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N. 4.099 - ore 17:00 - Mercoledì 27 Novembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Grange, un bianco da uve Chardonnay, Grenache Blanc e Clairette, annate 2022 e 2023, prodotto nella Loira da Domaine de La Bénisson-Dieu: ecco il vino per la messa di riapertura di Notre-Dame a Parigi, l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, e che accompagnerà la “rinascita” della Cattedrale, parzialmente distrutta dall’incendio del 15 aprile 2019. Il nome del Domaine, guidato da Régis e Aude-Reine Anouil, ispirandosi al rispetto del Creato secondo l’Enciclica Laudato si’, deriva dal latino “Benedictio Dei”, ed questo stesso vino era già stato scelto dall’Arcivescovo di Marsiglia per la messa celebrata da Papa Francesco nella sua storica visita nel settembre 2023. | |
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| | Aumentare la disponibilità di alternative analcoliche nei luoghi di ritrovo, prevedere restrizioni pubblicitarie ed etichette di avvertenze nutrizionali e sanitarie. E, poi, promuovere mesi “senza alcol”, campagne informative mirate, aumentare la tassazione e introdurre prezzi unitari minimi con restrizioni su orari e giorni di vendita di alcolici, rispettare l’età minima legale per l’acquisto ed emettere sanzioni per la guida in stato di ebbrezza. Sono le raccomandazioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), pubblicate, il 21 novembre scorso, nel rapporto “Affrontare l’impatto del cancro sulla salute, l’economia e la società” nella sezione relativa al consumo dannoso di alcol. Un tema, quello “alcol e salute”, ormai sempre più centrale nel dibattito e protagonista di molte campagne restrittive: è un esempio quello dell’India, il Paese più popolato al mondo, che dopo aver già vietato la pubblicità diretta degli alcolici sarebbe pronta a introdurre una legislazione per dichiarare illegali anche gli spot pubblicitari surrogati e la sponsorizzazione di eventi. Ma di iniziative simili si parla da tempo anche in Francia, per esempio. In generale, comunque, è la stessa Ocse ad osservare come sia il tabacco a confermarsi l’area di intervento politico “più importante per la prevenzione del cancro, rappresentando il 40-60% dell’impatto totale dell’azione sui fattori di rischio”. Altresì, spiega però, che “è fondamentale che i decisori integrino le politiche di controllo del tabacco con strategie che mirino efficacemente a un insieme più ampio di fattori di rischio, tra cui l’uso dannoso di alcol, la dieta, l’inquinamento atmosferico, il sovrappeso e l’inattività fisica”. Per quanto riguarda proprio l’alcol, questo viene collegato a sette tipi diversi di tumore, e “contrariamente al fumo di tabacco, il consumo pro capite medio nell’Ocse di alcol è cambiato poco nell’ultimo decennio”, passando dagli 8,9 litri nel 2011 agli 8,6 nel 2021 (dai 10,5 ai 10,1 nell’Ue) e in circa il 40% dei Paesi il consumo è aumentato. Indicazioni che dicono di come il tema del rapporto tra gestione della salute pubblica e consumo moderato, di alcol e non solo, sia sempre più centrale anche nel dibattito istituzionale. E di cui anche un settore come il vino deve monitorare costantemente l’evoluzione. | |
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| | L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) nell’anno del centenario accoglie un altro membro nella sua “famiglia”, il n. 51. Si tratta della Cina, il terzo vigneto del mondo (785 milioni di ettari la stima 2022 by Oiv), dietro a Spagna e Francia, e produttore n. 12 del globo (con 4,2 milioni di ettolitri stimati nel 2022). La richiesta, ha ricordato l’Oiv, era stata presentata dal Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche Rurali della Repubblica Popolare Cinese il 14 maggio 2024, segnando l’inizio del periodo di sei mesi necessario per le consultazioni, che si è concluso positivamente. L’accettazione della richiesta dovrà essere ratificata dalle autorità cinesi entro un anno, ma, nel frattempo, la Cina potrà partecipare appieno ai lavori dell’Oiv. | |
