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N. 3.262 - ore 17:00 - Sabato 9 Ottobre 2021 - “Speciale Vinitaly” - Tiratura: 31.116 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Il neo presidente dell’Oiv, Luigi Moio, a WineNews mette in fila i principi della sua viticoltura, e i grandi temi che la vite dovrà affrontare nei prossimi anni, tracciando le linee guida di quella che sarà l’azione della sua presidenza. Innanzitutto, un mantra fondamentale: “il vino è l’unica bevanda alcolica mono ingrediente, basta un grappolo d’uva”. Perciò, bisogna puntare ad un equilibrio che permetta “all’enologo di fare un passo indietro e diventare un assistente di processo”. Intanto, la viticoltura ha di fronte a sé ostacoli e sfide complesse, come il riscaldamento globale, le cui conseguenze sono già evidenti, e dalla sua la ricchezza varietale e la ricerca per sopravvivere. |
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Il vino italiano, dopo mesi di sofferenza soprattutto per le piccole cantine e per i vini di alta gamma che più hanno risentito degli stop della ristorazione mondiale, arriva con il vento in poppa sui mercati alla “Vinitaly Special Edition”, di scena a Verona, dal 17 al 19 ottobre, per marcare la ripartenza dei grandi eventi fieristici del vino, ma anche per fare un punto proprio sui mercati. Con le cantine del Belpaese che cavalcano in testa la ripresa del commercio enoico mondiale. Se secondo i dati Oemv (Observatorio Español del Mercado del Vino), infatti, negli ultimi 12 mesi chiusi a giugno 2021, hanno toccato i 32 miliardi di euro, tornando di fatto ai livelli pre-covid, le esportazioni del vino italiano fanno ancora meglio. Secondo i dati Istat sul primo semestre 2021, analizzati da WineNews, infatti, le spedizioni enoiche dall’Italia al mondo fanno segnare una crescita del +15,8% (sul primo semestre 2020), e +10% sullo stesso periodo 2019, a quota 3,33 miliardi di euro. Dati che fanno sperare, concretamente, in un nuovo record assoluto dell’export enoico tricolore a fine 2021. Ma le cose vanno bene anche sul mercato interno, che rimane il mercato principale del vino italiano. Se sul fronte della ristorazione non ci sono dati, ma un sentiment decisamente positivo, grazie ad un estate che ha visto i ristoranti delle località turistiche lavorare anche a ritmi superiori a quelli del 2019 (seppur con le città d’arte ancora in sofferenza), a confortare sono i numeri della grande distribuzione. Che dopo aver registrato una crescita importante nei mesi del lockdown, rivelandosi argine alla tenuta dei consumi di vino, ha continuato a crescere anche nel primo semestre 2021, con un +9% sullo stesso periodo 2020 (e +18,4% sul 2019), toccando gli 1,3 miliardi di euro di vendite di vino, secondo i dati di Nielsen, analizzati per WineNews da Coop Italia. Continua a crescere, poi, anche l’e-commerce enoico, letteralmente esploso in pandemia, ma canale sempre più solido, seppur ancora minoritario, che, dopo aver visto un +150% nelle vendite on line di bottiglie da parte delle catene della Gdo più Amazon nel 2020,nel primo semestre 2021 segna un ulteriore trend di crescita del +310%, secondo i dati di Nomisma Wine Monitor. Un quadro complessivo che fa ben sperare, per un futuro tutto da scrivere. |
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“Il vino nel nuovo rating delle filiere agroalimentari, by Nomisma-Unicredit”, con un focus sul valore economico della filiera e gli interventi del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, del presidente Unicredit Pier Carlo Padoan, del presidente Ice Agenzia Carlo Maria Ferro, di Paolo De Castro, coordinatore Socialists & Democrats alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, e del dg Veronafiere, Giovanni Mantovani, sarà il primo focus, domenica 17 ottobre alle ore 10, di Vinitaly Speciale edition. Mentre, alle ore 14, sarà la European Association of Wine Economist a fare luce sull’“Evoluzione ed adattamenti del sistema biologico e della sostenibilità in Europa: un’analisi tra i principali Paesi produttori”, con la moderazione del professor Davide Gaeta dell’Università di Verona e gli interventi, del presidente EaWe Jean-Marie Cardebat, e non solo. |
