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N. 3.682 - ore 17:00 - Venerdì 7 Aprile 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Brepona, Vulpea, Moschina o Uva Gatta: cosa beviamo stasera? Potrebbe essere una domanda che ritroveremo nel futuro dei vini del Belpaese. Sono solo alcune delle varietà al centro del lavoro dell’associazione “Graspo”, fondata da Aldo Lorenzoni, Giuseppe Carcereri e Luigino Bertolazzi, con la passione per la ricerca attiva sul fronte del recupero di antichi vitigni abbandonati nella convinzione che la biodiversità possa essere una risorsa importante per il futuro della viticoltura, sia in chiave di cambiamento climatico che per una migliore diversificazione dei vini anche in una proiezione prettamente commerciale (in approfondimento). |
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Un regolamento europeo unico per tutte le Indicazioni Geografiche del cibo e del vino, con competenze specifiche, per quest’ultimo, da cui il sistema delle denominazioni è nato, da far rimanere all’interno dell’Ocm, ma con strumenti trasversali più forti, sulla tutela, sulla programmazione dell’offerta e sul ruolo dei Consorzi. È il quadro profilato, a WineNews, dall’eurodeputato Paolo de Castro, che ne è relatore, relativo al nuovo regolamento europeo sulle Indicazioni geografiche, sui cui il vino italiano ed europeo fa qualche resistenza, per il timore di perdere alcune delle sue peculiarità di gestione, soprattutto in tema di gestione dei disciplinari che, però, sembra superato, anche se non tutti si sentono rassicurati. “Il 20 aprile, in plenaria straordinaria al Parlamento Europeo, voteremo la riforma del Regolamenti Ig, mettendo a frutto il grande lavoro di tessitura che abbiamo fatto in questi mesi - ha spiegato De Castro, a WineNews (a Vinitaly) - poi le discussioni nel merito ci saranno dopo il voto, ma abbiamo trovato un’intesa con i negoziatori, introducendo tutti gli elementi di questa riforma dentro l’Ocm, senza nulla togliere agli aspetti innovativi di questo regolamento, che porta vantaggi anche al vino senza portare via le peculiarità dell’Ocm”. Uno dei timori maggiori, è quello del passaggio della gestione delle modifiche dei disciplinari ad un ufficio tecnico, come l’Euipo, che tutela la proprietà intellettuale dei marchi, rispetto ad un organismo politico come la Commissione Agricoltura. Ma questo nodo sembra sciolto, spiega De Castro: “all’Euipo bisogna lasciare solo i compiti di carattere amministrativo e tecnico, mentre qualunque scelta che riguardi i disciplinari vecchi, le modifiche, o quelli nuovi, tutto ciò che è scelta di carattere politico, settoriale o agronomico, compete alla Dg Agri. Il Parlamento Europeo è su questa linea, poi vedremo cosa sceglierà di fare il Consiglio”. Sul tavolo, anche il potenziamento dei consorzi in materia di tutela, turismo e gestione dell'offerta, ma non solo. Una visione, quella di De Castro, che se già da tempo è sostanzialmente sostenuta da rappresentanze del vino come Federvini ed Unione Italiana Vini (Uiv), non convince ancora tutti, o almeno non appieno, come dicono Confagricoltura e Federdoc (in approfondimento). |
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In un reel tutte le storie Instagram, firmate Winenews, dedicate all’evento più importante del vino italiano, che vi abbiamo fatto vivere in diretta, oltre a tantissime news (che potete recuperare sul sito), dall’economia alle degustazioni, dalle visite istituzionali alle interviste ai grandi produttori del made in Italy, dalle consegne di premi alle ricerche ed ai sondaggi, dalle ultime scoperte scientifiche ai convegni. Ma sono state molte anche le curiosità che ci siamo divertiti a scovare per voi: personaggi, bottiglie, etichette, tasting, installazioni artistiche, aperitivi, cene esclusive, volti noti, in un caleidoscopio variegato e affascinante che rappresenta un appuntamento imprescindibile per chi si occupa di vino. La squadra WineNews “saluta” un altro Vinitaly, che racconta da 23 anni sul web e su tutti i suoi canali social. |
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Il 30 novembre 2022 la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, che - come ricordano Federvini e Confagricoltura - contiene disposizioni in materia di riduzione, riuso, riciclo ed etichettatura, e che presenta numerose criticità, a partire dal ricorso al riuso anziché al riciclo e la standardizzazione degli imballaggi. La proposta di regolamento, infatti, prevede, dal 1 gennaio 2030, l’obbligo del riuso, e quindi che, su 100 bottiglie immesse nel mercato europeo, da 5 a 10 dovranno essere riutilizzabili, e l’azienda avrà l’obbligo di contribuire alla realizzazione e mantenimento di un regime che raccoglie, lava, sanifica e riconsegna le bottiglie agli utilizzatori. Proposte che, da mesi, sono al centro dell’agenda e delle preoccupazioni della filiera del vino, perché, come spiega Micaela Pallini, presidente Federvini “la riciclabilità sarà misurata in base a criteri di progettazione che saranno stabiliti successivamente dalla Commissione europea, senza la consultazione degli operatori. Se fra questi criteri sparirà quello legato alla funzione di presentazione del prodotto rischiamo di perdere le forme e il design che oggi caratterizzano molti dei nostri prodotti” (continua in approfondimento). |
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Quella del 2023 sarà una Pasqua dal segno decisamente positivo per il turismo in Italia, tra la ripresa delle presenze straniere (Enit prevede 142.000 arrivi, +29% sullo stesso periodo del 2022) e il ritorno degli americani, da sempre bacino di riferimento. Saranno 6 milioni, tra italiani e stranieri, le persone che, a Pasqua, pranzeranno fuori, in un ristorante o in un agriturismo, secondo Coldiretti. A tavola trionfa la tradizione, con l’agnello nel piatto di 4 italiani su 10 e la colomba che batte le uova di cioccolato in 7 case su 10 (69%). |
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Il primo bianco da singola vigna d’Italia compie 50 anni e dimostra, ancora una volta, il potenziale di invecchiamento del Soave: è il Vigneto Calvarino di Pieropan, bianco da Garganega e Trebbiano di Soave, proveniente dall’antico fondo di famiglia, di proprietà dal 1901 e imbottigliato per la prima volta nel 1971. “Un abito blu per un uomo” come l’ha definito Luigi Veronelli, che, negli anni, riesce ad esprimere una complessità da suolo vulcanico senza perdere la freschezza aromatica dei primi anni. In cantina, Andrea, Dario e Teresina Pieropan hanno offerto in assaggio una verticale unica di Calvarino 2021, 2016, 2010, 2005, 1992, 1990, 1987 in ricordo di Leonildo Pieropan, del suo concetto di Soave e della sua “umile e visionaria caparbia nel difendere il suo territorio di origine e quella che, per lui , era la sua espressione vitivinicola più pura”, nelle parole della moglie Teresita. |
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A WineNews, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, incontrato nella sua visita a Vinitaly, tra vino e arte. “In Europa spesso accade che tutto ciò che è identità e specificità venga visto come qualcosa da ostacolare in nome di principi, giusti sulla carta, ma male applicati. Battaglie continue, ma tutte legate alla difesa degli interessi nazionali, e questo è un Governo consapevole di dover difendere i suoi. Non solo ci opponiamo al Nutriscore e all’etichettatura irlandese, ma rilanciamo, candidando la Cucina Italiana a Patrimonio Unesco”. |
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