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N. 4.043 - ore 17:00 - Lunedì 9 Settembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | La classica proposta di matrimonio fatta mettendosi in ginocchio e offrendo un solitario? Niente di più banale. Per romantici amanti del “coup de théâtre” (e con portafogli ben fornito) arriva un ristorante ad hoc nello spazio: attivo a partire dal 2025, sarà una capsula spaziale trasportata da un pallone a 35 chilometri di altitudine, dove gli innamorati potranno gustare una cena preparata da uno chef stellato e servita da un robot dotato di AI. Lo propone l’agenzia ApoteoSurprise, specializzata in proposte di nozze fuori dal comune, fondata a Parigi nel 2006 da Nicolas Garreau, ingegnere aeronautico. Il prezzo? Si aggira sui 750.000 euro. | |
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| | Nel settore vitivinicolo stiamo assistendo ad una digitalizzazione avanzata per quanto riguarda l’e-commerce e gli strumenti di analisi web, con l’obiettivo di attirare nuovi clienti e migliorare le prestazioni delle vendite online, ma ci sono ancora grandi potenzialità di miglioramento sia per l’automatizzazione e la gestione dei dati, sia per l’utilizzo di tecnologie avanzate, come l’Intelligenza Artificiale, volte alla creazione automatizzata di contenuti e alle interazioni personalizzate con i clienti: è quanto emerge dalla relazione sul sondaggio ProWein tra le imprese 2024, intitolata “Digitalizzazione del settore vitivinicolo - situazione attuale e sviluppi futuri”. I dati evidenziano la trasformazione già in corso nel settore vitivinicolo e il potenziale di ulteriori progressi digitali. Ma il comparto è caratterizzato da una complessa filiera di produzione e vendita, e ogni fase richiede soluzioni tecniche e digitali su misura. Alla fine del 2023, l’Università di Geisenheim ha condotto il sondaggio annuale commissionato da ProWein, intervistando oltre 2.000 esperti del settore rappresentativi della catena di valore del vino su scala mondiale. Tra i partecipanti ci sono produttori di vino delle principali regioni vitivinicole d’Europa e d’oltreoceano, nonché esportatori, importatori, commercianti di vino specializzati e rappresentanti dei settori della ristorazione, dell’ospitalità e degli alberghi. Questa relazione, un’estensione dell’annuale “ProWein Business Report”, fornisce approfondimenti esclusivi sullo stato attuale e sulle prospettive future della digitalizzazione nell'industria del vino. Innanzitutto esiste un notevole potenziale di crescita finora trascurato per gli strumenti di marketing digitale, in quanto un numero sempre maggiore di aziende vitivinicole riconosce oggi l’importanza dell’e-commerce, dei sistemi CRM e della personalizzazione. Tuttavia, solo il 15% delle aziende prevede di investire in nuove soluzioni di marketing digitale entro il 2025. Una chiara strategia digitale e processi ben definiti sono di fondamentale importanza per garantire il successo della digitalizzazione. Le aziende vitivinicole riconoscono la necessità di investire in competenze e capacità digitali, e il 72% degli esperti concorda con la necessità di garantire formazione e sviluppo continui. | |
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| | “Le bevande analcoliche negli Stati Uniti stanno guadagnando popolarità. Da aprile 2023 i consumi sono raddoppiati e gran parte di questo trend è guidato dai Millennials”. Parola di Nastya Timofeeva, Senior Insights Manager di Iwsr nel commentare l’ultimo rapporto Bevtrac. Nel 2023 i bevitori di birra analcolica erano per il 45% Millennials, mentre un anno dopo il numero è salito al 61% (distaccati Gen X al 22% e Gen Z al 7%). Consumi simili riguardano anche spirits analcolici (al 66% bevuti da Millennials) e vino analcolico (59%). Tra i motivi ci sarebbe la maggiore frequenza delle uscite durante la settimana da parte dei Millennials (e quindi anche maggiori consumi) e anche il fatto che questi farebbero un uso già di per sé piuttosto intenso di bevande alcoliche in generale, rispetto alla popolazione complessiva di bevitori negli Usa. | |
