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WineNews
N. 3.406 - ore 17:00 - Martedì 26 Aprile 2022 - Tiratura: 31.116 enonauti,
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La News
Una collezione di vino “da leggere”
2 milioni di dollari per un collezione esclusiva di vino, “da leggere”. A tanto, riporta “Wine Spectator”, è stata venduta la “The Thackrey Library”, una delle più rinomate e complete collezioni private di libri sul vino, dell’enologo californiano Sean Thackrey. A concludere l’affare, alla “New York International Antiquarian Book Fair”, il mercante di libri Ben Kinmont. Tra gli “high lights” della collezione (oltre 700 volumi e manoscritti), tre edizioni (1530, 1532, 1585) del “De Vinis” di Arnaldo da Villanova, considerato il primo libro stampato sul vino, ed il “De naturali vinorum historia” del 1596 di Andrea Baccio.
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Primo Piano
Tra costi energetici, cereali (che non mancano) Pac e non solo: a tu per tu con Paolo de Castro
Sul fronte dei cereali, il problema reale, per l’Italia e per l’Europa, non è la scarsità o la mancanza di scorte, quanto quello dei costi, a partire da quelli energetici, che spingono al rialzo tutto il resto, e in tutte le filiere. La Pac (Politica Agricola Comunitaria), che entrerà in vigore con la sua riforma nel 2023, e che in 7 anni muoverà 387 miliardi di euro del bilancio Ue, non può essere messa in discussione nel suo complesso (e nella sua complessità) per la pur tragica ed incisiva contingenza della guerra tra Russia e Ucraina, ma può essere ricalibrata in alcuni aspetti, e per alcune tempistiche, anche con interventi di emergenza, come in parte già avvenuto, per esempio sbloccando le superfici agricole a riposto proprio per aumentare la produzione di cereali. Sulla riforma del sistema delle Dop e delle Igp (che valgono 17 miliardi di euro ogni anno nel Belpaese e 75 miliardi di euro in Europa), di cui l’Italia è leader, due sono i pilastri su cui lavorare: il rafforzamento del ruolo (e degli strumenti) dei Consorzi (a partire dalla gestione dell’offerta), ed il rafforzamento delle tutele delle denominazioni. Altro grande tema, il bilanciamento tra politiche di tutela della salute, sacrosante, e derive “proibizionistiche” spinte dal Nord Europa, con alcuni rischi sventati nel dibattito sul “Beating Cancer Plan”, come quello di vedere le bottiglie di vino con etichette simili a quelle dei pacchetti di sigarette, ma con tanti dossier ancora aperti, a partire da quello che deciderà il prossimo sistema europeo di etichettatura di tutti gli alimenti, e che vede contrapposti, tra gli altri, il sistema del “Nutriscore” “alla francese”, ovvero, semplificando, l’etichetta a semaforo, ed il sistema del “Nutrinform” all’Italia. Sono tanti e delicati i temi che riguardano il comparto agroalimentare europeo ed italiano affrontati in Unione Europea, su cui WineNews ha fatto il punto con Paolo De Castro, eurodeputato, primo vice presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Ue, ex Ministro delle Politiche Agricole italiano e tra i massimi esperti della normativa agroalimentare a livello europeo (l’intervista in approfondimento).
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Cina, crolla l’import di vino
La politica degli “zero contagi” decisa dalla Cina per affrontare la pandemia di Covid-19, se da un lato ha limitato morti e decessi a numeri che potremmo definire irrisori, dall’altro sta condannando i consumi e l’economia. Dopo Shenzhen, Dongguan e Shanghai, anche Pechino rischia di tornare in lockdown estremo, il che vorrebbe dire paralizzare le città più importanti, dal punto di vista economico e politico, del più grande Paese al mondo. Dove le importazioni enoiche, così come le bottiglie acquistate e bevute dai 52 milioni di consumatori di vino abituali, continuano a calare: come rivelano i dati delle dogane cinesi (riportati dal portale “Vino Joy”) sul primo trimestre 2022, infatti, le importazioni segnano un allarmante -22% in volume (84,1 milioni di litri) ed un -21,1% (344,5 milioni di dollari) in valore sui primi tre mesi del 2021. 