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| | | C’è chi, come Monica Larner, firma per l’Italia di “Robert Parker Wine Advocate”, vola in California per stare in famiglia e porta in tavola un pezzetto d’Italia con il tiramisù; chi, come Robert Camuto, Italian contributor editor “Wine Spectator”, non rinuncia al tacchino, ma lo accompagna con la Barbera; e, infine, chi, come James Suckling, celebre voce della critica internazionale, quest’anno farà pranzo ad Hong Kong, ma bevendo Brunello di Montalcino: ecco come trascorreranno il Thanksgiving, una delle più sentite festività degli Stati Uniti (che, quest’anno, cade domani, il 28 novembre), tre dei più importanti critici americani di stanza in Italia, che hanno raccontato a WineNews non solo le loro scelte a tavola e nel bicchiere, ma anche curiosità e tradizioni familiari. E per tutti coloro che non potranno salire su un aereo, ma vogliono godersi tacchino farcito e pumpkin pie, il Thanksgiving arriva anche a casa nostra. Nella “versione italiana” del “Giorno del Ringraziamento”, tra le segnalazioni arrivate in redazione, si può scegliere tra una fuga nella campagna toscana - a Rosewood Castiglion del Bosco, a Montalcino, si può godere della magia dell’autunno, tra caccia al tartufo e cene ad hoc - oppure rimanere in città - tra Milano, Firenze e Roma - per un pranzo o una cena a base di piatti tipici della tradizione americana. | |
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| | | Dieci chef per 29 stelle Michelin - Heinz Beck, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, i Cerea, Enrico Crippa, Fabrizio Mellino, Riccardo Monco, Norbert Niederkofler, Fulvio Pierangelini e Massimiliano Alajmo - ed un’asta solidale per un evento per raccogliere fondi per “Il Gusto per La Ricerca”, la Onlus dei fratelli Raffaele e Massimiliano Alajmo e Stefano Bellon, che celebra l’anniversario n. 20. Ben 218.928 euro la cifra raccolta nel pranzo al Maserati Factory a Modena, a cui, nei giorni scorsi, hanno partecipato oltre 120 ospiti. | |
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| | Il top del top, i “5 Cappelli” con il punteggio di 19,5 su 20, sono Le Calandre di Massimiliano e Raffaele Alajmo, l’Osteria Francescana di Massimo Bottura (che vince anche il premio per il “Piatto dell’Anno”, “Da Gragnano a Bangkok”), il Piazza Duomo di Enrico Crippa (con la famiglia Ceretto), ed il Reale di Niko Romito (che vince anche il premio “Pranzo dell’anno”). È il verdetto della “Guida ai 1000 Ristoranti d’Italia” 2025 de L’Espresso, curata da Andrea Grignaffini, e presentata, ieri, a Milano (insieme alla “Guida ai 1000 Vini d’Italia” 2025, curata da Luca Gardini, di cui avevamo anticipato i premi speciali, da Marisa Cuomo a San Leonardo, alla Valtellina, e non solo, in approfondimento). “5 Cappelli”, ma con un punteggio di 19 su 20, anche per i ristoranti Cracco di Carlo Cracco, Duomo di Ciccio Sultano, L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann, e Uliassi di Mauro Uliassi. | |
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| | | Da Nord a Sud, la prima parte del “viaggio del vino” by WineNews lungo tutta l’Italia, nelle parole dei produttori, alla guida di cantine che vanno da Ferrari Trento a Di Majo Norante, da Letrari a Citra, da Biancavigna a Quintodecimo, passando per Caparzo, Tenute Folonari, Pasqua Vigneti e Cantine, Baglio del Cristo di Campobello, Tasca d’Almerita e Borgogno, raccolte nel “Merano WineFestival” 2024. Tra clima avverso, quantità e qualità delle uve, ognuno con le sue particolarità, nell’articolato mosaico dei territori del vino dello Stivale. | |
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