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N. 2.502 - ore 17:00 - Mercoledì 3 ottobre 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Nato come mascotte del produttore di pneumatici Michelin, diventato subito simbolo e testimonial della grande cucina e della celebre ed omonima guida Michelin, riferimento mondiale della critica enogastronomica, ora Bibendum, alias “l’Omino Michelin”, è stato eletto “Icon of the Millennium” nell’Advertising Week, leader globale Usa nel campo degli eventi per i professionisti di marketing, brand, advertising e technology, a New York. Un modo singolare di festeggiare i propri 120 anni, visto che Bibendum, tra i più antichi marchi registrati del mondo, fu disegnato nel 1898 dall’artista francese O’Galop. |
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Tra i primi 100 marchi che influenzano di più la vita degli italiani secondo la “The most influential brands 2018” di Ipsos, Illy è un punto di riferimento mondiale del caffè e del made in Italy agroalimentare di qualità. Illycaffè, la società fondata nel 1933 a Trieste da Francesco Illy e oggi guidata dalla terza generazione della famiglia sotto la presidenza di Andrea Illy, ha fatturato lo scorso anno 467 milioni di euro ed è presente in oltre 140 Paesi del mondo. Ma la famiglia Illy controlla (o ha partecipazioni importanti) tramite la holding Gruppo illy, che lo scorso anno ha raggiunto il fatturato consolidato di 516 milioni, anche altri marchi come Domori, tra i leader del cioccolato di alta qualità, Agrimontana, leader d’alta pasticceria, Dammann Frères, storica casa francese di tè, la FGel (che si occupa di bar/gelaterie) e Mastrojannj, cantina che, in pochi anni, è diventata un punto di riferimento del Brunello di Montalcino. Tutte attività non legate al caffè, che rientrano sotto il cappello del Gruppo Illy, presieduto da Riccardo Illy, e che diventeranno un vero e proprio “polo del gusto” come ha spiegato, a WineNews, lo stesso Riccardo Illy. “Nel breve termine, entro giugno 2019, costituiremo una sub-holding controllata al 100% dal Gruppo Illy, che, a sua volta, controllerà Dammann Frères, Agrimontana, Mastrojanni e Domori. L’idea è di far entrare un partner finanziario nella sub-holding, per accelerare la crescita di queste realtà, che già sono cresciute in questi anni. E poi di quotarle in borsa. A noi basta tenerne il controllo, ovvero il 51% delle azioni, e con quello che ricaveremo dalla borsa, liquideremo il partner finanziario. È un processo che credo durerà circa 10 anni, diciamo dal 2020 al 2030, e a quel punto la nostra famiglia controllerà, sempre tramite il Gruppo Illy, la Illycaffè, e tramite la sub-holding le società sorelle ormai quotate in borsa. Si potrà allora pensare di reincorporare in Gruppo Illy la sub-holding”. E se nel vino, Illy, con Mastrojanni, è diventato una realtà di riferimento del Brunello di Montalcino, “non escludiamo di investire ancora nel territorio, o acquisizioni nel Barolo. Due vini che, per me, ad oggi, sono gli unici italiani “universali”, vini conosciuti nel mondo, con una grande storia e, quindi, un grande futuro”. |
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32,5 milioni di ettolitri di vino: tanto è a dimora nelle cantine del Belpaese, mentre tra i filari la vendemmia delle uve bianche è praticamente alla fine, e quelle delle varietà rosse sta prendendo corpo un po’ ovunque. A dirlo il bollettino “Cantina Italia” n. 16 dell’Icqrf, sui dati del Registro Telematico, aggiornati al 30 settembre. Si tratta, per oltre la metà, di vini Dop, (17,6 milioni di ettolitri), a cui si aggiungono 8,1 milioni di vini Igp e 6,7 milioni di ettolitri di vini senza denominazione. Il tutto in attesa dei primi dati reali sulla vendemmia 2018 in corso, dalla quale l’Italia del vino si attende una produzione tra i 49 milioni di ettolitri (+15% sul 2017, dati Unione Italiana Vini) ed i 55 milioni di ettolitri (+21% sul 2017, dati Assoenologi), secondo le stime diffuse ad inizio settembre. |
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Il cuore e la storia in Toscana, tra Chianti Classico, Brunello di Montalcino e non solo, parte del futuro, e del business, in Veneto, Prosecco in testa: Ruffino, storica realtà del vino italiano (del gruppo Constellation Brands) e tra le cantine più importanti a livello di fatturato (nel 2017 a 106 milioni di euro, oltre il 93% all’estero, con un produzione di 26 milioni di bottiglie), ha messo solide radici in veneto, con l’acquisto di un’azienda agricola, già ribattezzata “Poderi Ducali Ruffino”, con 144 ettari vitati a Prosecco Doc, i primi di proprietà nel territorio, tutti a biologico, acquistati dalla famiglia Botter (alla guida di un altro importante nome del vino italiano, la Botter Carlo & C.). A confermare i rumors, in anteprima a WineNews, l’ad Ruffino, Sandro Sartor. “Il nostro modo di vedere il vino è di curarlo dall’inizio alla fine, dalla vigna alla bottiglia, ce lo impone la nostra storia, ma anche il nostro rapporto con i clienti e con i consumatori finali. E questo ulteriore passo ci consentirà di farlo per due prodotti sempre più importanti anche per la nostra realtà, come il Prosecco ed il Pinot Grigio”. Riservata la cifra dell’investimento, ma è verosimile ipotizzare una cifra intorno ai 30 milioni di euro, se si considera che un ettaro a Prosecco Doc, da stime di mercato, viaggia sopra i 200.000 euro. |
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È partito il countdown per la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba n. 88, la più importante del settore: dal 6 ottobre al 25 novembre il mondo gourmand si riunisce ad Alba, alla scoperta delle Langhe d’eccellenza. Al centro, sempre il Mercato Internazionale del Tartufo, ma anche il rapporto tra cibo e cultura, desing. E vino, non solo con i grandi Barolo e Barbaresco: l’Alta Langa è l’ “Official Sparkling Wine” della kermess, e tanti sono i wine tasting in programma. Intanto, le quotazioni del Tuber magnatum Pico viaggiano sui 3.000 euro al chilo. |
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Conoscere le intolleranze alimentari, diffondere un’educazione alimentare adeguata, ma anche imparare a cucinare senza certi ingredienti, tutto in un solo luogo: nasce l’Accademia dell’Associazione “Il Mondo delle intolleranze”, creata dalla food blogger Tiziana Colombo (alias “Nonna Paperina”), che con le intolleranze alimentari convive da anni. L’11 ottobre prenderà vita a Basiano (Milano) il progetto con l’Apci - Associazione Professionale Cuochi Italiani che propone cooking class con prestigiosi chef, ma anche seminari e convegni. “È per noi un piacere prendere parte a questo progetto - afferma Sonia Re, direttore generale Apci - che si pone l’obiettivo di approfondire tematiche oggi fondamentali in tutte le cucine”. |
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A dirlo i dati Ismea-Coldiretti, commentati da Raffaele Borriello, direttore Ismea, che lancia anche la consultazione pubblica sull’etichetta. “L’acquisto diretto in azienda è virtuoso sia per i consumatori che per gli agricoltori, spesso penalizzati dalla filiera, con i margini che finiscono a vantaggio soprattutto della distribuzione. Origine dei prodotti fondamentale, per questo abbiamo lanciato una consultazione pubblica, fino a novembre, per sapere quello che vogliono gli italiani, e presentare così una documentazione al Governo prima di fine anno”. |
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