, e arriva il Premier Giorgia Meloni, come annunciato da Lollobrigida, “per premiare gli Istituti Agrari e valorizzare le scuole che ci aiutano a raccontare l’eccellenza Italiana”. Ma anche sulle questioni aperte in Europa, con eurodeputati come Paolo De Castro, e sul vino nella gdo, da Carrefour a Conad, da Coop al Gruppo Selex e Md, con Vinitaly e Circana. E, ancora, di “brand di territorio” con la Fondazione Banfi (con l’intervento di WineNews), di zonazione, dal Nobile di Montepulciano al Chianti Classico Classico, e sostenibilità con la Fondazione SOStain Sicilia. Il 4 aprile, mentre viene presentata un’iniziativa che legherà la nave Amerigo Vespucci con l’enogastronomia dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, Uiv fa il punto sul mercato Usa, con il presidente degli importatori Usa Robert Tobiassen e gli stakeholder italiani, e l’Ice sulle nuove frontiere di Blockchain e digitalizzazione. Il 5 aprile, infine, si parla di etichettatura con Gs1 Italy Servizi. |
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Simbolo culturale e motore economico del Belpaese, la “wine industry” italiana vale oltre 31 miliardi di euro, n. 1 della bilancia commerciale del made in Italy delle “4A” (Agroalimentare, Arredamento, Abbigliamento e Automazione), grazie al record dell’export 2022 che ha sfiorato 8 miliardi di euro, e alla capacità dell’enoturismo di attrarre 15 milioni di turisti con un fatturato di 2,7 miliardi di euro. Un “valore” della filiera e dei suoi distretti, testimoniato dalla presenza record del Governo a “Vinitaly” con il Premier Giorgia Meloni e ben 9 Ministri, di Agricoltura, Cultura, Salute, Turismo, Imprese e Made in Italy, Affari Esteri, Difesa, Infrastrutture e Riforme. Ma, soprattutto, dalla conferma del vino come “medium” dei territori, per il legame che ha con la loro storia, le loro comunità, la loro cultura e la loro natura. |
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È un grande walk around tasting nell’Italia del vino, ma non solo, quello che si può fare nelle degustazioni a “Vinitaly”. E che, domani 2 aprile, va da “Brunello ten years challenge 2008-2018” con il Master of Wine Gabriele Gorelli, alla verticale di Amarone Bertani, dall’annata 2016 dei Supertuscan con il comitato Historical Super Tuscans e la Master of Wine Sarah Heller (che interpreta il vino anche in dipinti digitali), alle bollicine, lo Champagne con François Gilbert, direttore Gruppo Gilbert & Gaillard, e i Metodo Classico italiani con Harald Scholl, caporedattore “Vinum”, dal metodo biodinamico con Vi.Te-Vignaioli e Territori, ai vini Piwi, dai vini di abbazie e monasteri con Luciano Ferraro, vicedirettore “Corriere della Sera”, a “I tre Bicchieri” del Gambero Rosso, e alle “Micromegawines” di Ian D’Agata (anche nei giorni successivi). Il 3 aprile, si prosegue con “Jesi e Matelica, le anime del Verdicchio”, i “Best Of Show” di “Mundus vini”, ma anche con la verticale di Amarone Pasqua con Jeff Porter, nuova firma per l’Italia di “Wine Enthusiast” (Gallerie Mercatali). E il 4 aprile, con le “Donne iconiche delle bollicine italiane” con Alison Napjus, senior editor “Wine Spectator”, l’“Amarone, fine ad contemporary” delle Famiglie Storiche, e le aziende che hanno fatto grande l’Italia del vino con il presidente Assoenologi Riccardo Cotarella e Ferraro. |
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Città tra le più belle al mondo, Patrimonio Unesco, “capitale” del vino italiano da oltre mezzo secolo grazie al più importante evento di riferimento internazionale dell’Italia del vino, ma che vanta anche il primato di vigneto urbano più grande del Belpaese, Verona racconta agli eno-appassionati la cultura del vino italiano, unendolo al buon cibo, alla cultura, all’arte, alla musica e alla letteratura, in un brindisi “diffuso” tra condivisione e convivialità, fino al 3 aprile, con “Vinitaly and the City”, il “fuori salone” di “Vinitaly 2023”. |
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Coldiretti ripercorre la storia del vino, di cui cantine e territori raccontano i legami con i simboli del made in Italy, dall’arte con Pasqua e Zenato, Caprai e la street art del Muraless Art Hotel, alla moda, come l’Umbria con lo stilista Brunello Cucinelli, dalle città d’arte come la Doc Roma allo sport come il Prosecco Doc. Ma anche attraverso il fenomeno dell’enoturismo, dalle Marche (con Magda Antonioli Corigliano) alle colline del Prosecco e Pantelleria Patrimonio Unesco, dalle Città del Vino (con il Ministro Santanchè e Roberta Garibaldi) a “L’Eroica” (da Confragricoltura con il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi). E tra le bottiglie del futuro di Ceci e con l’Umami della Cantina di Monteforte d’Alpone, mixology (con la bartender Monica Berg da Nonino) e il metaverso (con Famiglia Cotarella), sono tante le curiosità a “Vinitaly”. |
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“Wine Spectator dà il punteggio a quello che si trova dentro al calice, ma se lo applichiamo allo storytelling del vino italiano, penso che produttori e l’intera industria vinicola stiano facendo un buon lavoro, quindi darei 92-93 punti, un punteggio alto. Così come la bellezza dell’Italia fa breccia nel cuore degli americani, il vino italiano nel calice è un modo per tuffarsi nel vostro Paese anche stando negli Usa”. Così Alison Napjus, senior editor di “Wine Spectator” da “Opera Wine”. “Piemonte, Toscana e Veneto, e i grandi rossi, sono al top nel mercato Usa”. |
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