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N. 4.289 - ore 17:00 - Lunedì 25 Agosto 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Era il vino “ufficiale” delle Olimpiadi, offerto per tradizione agli atleti tornati vincitori dall’impresa sportiva: il Cirò Classico, eccellenza italiana made in Calabria, adesso è riconosciuto e tutelato a livello europeo. La Commissione Ue ha infatti conferito la protezione alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Cirò Classico”, approvandone l’iscrizione come Dop nel registro dell’Ue. Per il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida “l’Italia si conferma leader nella qualità. La Calabria in questi anni ha dimostrato una rinnovata capacità di promuoversi mettendo al centro la qualità”. | |
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| | Così come per i vini fermi, dai dati Istat sull’export del vino italiano nei primi 5 mesi del 2025 confrontati sul 2024, analizzati da WineNews, emerge che, anche per gli spumanti (che hanno fatto -1% in valore, a 875,8 milioni di euro, e -0,9% in volume, a 206 milioni di litri), non sono tanto gli Usa, al netto dei dazi, a dare segnali preoccupanti, considerando che i valori sono in crescita, ma altri mercati europei storicamente solidi, Germania e Regno Unito in primis. Un calo a cui va fatta, comunque, una distinzione d’obbligo: il Prosecco Dop, che vale 684,4 milioni di euro, cresce nel confronto con i primi 5 mesi 2024 (+1,2%), pur frenando leggermente rispetto al dato quadrimestrale (+1,5%). A livello complessivo gli spumanti italiani, secondo i dati Istat analizzati da WineNews, sono andati bene negli Usa, per un valore di 241,6 milioni di euro (221,1 milioni arrivano dal Prosecco), +9,1%, pur registrando una frenata rispetto al mese scorso (+12,5%). Va giù, invece, il dato della Regno Unito, pur se in lieve recupero, a 134,5 milioni di euro (-6%). Male la Germania (-11,8%) a 51,4 milioni di euro, superata dalla Francia a 59,7 milioni di euro (+16,7%). E se il Belgio fa passi avanti (+4,7%), arrivando vicino ai 39 milioni, la Russia, invece, continua ad andare in picchiata (-32,5% per un valore di 34,8 milioni di euro nei primi cinque mesi 2025). In territorio positivo resta la Svizzera a 31 milioni di euro (+8%), mentre va in segno negativo l’Austria (-3,8% a 23,1 milioni di euro), e, a differenza dei vini fermi (dove evidentemente si sente il peso della chiusura verso i vini made in Usa), il Canada, che tocca i 19,4 milioni di euro (-5,4%). Segnali negativi, importanti perché a doppia cifra, arrivano dalla Svezia (-19,1% a 18,2 milioni di euro) e anche dal Giappone (-13,6%) a 12,9 milioni di euro, ma non dai Paesi Bassi che con 11,6 milioni di euro fanno +10,9% sul 2024. Lieve crescita (+0,4%) per l’Australia a 11,3 milioni di euro, con il mercato orientale che non riporta buone notizie da Cina (-9,9% a 4,3 milioni di euro come valore dell’export) e Corea del Sud (-1,8%) che si ferma a 2,2 milioni di euro. Il Brasile, mercato “re” di quel Mercosur nel quale molti ripongono speranze di crescita, è ancora marginale per le bollicine italiane ma pur sempre in crescita (+7,8%) per 1,4 milioni di euro. | |
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| | “Vogliamo creare un’agenzia per agevolare il matching tra domanda e offerta nel mondo agricolo, per rispondere alle esigenze delle imprese ed evitare situazioni di criticità”. Lo ha annunciato il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Claudio Durigon nel talk di Confagricoltura al Meeting di Rimini.“La creazione di un’agenzia è un’iniziativa che giudichiamo positivamente, ma che necessita di una riflessione più ampia” per il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza. “Sulla manodopera straniera ci sono ancora alcuni ostacoli importanti da affrontare, a partire dal “Click Day” - per il dg Roberto Caponi - la nostra proposta è abolirlo e avviare invece una sorta di prenotazione sempre aperta con il Ministero dell’Interno”. “Lo strumento del click day è superato” ha aggiunto Durigon, concordando con Confagricoltura. | |
