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N. 4.247 - ore 17:00 - Mercoledì 25 Giugno 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | 585 attività promosse da 361 Consorzi di tutela e che abbracciano 597 prodotti Dop e Igp, 87 normative di riferimento, 235 eventi registrati nel 2024, 188 infrastrutture permanenti. Ed ancora, 130 elementi di valorizzazione, 32 azioni specifiche di In-formazione. Un patrimonio di 103 Strade e itinerari, 17 siti Unesco, 29 paesaggi rurali storici e 82 parchi e aree protette. Sono alcune evidenze emerse dal Rapporto Turismo Dop n. 1, presentato questa mattina a Roma e realizzato da Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia e con il supporto del MInistero dell’Agricoltura, in cui il Veneto è la regione n. 1 davanti alla Toscana. | |
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| | I consumi interni, soprattutto in gdo, sono in calo, ma non stanno crollando (694 milioni di euro nei primi 3 mesi 2025, -1% sul 2024), così come nel fuori casa. L’export in valore, dopo i primi 3 mesi del 2025, è sostanzialmente stabile, ma bisogna tener conto della corsa agli stock prima dei dazi Usa (mentre tutta Europa, del wine & spirits e non solo, aspetta il 9 luglio per conoscere le intenzioni del presidente Trump) e del calo di un mercato importante per l’Italia come il Regno Unito. Un contesto complesso, dunque, sempre più complicato anche dai conflitti e dalle tensioni internazionali crescenti. Dopo un 2024 difficile (in cui nonostante tutto è arrivato il record delle esportazioni di vino italiano, con 8,1 miliardi di euro, ndr), il settore del vino, ma anche quello degli spirits e degli aceti italiani, si trovano davanti ad un 2025 complicatissimo, ormai al giro di boa, ed a dover affrontare “crisi epocali tra geopolitica in fiamme, allarme dazi e competitività a rischio”, nonostante la forza di una filiera che, tra vini, spiriti e aceti, “si conferma pilastro dell’agroalimentare nazionale, con un export 2024 complessivo che ha raggiunto i 10,5 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo di 8,9 miliardi, rafforzando la leadership italiana sui mercati internazionali. Una filiera da 21,5 miliardi di euro che conta un tessuto produttivo di oltre 40.000 imprese a carattere industriale garantendo l’occupazione di oltre 81.000 addetti diretti”. A dirlo i dati Nomisma per l’Osservatorio Federvini, che, oggi, in assemblea, a Roma, ha nominato alla presidenza Giacomo Ponti, alla guida della storica azienda familiare simbolo della produzione italiana di aceti e conserve (e con Albiera Antinori, già alla guida della Marchesi Antinori, confermata presidente Federvini Gruppo Vino). Una filiera importantissima, che gode anche di grande attenzione istituzionale, come testimoniato dalla presenza, in assemblea, tra gli altri, del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di quello delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di quello, arrivato a sorpresa, dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del Viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, oltre al presidente Ice, Matteo Zoppas (le loro riflessioni in approfondimento). | |
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| | I consumi fuori casa sono in crisi? A sentire molti, sembrerebbe di sì, visto che ci sono meno soldi in tasca da spendere, le tensioni internazionali che di certo non spingono verso la crescita, e così via. Eppure, nel 2024, la filiera Horeca ha registrato 107,1 miliardi di fatturato (+23% sul 2019) e 53,8 miliardi di valore aggiunto, occupando 1,5 milioni di addetti in 382.000 imprese e svolgendo al contempo investimenti per 2,7 miliardi di euro. Emerge dal Rapporto strategico 2025 “Nutrire il Paese, connettere le persone. L’Horeca come ecosistema”, presentato alla Camera dei Deputati da Italgrob (Federazione Italiana Distributori Horeca) e Afdb (Associazione per la formazione e lo sviluppo della Distribuzione Horeca) e curato da The European House - Ambrosetti. | |
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| | | Il mercato che arretra preoccupa il vino, ma prima o poi passerà, per un settore che, negli ultimi 20 anni, è stato abituato soltanto a crescere. E se i dazi sono ad oggi un problema gestibile, tutto sommato, sperando che, dal 9 luglio - quando Trump comunicherà le sue decisioni, mentre i negoziati con l’Ue vanno avanti - quello oggi al 10% non aumenti ancora, sul macro scenario si stagliano due minacce, che rischiano di essere ben peggiori: il prossimo bilancio Ue, atteso in luglio, che potrebbe stravolgere non solo i budget, ma anche i capitoli di spesa, compresa la Pac (che oggi assorbe un terzo del bilancio comunitario), e la Conferenza delle Nazioni Unite sul contrasto alle malattie non trasmissibili, cardiovascolari e cancro in primis, con l’Oms che sta premendo perché il consumo di alcol tutto, ed anche il vino, sia scoraggiato, penalizzato, ostacolato. Messaggi (in approfondimento) arrivati “dall’Europa”, oggi, in collegamento con l’Assemblea Federvini, a Roma, nelle parole di Nicola Verola, dg per l’Europa e la Politica Commerciale Internazionale del Ministero degli Affari Esteri, Giacomo Vigna, Dirigente del Ministero delle Imprese del Made in Italy e da Dario Nardella, Coordinatore del Gruppo Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue. | |
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| | | I rumors si rincorrono - chef stellati, menu da 1.000 euro a persona, vini prestigiosi - ma non vi sono certezze: i dettagli del matrimonio dell’anno, tra il fondatore di Amazon Jeff Bezos e la giornalista Lauren Sánchez, che si sposeranno, dal 26 al 28 giugno, a Venezia, sono per ora strettamente top secret. Il miliardario avrebbe fatto firmare ai propri fornitori - chef, catering, hotel, transfer - rigidi patti di riservatezza, che li vincolano al silenzio. E gli chef più gettonati, in una sorta di “calcio-mercato” che si aggiorna di ora in ora, smentiscono.
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| | Un ritorno che unisce una formula inedita fatta di cicloturismo, valorizzazione del paesaggio olivicolo e promozione dell’identità dei territori, e che porta con sé anche un messaggio universale di pace, in un momento drammaticamente segnato dai conflitti in Palestina e in Ucraina. E tutto questo riparte da Lampedusa, terra d’accoglienza, crocevia di culture e simbolo di un’Italia che unisce, l’isola che le Città dell’Olio hanno scelto per presentare “GirOlio d’Italia”, dedicata al tema che fa da filo conduttore al 2025: “L’Olivo della Pace”. L’edizione 2025-2026 è già partita ed ha tra i protagonisti Daniele Bennati, ex ciclista professionista e Ct Nazionale di ciclismo (anche ambasciatore delle Città dell’Olio e testimonial “GirOlio d’Italia”). Il 17 giugno lo “start” con la piantumazione dell’Olivo della Pace, donato dal Coordinamento Città dell’Olio della Sicilia. | |
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| | | WineNews è con Denis Pantini, responsabile Wine Monitor di Nomisma: “l’export italiano è in stallo per via di diversi fattori: l’aumento delle scorte statunitensi ha portato ad un’interruzione, anche se gli Usa non brillavano già da mesi. Però, ci sono mercati, come il Canada: l’Italia potrebbe inserirsi nello spazio aperto dalla “cacciata” dei vini americani” dato che, come detto nello studio dell’Annual Report by Valoritalia, il consumatore canadese “predilige i vini italiani, specie se sostenibili e con una bassa gradazione”. | |
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