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N. 2.568 - ore 17:00 - Mercoledì 9 Gennaio 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Un think tank, sul modello dell’American Association of Wine Economists, rivolto alla filiera del vino, ma a livello europeo: è ancora un progetto embrionale, ma inizia a prendere forma l’associazione degli economisti europei del vino, sotto la guida di Jean-Marie Cardebat, direttore del Laboratoire d’Analyse et de Recherche en Economie et Finances Internationales dell’Università di Bordeaux. Cardebat, intanto, ha riunito un comitato direttivo, composto da una dozzina di membri delle grandi Famiglie del Vino di Toscana, Spagna e Borgogna, con a capo Bernard Magrez, magnate del vino di Bordeaux, unico proprietario di quattro Grand Crus Classés. |
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Parte con un “tesoretto liquido” dal valore stimabile in 7-7,5 miliardi di euro alla produzione il 2018 del vino italiano a denominazione. È la cifra, per approssimazione, che emerge dallʼanalisi WineNews, che ha incrociato i dati delle giacenze di cantina al 31 dicembre 2018, divulgati dal Ministero delle Politiche Agricole, con il bollettino “Cantina Italia” n. 22, su dati del registro telematico, e le ultime quotazioni dei vini Dop e Igp di Ismea, aggiornate a novembre 2018. E così, ricavando per approssimazione una media di 170 euro ad ettolitro per i vini Dop del Belpaese (29 milioni di ettolitri sono a dimora nelle cantine del Belpaese), e intorno agli 80 euro per i vini Igp (14,9 milioni di ettolitri), il conto è presto fatto. Va precisato che si tratta di una stima, e non di un dato statistico puntuale, e tenendo conto, inoltre, che le quotazioni Ismea sono medie franco cantina, iva esclusa e riferite allʼultima annata in commercio, mentre il registro telematico tiene conto di quanto cʼè in cantina, compreso il prodotto di annate precedenti. Una lettura che, comunque, può restituire unʼidea del peso economico del vino tricolore per i territori, a livello di produzione. Con dei campioni assoluti. A partire, ovviamente, dal mondo Prosecco che, tenuti per buoni i dati Ismea e Icqrf, mette insieme un valore alla produzione superiore ad 1 miliardo di euro, tra gli oltre 800 milioni di euro stimabili in cantina per il Prosecco Doc (4,5 milioni di ettolitri per una quotazione di 177 euro ad ettolitro) ed i 250 milioni di euro del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (1,02 milioni di ettolitri per 245 euro ad ettolitro). Tra i rossi, se la singola denominazione più “ricca” è quella del Brunello di Montalcino, con un valore stimabile in oltre 407 milioni di euro in cantina (375.492 ettolitri per 1.085 euro ad ettolitro), spiccano la Valpolicella, con i 340 milioni di euro imputabili ai 398.218 ettolitri di Amarone (che, secondo le quotazioni della Camera di Commercio di Verona, viaggia tra gli 800 ed i 900 euro ad ettolitro, ndr), ed i 133 del Valpolicella (569.733 ettolitri per 234 euro ad ettolitro), e le Langhe, con i 388 milioni di euro del Barolo (511.461 ettolitri per 760 euro ad ettolitro) ed i 72 milioni di euro del Barbaresco (143.133 ettolitri per 510 euro ad ettolitro), per stare sulle denominazioni più celebri. |
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Dopo lo scontro, tutto dialettico, di ieri, con il mondo dell’olio che si è riversato su due piazze diverse, a Roma e Bari, per chiedere al Governo ed alla Regione Puglia una soluzione alla crisi produttiva ed all’annosa questione Xylella, la palla passa al Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio. Che a WineNews ha sottolineato come la filiera olivicola sia “unita nelle richieste, così come la politica lo è nelle risposte, tanto che il nostro emendamento sulle gelate ha ricevuto proposte da tanti colleghi parlamentari. Sulla Xyella, in questo momento la dobbiamo contenere, come ci chiede l’Europa, ma per risolvere la crisi ci vuole un intervento drastico, con l’aiuto fondamentale della scienza. E al Ministero vogliamo aprire un tavolo per ogni filiera agricola, dal grano al latte”. |
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La Corvina Veronese e la Rondinella come varietà regine a bacca rossa, da cui si producono il Bardolino ed il Chiaretto, la Turbiana e la Garganega a caratterizzare la produzione bianchista, con due alfieri d’eccezione come il Lugana (su cui negli ultimi anni, dopo Zenato, griffe pioniera del bianco veneto, hanno investito tante altre aziende importanti, come Santa Margherita e Allegrini) ed il Custoza: il Lago di Garda, con i suoi vini, è tra le “10 Best Wine Travel Destinations of 2019” del magazine Usa Wine Enthusiast. A conquistare Kerin O’Keefe, italian editor del mensile enoico americano, il microclima del più grande lago d’Italia, circondato dalle montagne ma capace di custodire veri e propri tesori dell’agricoltura mediterranea, dal vino, ovviamente, all’olio, passando per i limoni. Il tutto tra paesaggi spettacolari, borghi e castelli medievali a picco sul lago, come il Castello Scaligero di Sirmione, e rovine romane come le Grotte di Catullo. Unica regione enoica del Belpaese, il Lago di Garda è in compagnia di territori emergenti e storici del vino di tutto il mondo, dalla Tasmania alla Temecula Valley (California), dalla Valle di Maipo (Cile) al Beaujolais, da Salonicco a Lisbona, da Seattle a Lavaux (Svizzera) fino a Bangkok. |
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Il Premio Nonino Risit d’Aur-Barbatella d’Oro al viticoltore friulano Damijan Podversic e alla Ribolla Gialla, il Premio Internazionale Nonino allo scrittore jugo-italo-argentino Juan Octavio Prenz, e il Premio Nonino a “un Maestro del nostro tempo” alla giornalista, storica e saggista Anne Applebaum: ecco i vincitori del Premio Nonino 2019, istituito nel 1975 da Giannola e Benito Nonino e sostenuto da Nonino Distillatori, che più volte ha anticipato le scelte dei Nobel. La premiazione alle Distillerie Nonino (Ronchi di Percoto, 26 gennaio). |
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Ancora conferme della salubrità della Dieta Mediterranea: il media statunitense U.S. News & World Report, famoso globalmente per le sue classifiche e i suoi consigli ai consumatori di tutto il mondo, la piazza al n. 1 della sua Best Diet Ranking 2019, con un punteggio totale di 4,2 su 5. Così, l’alimentazione tradizionale di Paesi come Italia, Grecia e Spagna si aggiudica il gradino più alto del podio battendo, come ricorda la Coldiretti, altre diete “glamour” come la Dash, dieta specifica contro l’ipertensione che si è classificata al n. 2, e la Flexariana, un modo flessibile di alimentarsi, al n. 3. Ed è stato possibile grazie in particolare al primo posto in cinque categorie: prevenzione e cura del diabete, mangiare sano, benefici per il cuore, componenti a base vegetale e facilità a seguirla. |
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La Cina di oggi è un gigante tutt’altro che dormiente, è il motore dell’economia mondiale, terra di opportunità e di crescita costante. Ma è anche un Paese dalla cultura millenaria, l’Impero più grande e longevo della Storia, dove la contemporaneità corre ad un ritmo difficile da seguire. Corrono i salari medi, corre la produttività, corrono le auto di ultima generazione sulle strade delle grandi città, o forse è meglio definirle megalopoli. Con ProWein, a Shanghai, alla scoperta del mercato più ambito. Per qualsiasi merce, dalla moda al vino. |
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