Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 4.331 - ore 17:00 - Mercoledì 22 Ottobre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | Le difficoltà economiche si fanno sentire anche per le aziende della Francia e il mondo del vino non è di certo escluso. Il gruppo Altares ha presentato i dati sui fallimenti aziendali oltralpe per il terzo trimestre 2025 e, nello specifico per il vino, si parla di 257 procedure di salvaguardia, amministrazione controllata o liquidazione diretta aperte, con il settore vinicolo che ha, di fatto, registrato un aumento del 37% delle insolvenze in un anno. Le aziende vitivinicole che sommano pochi dipendenti sono quelle più esposte: 172 procedure per quelle con meno di 3 dipendenti (+31%) e 50 procedure per quelle con 3-5 dipendenti (+51%).
| |
|
| | “Enclave” bianchista tra le più prestigiose d’Italia, la “mezzaluna” del Collio è un territorio di 7.000 ettari in totale, di cui 1.300 di vigneti che sono spesso i “giardini di casa” di tanti piccoli produttori, nelle colline che poggiano sulla “ponca”, il terreno identitario del Collio, fatto da marne e arenarie stratificate di origine ocenica. Un territorio capace di esprimere 6,6 milioni di bottiglie rivendicate a Doc nel 2024 (6,9 milioni di bottiglie la media degli ultimi 4 anni, ndr), ed in cui il focus è ampiamente centrato sui vini bianchi (i vitigni a bacca bianca, coprono l’88% della superficie vitata della denominazione, Pinot Grigio, Sauvignon, Friulano, Ribolla Gialla e Chardonnay in testa), e che, non a caso, è tra i territori più riconosciuti per la produzione dei vini bianchi di qualità, come ribadito da una ricerca Nomisma Wine Monitor (su 1.500 consumatori di vino), di scena a “Collio Evolution”, il primo evento istituzionale della denominazione, al via il 25 ottobre, a Cormòns, con il convegno “Collio Evolution: il futuro inizia dal presente” e la presentazione della ricerca “Collio Experience” (con il vicedirettore del “Corriere della Sera”, Luciano Ferraro, e Denis Pantini, a capo di Nomisma Wine Monitor). Un evento voluto dal Consorzio, guidato dal presidente Luca Raccaro e dalla direttrice Lavinia Zamaro (e che mette insieme 288 aziende), e che, per la sua prima edizione, vedrà protagonista il Friulano, vino identitario per eccellenza, interpretato da oltre 50 aziende attraverso un ampio ventaglio di annate, a testimoniare l’evoluzione di un territorio unico per storia e vocazione. “La ricerca - spiega il presidente del Consorzio Collio Luca Raccaro - conferma la percezione positiva che abbiamo del nostro territorio e dei suoi vini, e che ci ha dato la spinta a creare la “Collio Evolution”, pensata per raccontare il Collio e la sua capacità di evolversi, unendo tradizione e innovazione”. “Collio Evolution” proseguirà, poi, il 26 e il 27 ottobre, con degustazioni tecniche, walk around tasting, incontri con i produttori ed il “Premio Collio”, che tra i premiati, per il “miglior storytelling digitale”, vede anche WineNews (grazie ad un nostro video-racconto del territorio, in approfondimento), e che sarà consegnato al direttore Alessandro Regoli. | |
|
| | In un Paese dove, spesso, si parla di disaffezione giovanile verso il lavoro e l’impegno civico, il Servizio Civile Agricolo e Ambientale segna una controtendenza concreta: oltre 10.000 candidature per appena 2.000 posti. In particolare, il Servizio Civile Ambientale (Sca), giunto alla sua terza edizione, raccoglie più di 5.700 domande per 1.006 posti, mentre il Servizio Civile Agricolo (Scag), al debutto, supera le 4.600 candidature per 1.057 posizioni. Un segnale chiaro: i giovani cercano spazio e prospettive nei settori-chiave della sostenibilità e dell’agricoltura. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha evidenziato “il valore strategico del Servizio Civile Agricolo come strumento di orientamento e inserimento professionale in un comparto che torna ad attrarre nuove generazioni, anche grazie alle opportunità economiche emerse dai più recenti dati Istat”. | |
