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WineNews
N. 3.844 - ore 17:00 - Mercoledì 29 Novembre 2023 - Tiratura: 31.211 enonauti,
opinion leader e professionisti del vino
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La News
Pernod Ricard e i vini da “fast food”
Quale vino abbinare ad un succoso hamburger accompagnato da patatine fritte? O ad un bel piatto di alette di pollo? O alle classiche ribs di maiale con salsa barbecue? A risolvere ogni dubbio ci ha pensato Pernod Ricard Uk, colosso mondiale di wine & spirits, con il lancio di “Greasy Fingers”, una nuova linea di vini appositamente studiata per il pairing con cibi grassi, o come spiega l’azienda “da mangiare con le dita”. Un’audace mossa di marketing che sfida i confini tradizionali degli abbinamenti vino-cibo, stracciando le regole ed offrendo etichette perfette per il “fast food gourmet”, smaccatamente pensate per le nuove generazioni ...
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Primo Piano
Vendemmia 2023 in Italia, altro che -12%: calo stimato tra il -20% ed il -24% sul 2022
La vendemmia 2023, per l’Italia, in quantità, è andata ancora peggio del previsto (o meglio, paradossalmente, visto che il mercato è tutt’altro che in crescita). Con l’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini (Uiv) che rivede ulteriormente a ribasso le stime di inizio settembre (in attesa dei dati ufficiali che arriveranno dal Ministero dell’Agricoltura nelle prossime settimane). E così, “si ferma all’interno di una forbice tra 38 e 40 milioni di ettolitri, la produzione vitivinicola italiana 2023, con una contrazione tra il -20% e -24%, al netto di eventuali prodotti a monte del vino (quali mosti, vini nuovi in fermentazione ...) acquistati da altri Paesi Ue, anziché il -12% preventivato a settembre”. Come se sparisse di colpo più di una bottiglia su cinque. Confermando, come abbiamo scritto più volte, sentendo la voce diretta di tanti imprenditori che vivono ogni giorno la vigna, e come anticipato in qualche modo anche dalle stesse organizzazioni di filiera, in corso d’opera, che le stime di allora (era il 12 settembre) fossero decisamente ottimistiche. In ogni caso, spiegano oggi Assoenologi, Ismea e Uiv, “il calo produttivo, che coinvolge praticamente tutto lo Stivale, è stato determinato in particolare dalla riduzione del raccolto nelle principali Regioni produttive del Nord, Veneto (-10%) e Piemonte (-17%), ma vede stime sensibilmente peggiorative anche per le big del vino nelle altre macroaree italiane: Toscana (-30%), Puglia (-30%), Abruzzo (-60%) e Sicilia (-45%). In particolare, si rileva una riduzione media complessiva attorno al -9,5% al Nord, -29,5% al Centro, e -38,2% al Sud”. Secondo l’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv, l’ulteriore diminuzione è da imputare, in primis, ad un’estate settembrina, che si è prolungata per tutto il mese, con sole e temperature massime spesso oltre i 30 gradi. Caldo e mancanza di piogge, da una parte, hanno sicuramente influito positivamente sulla qualità delle uve, e, dall’altra, hanno determinato un alleggerimento dei frutti, con una conseguente riduzione volumica del raccolto.
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Il “Piano” di Cia-Agricoltori Italiani
Accrescere peso economico e forza negoziale dell’agricoltura; incentivare ruolo e presidio ambientale del settore; mettere l’agricoltura al centro dei processi di sviluppo delle aree interne; salvaguardare servizi e attività sociali vitali per i territori rurali; consolidare la crescita dell’export agroalimentare made in Italy, che non esisterebbe senza agricoltura. Queste le cinque mosse da cui parte il Piano Nazionale per l’Agricoltura e l’Alimentazione, lanciato da Cia-Agricoltori Italiani (in approfondimento), nella sua assemblea annuale, a Roma, al motto di “Salvare l’agricoltura per salvare il futuro”. “Senza un’agricoltura in salute, salta il diritto ad un’alimentazione sana, sostenibile e accessibile a tutti - ha detto il presidente Cristiano Fini - ma il settore ora vive una crisi generalizzata”. E con prezzi, dal campo alla tavola, che aumentano anche del 400% ...