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Focus
Vino naturale, se il consumatore ha le idee confuse
Il vino naturale è ancora alla ricerca della sua identità. In Italia, dove ha fatto irruzione nel dibattito il manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre”, firmato Sandro Sangiorgi e Viniveri, due voci interne al mondo del vino naturale. In Europa, dove ad ottobre 2020 la Commissione Ue ne ha bocciato l’introduzione in etichetta. Sul mercato globale, dove il vino naturale è di gran lunga la categoria preferita tra i vini “Sola” - Sustainable, Organic, Lower alcohol, Alternative - le nicchie produttive al centro del report di Wine Intelligence “Alternative Wine Opportunity Index in 2022” - davanti ai vini organici ed a quelli prodotti in maniera sostenibile. Il trionfo dei vini naturali? Non proprio, perché per la maggior parte dei consumatori, il vino è naturale in quanto tale, a prescindere dal livello di intervento delle lavorazioni in vigna e in cantina. Chi compra una bottiglia ogni tanto al supermercato, magari in una cittadina dell’Oregon, vede il vino come un prodotto naturale in quanto agricolo e stagionale, che fa parte della cultura occidentale da migliaia di anni. Poco o nulla a che vedere con il vino prodotto senza chimica: una complicazione semantica che rende di difficile lettura il peso reale del vino naturale nel mondo (continua in approfondimento).  
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Cronaca
Addio a Franco Allegrini, un grande vignaiolo
Ci ha lasciato Franco Allegrini, un grande vignaiolo innovativo, che ha scritto la storia della Valpolicella e dell’Amarone. Da quando, dopo aver raccolto l’eredità del padre negli anni Ottanta, iniziò con il fratello Walter la sperimentazione dell’uva Corvina, resa in purezza nel cru La Poja, le sue intuizioni hanno portato l’azienda di famiglia condotta con la sorella Marilisa e l’intero territorio in un percorso innovativo, e i suoi vini nel mondo. “Con lui ho vissuto alcuni dei momenti più belli passati nei vigneti italiani”, ricorda il direttore WineNews Alessandro Regoli.
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Wine & Food
Il food & beverage italiano riparte da benessere e attenzione per l’ambiente. E da Cibus
Dopo due anni di pandemia è una ripartenza in salita quella dell’agroalimentare italiano, stretto tra inflazione, aumento dei costi delle materie prime e rischio di flessione dei consumi interni. Eppure i segnali positivi non mancano, dall’arrivo degli investimenti del Pnrr alla continua crescita dell’export. Intanto, le aziende del food & beverage made in Italy puntano su salute e sostenibilità: i trend per il futuro sono prodotti attenti alla salute e al benessere, al gusto e a nuove combinazioni di ingredienti, oltre che a territorialità e packaging sostenibili. Le tendenze del settore, con oltre mille nuovi prodotti che saranno presto immessi sul mercato, sono protagoniste a Cibus 2022, dal 3 al 6 maggio a Parma, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare.
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WineNews.tv
Il futuro della cucina (e della ristorazione) italiana è oggi. Parola di grandi chef
A WineNews, da Identità Golose, le riflessioni di maestri assoluti della cucina italiana, come Massimo Bottura, Roberto Cerea, Enrico Bartolini, Cristina Bowerman, Eugenio Boer e Cristiano Tomei. Che tracciano una rotta nuova per la ristorazione del Belpaese, che deve abbattere muri, non guardare al passato in chiave nostalgica, non avere dogmi, ma essere aperta a nuove visioni su molti temi, dagli ingredienti alla sostenibilità, ad una nuova visione del lavoro nei ristoranti.
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