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| | | Da Cantina Tramin a Kellerei Andrian, da Kellerei St. Michael Eppan a Kellerei Terlan, da Marisa Cuomo a Quintodecimo, da Cantine Ceci a Umberto Cesari, da Marco Felluga a Bellavista, da Ca’ del Bosco a Cabochon, da Nino Negri a Villa Bucci, da Di Majo Norante a Marchesi di Barolo, da Montalbera a Gianfranco Fino, da Argiolas a Planeta, da Tasca d’Almerita a Castello del Terriccio, da Duemani a Félsina, da Il Borro a Il Marroneto, da Isole e Olena a Ornellaia, da Ridolfi a San Polo, da Tenuta di Biserno a Tenute Lunelli - Tenuta Podernovo, da Tua Rita a Maso Martis, da San Leonardo da Arnaldo Caprai, da Gerardo Cesari a Tedeschi, a Tommasi: sono solo alcune delle cantine firme dei 100 vini (in approfondimento) candidati al “Platinum Award”, il massimo riconoscimento della guida The WineHunter Award by Helmuth Köcher, che WineNews anticipa, in una “short list” che, per la prima volta, comprende etichette da tutte le regioni d’Italia. Con i vincitori svelati il 7 novembre, nel Merano WineFestival n. 34 (7-11 novembre 2025, Merano). “Per la prima volta nella storia della guida, i primi 100 vini per punteggio rappresentano tutte le 20 regioni italiane: un traguardo che conferma, con forza, quanto il legame tra vino e territorio sia il cuore pulsante dell’eccellenza enologica italiana” afferma Köcher. | |
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| | | La certezza di oggi è che anche il vino europeo ed italiano, oltre a tanti altri prodotti, pagherà un dazio al 15% per arrivare negli Stati Uniti. Ma la partita perché questo sia inserito nella lista dei prodotti fuori dai dazi reciproci, benché evidentemente complessa, non è del tutto chiusa, e si continua a trattare. Una flebile fiammella di speranza resta. Lo dicono diverse voci, dalle due sponde dell’Atlantico, come la Us Wine Trade Alliance, dagli States, ed il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dall’Italia. | |
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| | Sapevate che la Regina Vittoria era una buona forchetta come il figlio Edoardo VII (e che erano conoscitori di grandi vini, come WineNews ha raccontato nell’ultimo viaggio nella Champagne)? E che la Regina Elisabetta II ricordava sempre quale pietanza avesse gradito maggiormente un ospite (oltre ad essere appassionata della cucina e dei vini italiani, un’“eredità” trasmessa al figlio Carlo, “Re agricoltore” come lo abbiamo definito tante volte)? Sono solo alcune curiosità raccolte nel volume “La Cucina e la Corona. Le ricette reali dalla Regina Vittoria a Re Carlo III” dallo scrittore pluripremiato Tom Parker Bowles, rinomato critico gastronomico, conduttore tv e radiofonico di programmi di cucina (giudice di “MasterChef” sulla Bbc), nonché figlio primogenito della Regina consorte Camilla e dell’ufficiale dell’esercito britannico Andrew Parker Bowles. | |
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| | | Le riflessioni di Alberto Mattiacci, presidente Comitato Scientifico Eurispes. “Quello che preoccupa è l’evoluzione “qualitativa” del fenomeno. Le organizzazioni criminali sfruttano tutte le opportunità del contesto, con un fenomeno sempre più internazionale, basta pensare alle organizzazioni che portano dall’India o dal Bangladesh i lavoratori nelle campagne italiane, europee e del mondo. E se si allarga il perimetro, si arriva all’acquisizione della terra, perché le agromafie hanno grande liquidità e approfittano delle difficoltà delle imprese”. | |
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