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N. 4.018 - ore 17:00 - Venerdì 2 Agosto 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Mentre la Francia è al centro del mondo con le Olimpiadi di Parigi, un record “transalpino” è già arrivato e riguarda il mondo del vino, con la realizzazione della bottiglia di Champagne più leggera della storia. Nell’ottica di un percorso che guarda alla sostenibilità e alla decarbonizzazione, Verallia France, dopo quattro anni di sviluppo e test effettuati, in collaborazione con Maison Telmont, per la riduzione del peso delle bottiglie di vino, ha annunciato la nascita di Champenoise Ecova 2, dal peso di soli 800 grammi, con una riduzione del 4% delle emissioni di Co2. E sono in corso gli studi per la versione magnum. | |
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| | Dopo anni di crescita tumultuosa, gli investimenti in vino, come abbiamo raccontato spesso su WineNews, segnano da oltre un anno una regressione importante. Nonostante questo, però, i grandi vini da investimento e da collezione continuano a farsi largo nei portafogli degli investitori, ovviamente come diversificazione e come investimento complementare a quelli più importanti del collezionismo, arte in testa. In Uk, per esempio, mercato che da sempre segna la strada degli investimenti in ogni settore, sta crescendo il numero dei giovani investitori che mette il vino nel proprio portafoglio, come spiega l’analisi della società specializzata WineCap. In generale, nel 2024, il 52% degli investitori si dichiara molto esperto nel settore del vino, con un calo notevole sul 62% del 2023, mentre crescono le percentuali di chi si dice abbastanza esperto (dal 36% al 42%), e di chi dichiara una conoscenza limitata del settore (dal 2% al 6%). Cala, però, anche la percentuale dei ricchi inglesi che mettono il vino nel proprio panel di investimento: si passa dal 40,6% del 2024, al 29,5% del 2023, mentre è sostanzialmente stabile la percentuale tra gli investitori meno abbienti (dall’11,4% al 10,8%). Il 56% di chi investe in vino, si ferma al 10% del portafoglio complessivo, il 32% investe in bottiglie tra l’11% ed il 30% del totale, e solo il 2% va oltre il 30%. Tra i motivi che spingono gli inglesi a investire in vino, al primo posto c’è la sostenibilità dell’investimento (68%), che può richiedere anche piccole cifre, poi la sostanziale stabilità del mercato (56%) e la liquidità del mercato secondario (54%), tutti parametri in grande crescita. Così come sarà in crescita la richiesta di investimenti in vino, per il 92% dei manager di capitali. Uno scenario, spiega ancora WineCap, non troppo diverso da quello che avviene in Usa, mercato n. 1 del vino al mondo. Dove cresce dal 44% al 48% la percentuale degli investitori in vino che si dicono molto esperti, mentre è stabile quella di chi sente mediamente esperto del settore (46%), con il 36% degli investitori che mette in portafoglio il vino nel 2024 (erano il 45% nel 2023), con il 56% di chi lo fa che ci destina fino al 10% del budget ed il 44% tra l’11% ed il 30%. E anche l’84% dei manager di capitali americani pensa che le richieste di investimenti in vino aumenteranno nei prossimi anni. | |
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| | Per gli italiani uno stile di vita sano viene visto in un’accezione positiva, anche se uno su due ritiene che questo tipo di scelta implichi l’osservanza di regole e controllo. A conferma di una certa propensione alla deroga, l’80% degli intervistati ammette di concedersi qualche saltuario sgarro. Lo stesso si può dire dei danesi, tra i principali consumatori di alimenti biologici in Europa: anche loro identificano come buona condotta l’healthy lifestyle, ma hanno meno disciplina e solo il 65% sostiene di seguirlo nella quotidianità. Ecco i trend emersi nei primi 100 giorni di indagine dell’“Osservatorio 100 Giorni Sani” by Sana Food, la survey lanciata da Sana, in previsione dell’edizione n. 36 del Salone internazionale del biologico e del naturale, di scena a Bologna, dal 23 al 25 febbraio 2025, in contemporanea con la “Slow Wine Fair”. | |
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| | | Il vino deve essere comunicato tutto l’anno, trovando e raccontando storie ed idee di cui l’Italia enologica è ricchissima, per far breccia nell’immaginario dei consumatori, prima ancora che degli addetti ai lavori. Un concetto ribadito, da WineNews, tante volte, come in occasione di Vinitaly, a Verona, un vero tour de force, nel quale in pochi giorni sembrano concentrarsi tutti gli sforzi di immagine, comunicazione e marketing. Una mission in cui riesce, piuttosto, “Vinitaly and the City”, il fuorisalone che porta il vino nelle piazze e nei palazzi di Verona, con un format che diffonde la cultura enologica e la conoscenza dei vini italiani di pregio, e dei loro territori, tra i consumatori, promuovendo il bere responsabile e “matchando” il vino con altri mondi, dalla cucina alla mixology, dalla musica all’arte e alla letteratura, come fanno, ormai, tutti i grandi saloni. E un format “off” che funziona, visto che, come avevamo annunciato, diventa itinerante e, per la prima volta, sarà esportato in Calabria, prima Regione d’Italia ad ospitarlo, grazie all’intesa con Veronafiere, nel Parco Archeologico di Sibari (30 agosto-1 settembre), nel cuore dell’antica Enotria, “con un evento che, ne siamo certi - dice Roberto Occhiuto, presidente Regione Calabria - diventerà presto un modello per altre Regioni”. In Italia, e perché no, nel mondo. | |
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| | | Un marchio storico del vino laziale potrebbe presto vivere una nuova pagina di storia. Ovvero “Fontana di Papa”, per anni uno dei più conosciuti dei Castelli Romani, e cooperativa nata ad Ariccia nel 1959 (400 soci per oltre 20 milioni di bottiglie prodotte al suo apice), e poi dichiarata fallita, dopo varie vicissitudini, nel 2020. Attrezzature e marchi, poi, sono stati acquisiti in asta dalla filiale italiana della olandese Pipm Group. Ma ora, da quanto apprende WineNews, una importante realtà del vino della regione Lazio è pronta a rilevare il marchio Fontana di Papa. | |
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| | Il Ministero della Salute ha confermato l’esistenza in Italia, al momento, di sei focolai di peste suina africana in altrettanti stabilimenti in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, e informa che saranno prese misure straordinarie “per rinforzare il sistema dei controlli, al fine di scongiurare l’ulteriore diffusione della malattia (non pericolosa per l’uomo, ndr) e nell’ottica di adottare misure di contrasto uniformi sul territorio”. In due dei sei focolai sono stati predisposti anche piani di abbattimento dei suini scatenando le reazioni di agricoltori e animalisti. Ira di Coldiretti, Confagri e Cia: “le nostre denunce inascoltate, adesso scenario complicato per il settore”. L’associazione Essere Animali: “suini uccisi per colpa della mala gestione”. Nel frattempo il commissario straordinario Vincenzo Caputo si è dimesso. | |
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| | | Tra tendenze nel bicchiere e tabù nel consumo di vino rosso freddo ormai sdoganati, a parlarne con WineNews è Andrea Terraneo, presidente Vinarius, Associazione delle Enoteche Italiane che rappresenta oltre 120 associati da tutto lo Stivale. Con uno sguardo allo stato del settore: “è emersa una lieve compressione nelle vendite rispetto alla stagione 2023, molto positiva - dice - non è un segnale allarmante, ma che chiede più attenzione a noi enotecari sulla gestione dei nostri acquisti e le previsioni sui volumi per il prossimo futuro”. | |
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