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Il ritorno della più importante fiera del vino italiano in presenza, seppur in forma ridotta ed in formato peculiare, l’incontro tra produttori e buyer dall’Italia e dal mondo, nelle modalità consentite dalla pandemia, i focus sull’economia de vino italiano, sull’export, sul cambiamento della distribuzione tra enoteche, ristoranti, canale moderno ed e-commerce e non solo: si avvicina a grandi passi la “Vinitaly Special Edition”. Alla presenza dei più grandi nomi del vino italiano, da Albino Armani ad Allegrini, da Arnaldo Caprai a Baglio di Pianetto, da Banfi a Bellavista, da Bertani Domains a Cantina di Soave, da Castellare di Castellina a Cavit, da Cottini a Di Majo Norante, da Donnafugata a Famiglia Cotarella, da Ferrari Fratelli Lunelli a Feudi di San Gregorio, da Fontanafredda a Frescobaldi, da Garofoli a Giv-Gruppo Italiano Vini, da La-Vis a Lunae, da Lungarotti a Mondodelvino, da Marchesi Antinori a Marchesi di Barolo, da Masciarelli a Masi a Mezzacorona, da Pasqua a Piccini 1882, da Planeta a Poggio Argentiera, da Punto Zero a Rocca delle Macìe, da Santa Margherita a Sartori, da Tedeschi a Terra Moretti, da Tommasi a Torre d’Orti, da Torrevento a Tua Rita, da Umani Ronchi a Val d’Oca, da Velenosi a Vespa Vignaioli, da Villa Sandi a Zaccagnini, da Zenato a Zonin 1821 e Zýmè, solo per citarne alcuni. |
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L’arte della “mixology” è sempre più intrecciata al mondo del vino. E se per alcuni vini italiani essere componente fondamentale di alcuni dei cocktail e degli aperitivi più popolari del mondo è al contempo un pezzo della loro storia e del loro successo, come per il Prosecco con lo Spritz, altre denominazioni, come quella dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, per esempio, hanno puntato più di recente anche sulla miscelazione per tornare a raccontarsi ad un pubblico più giovane. “Mixology” che debutta a “Vinitaly Special Edition”, con “Bartenders Group Italia”. |
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Da un lato la Grande Distribuzione Organizzata, che tenuto in piedi i consumi di vino in Italia nella fase più acuta dal lock down, dall'altro le enoteche, che hanno presidiato i territori e cambiato pelle. Saranno questi due binari del mercato del vino italiano sotto i riflettori lunedì 18 ottobre. Si parte alle ore 10, con la Gdo nel convegno “Il mercato del vino nella distribuzione moderna: nuovi equilibri e opportunità”, alle ore 10, con Virgilio Romano di Iri, ed i vertici di Conad, Coop Italia, MD Spa, Fedevini e Unione Italiana Vini. A seguire, alle ore 13, invece, il convegno firmato da Vinarius “L’enoteca dei prossimi 40 anni: il vino, il turismo, il territorio, la digitalizzazione, l’artigianato agroalimentare”, con, tra gli altri, Magda Antonioli Corigliano dell’Università Bocconi, e Maurizio Zanella, alla guida della griffe franciacortina Ca’ del Bosco. |
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A WineNews il dg VeronaFiere, Giovanni Mantovani. “Tanti approfondimenti sul mercato, ma anche business, con la presenza di cantine da tutta Italia, e buyer da tutta Europa e non solo. È un momento importante per un settore che è forte ed in salute, con tutti gli indicatori in positivo dopo mesi difficili. E l’export può raggiungere il record di 7 miliardi di euro”. |
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