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Focus
La Francia del vino prova ad uscire dalla crisi
Il vino continua ad agitare la scena sociale e politica in Francia: nei giorni scorsi, oltre 6.000 viticoltori sono stati chiamati a raccolta dal Syndicat des Vignerons de l’Aude, per dare continuità alla protesta di una parte del vino di Francia che è di fronte ad una crisi epocale. Il Ministro dell’Agricoltura francese, Marc Fesneau, in una intervista al magazine Vitisphere, già prima della manifestazione, ha promesso diversi interventi per il settore, oltre a quelli già messi in campo, dalla distillazione di crisi al piano di estirpo a Bordeaux, di cui vi abbiamo reso conto in queste settimane. Fesneau ha ammesso la crisi del settore: “abbiamo iniziato con i dazi di Trump, poi il Covid, poi l’inflazione generata dalla guerra in Ucraina, poi la siccità, o il gelo, o la grandine ... insomma, si tratta di un settore particolarmente colpito dagli sconvolgimenti economici, geopolitici e climatici”, ha detto Fesneau. Che ha annunciato anche altre misure, definite “complementari”. Ma, come si evince dalla parole del Ministro (in approfondimento), c’è anche una visione più a medio termine, nell’arco di 10-15 anni, su temi come la resilienza dei vigneti, il cambiamento climatico, ma anche il cambiamento dei consumi, dove si dovrà lavorare di concerto con la filiera, trovando anche fondi adeguati.
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Roma Doc
Cronaca
Fiorello e la news WineNews a “Viva Rai2”
Tra le notizie che commenta ogni mattina con ironia con Fabrizio Biggio e Mauro Casciari a “Viva Rai2!” su Rai2 dal Glass del Foro Italico a Roma, nella puntata di ieri, 28 novembre, Fiorello, aspettando la super ospite Laura Pausini, legge WineNews e racconta come tra le eccellenze italiane c’è il “Miglior Sommelier d’Italia - Premio Trentodoc” 2023 Cristian Maitan, eletto dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier. E fa un “in bocca al lupo” ai giovani che fanno i corsi per diventare sommelier, come riportiamo nella nostra news (grazie Fiore!). 
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Wine & Food
Vino e critica, i migliori vini del Belpaese nella Guida “Vini Italia 2024” by Falstaff
Il Giulio Ferrari Rosé Riserva TrentoDoc 2012 Extra Brut di Ferrari Trento è stato nominato miglior spumante d’Italia, mentre i due migliori bianchi nascono in Alto Adige, il Primo Grande Cuvée Terlaner 2020 di Terlano ed il Kreuzweg Family Reserve Chardonnay Riserva 2019 di Castelfeder. Cinque invece, i migliori vini rossi, ovvero i Barolo, tutti 2019, di Bartolo Mascarello, il Brunate di Giuseppe Rinaldi e Romirasco dei Poderi Aldo Conterno, poi il Kupra Rosso Marche Igt 2020 di Oasi degli Angeli, ed il Vigna Galatrona Merlot Val D’Arno di Sopra Doc 2021 di Petrolo in Toscana. Il RosaMati Toscana Rosato Igt 2022 di Fattoria Le Pupille ed il Villa Gemma Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Doc 2022 di Masciarelli sono i migliori rosati, mentre il miglior vino dolce è il Ben Ryè Passito di Pantelleria 2021 di Donnafugata: ecco i vini migliori del Belpaese secondo la “Guida Vini Italia 2024” by Falstaff.
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Tenuta Sette Ponti
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“Agricoltura settore cruciale per l’economia italiana, e presidio territoriale fondamentale”
A WineNews le parole di Elly Schlein, segretario del Pd, dall’assemblea della Cia-Agricoltori Italiani. “È un settore sottoposto a stress pesanti, è il più colpito dagli effetti metereologici estremi, che sono conseguenza della crisi climatica, e va preso per mano e accompagnato nelle trasformazioni necessarie, per assicurare sostenibilità ambientale, economica e sociale alle imprese. E si può fare tanto investendo in ricerca, innovazione e competenze”.
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