|
| | | Visite guidate tra i vigneti, degustazioni in cantina e cene realizzate da grandi chef, oltre a etichette di assoluto pregio e una “vip experience” con Andrea Bocelli - a sua volta produttore di vino con la cantina Bocelli 1831, tenuta familiare con quasi tre secoli di storia che si trova a Lajatico, in Toscana - con due posti d’onore per un qualsiasi concerto, accesso al backstage e l’incontro con il più famoso tenore al mondo (con una base d’asta di 100.000 dollari). C’è anche questa esperienza nel catalogo della “The Golden Vines Charity Online Auction” 2025 by Liquid Icons, asta charity per la Gerard Basset Foundation, la non-profit nata dall’eredità ed in memoria di Gérard Basset, con oltre 100 lotti donati da produttori e non solo, e le offerte piazzabili fino al 9 novembre. Tra i top lot, da Bordeaux, due magnum di Pomerol 2009 di Château Le Pin - più tour della tenuta, degustazione e pranzo, per 40.000 dollari - e tre bottiglie nelle annate 2015, 2018 e 2019 di Liber Pater, con visita, degustazione, pranzo o cena, a 25.000 dollari. Il top lot dell’Italia comprende, invece, una mathusalem di Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Biondi-Santi Tenuta Greppo, con visita dei vigneti e della cantina privata “La Storica”, degustazione, pranzo stellato Michelin e pernottamento, a 8.000 dollari. Ma sono tante le griffe italiane in asta. | |
|
| | | Braida, Ceci, Frescobaldi (con CastelGiocondo, a Montalcino), Tua Rita, Nals Margreid, Masciarelli, Feudi di San Gregorio, Pietro Zardini, Damiano Ciolli e Passopisciaro (Franchetti Vini): sono i produttori dei dieci vini dell’anno selezionati da “Bibenda” 2026, la guida della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), guidata da Franco Ricci, tra le molte etichette (764 in totale) premiate con i “Cinque Grappoli”. “Etichette che restano nella mente, nell’anima e nel cuore. Vini che non si dimenticano”, spiega Bibenda (la presentazione è in programma il 22 novembre, a Roma). | |
|
| | Cuore pulsante della socialità italiana, il bar vive una crisi profonda: negli ultimi dieci anni hanno chiuso oltre 21.000 attività, e il saldo del primo semestre 2025 è negativo per 706 unità. Solo il 53% delle imprese sopravvive dopo cinque anni. Eppure, con quasi 128.000 imprese attive e 400.000 addetti, e un valore di oltre 20 miliardi di euro di consumi, il settore resta centrale per l’economia e la cultura del Paese. Alla fiera “Host” a Milano, nei giorni scorsi, Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio ha lanciato “un appello per ripensare il modello di business”, mentre Andrea Illy, presidente Illycaffè, ha sottolineato “il ruolo dei bar come luoghi di cultura sociale e alimentare”. Ma “serve un nuovo equilibrio economico per preservare questo patrimonio unico”, ha detto la Fipe. | |
|
| | | WineNews è con Giuliano Rossi, il nuovo presidente Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane: “ci saranno dei cali di consumo, perché qualcosa di sbagliato è stato fatto, o un comparto come il nostro non si sarebbe trovato in un momento simile. L’Italia ha eccellenze nel vino e nell’olio Evo, che dovremmo valorizzare maggiormente”. Dal calo dei consumi, ai rischi di sovrapproduzione, problemi di magazzino, ed il complesso rapporto tra vino e giovani: “è un momento difficile, ma come sono stati altri, lo supereremo”. | |
|
|
|