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| | | Sono state riviste al ribasso le previsioni per il raccolto francese: la vendemmia 2024 si attesterebbe infatti a 39,3 milioni di ettolitri, in calo del 18% rispetto al 2023, secondo le previsioni pubblicate dal Ministero dell’Agricoltura e dei Servizi di Statistica e Prospettiva (SSP). Un aggiornamento in negativo rispetto ai 40-43 milioni di ettolitri di vino previsti ad agosto, dovuto alle insidie climatiche dell’estate e alle malattie delle viti, come riporta il magazine Vitisphere. In particolare, a Bordeaux si registrerebbe un raccolto inferiore rispetto all'anno scorso, che era già molto basso. La produzione di vino bordolese scenderebbe infatti a 3,89 milioni di ettolitri, ovvero -10% rispetto alla vendemmia 2023. “La riduzione delle superfici, nell’ambito del piano che prevede lo sradicamento di 8.000 ettari quest’anno, così come le perdite causate da malattie della vite, muffa e grandinate, contribuiscono ad una riduzione della produzione”, secondo il Ministero. I cali più marcati riguardano Jura, -71%, dopo un’annata difficile, Loira (-30%) e Beaujolais-Borgogna (-25%). Solo il Sud-Ovest mostra una crescita della produzione (leggera, al +1%), tutti gli altri vigneti sono in calo più o meno marcato: -16% in Champagne, -13% in Alsazia, -12% nel Sud-Est, -5% in Corsica e in Savoia, -4% in Languedoc-Roussillon. | |
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| | | In attesa del G7 su Lavoro e Occupazione (11-13 settembre a Cagliari), quello sulla Cultura (19-21 settembre a Napoli e Pompei) e quello dell’Agricoltura (a Siracusa), i vertici di Parlamenti e Camere basse di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, e ovviamente Italia, riuniti a Verona, nei giorni scorsi, hanno brindato al made in Italy a Villa della Torre, gioiello architettonico della Valpolicella e dimora cinquecentesca, tra i capolavori del Rinascimento, della produttrice Marilisa Allegrini. | |
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| | Mille commensali in una tavolata nella Città Ducale, “capitale” della Food Valley, in cui nasce il maggior numero di eccellenze con marchi di qualità del Belpaese - per un valore di 8,2 miliardi di euro, 2,7 derivanti solo dall’export - ingredienti dei piatti dello chef stellato Davide Oldani e dal maestro pasticciere Iginio Massari, serviti sulle note del compositore di Busseto, Giuseppe Verdi. Ecco la “Cena dei Mille” n. 5, sold out, domani a Parma, della Fondazione Unesco Parma Creative City of Gastronomy Unesco. Presenti, tutte le filiere, dalle Dop del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma al latte (Parmalat), dalla pasta (Barilla), al pomodoro (Mutti e Rodolfi Mansueto), alle alici (Delicius, Rizzoli Emanuelli e Zarotti). I vini? Dal Franciacorta al Chianti Classico Riserva di Capannelle, al Moscato d’Asti di Cordero San Giorgio. | |
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| | | Stefania Auci, insegnante, saggista e scrittrice trapanese, ma trapiantata da tempo a Palermo, ha scritto una saga a tema storico in tributo alla sua Sicilia, la cui protagonista è una delle famiglie che più ne ha segnato la storia recente: i Florio, decisivi anche nella storia del Marsala. A WineNews, Auci ha raccontato la crescita che la saga de “I Leoni di Sicilia” (ispirazione della serie omonima, di grande successo) e de “L’inverno dei Leoni”, insieme allo studio della storia del Marsala, le ha portato, svelando la sua “scena enogastronomica per antonomasia”. | |
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