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N. 4.317 - ore 17:00 - Giovedì 2 Ottobre 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Dopo la Francia e l’Italia anche la Spagna rivede le stime di vendemmia 2025 al ribasso quantitativo, a livello generale, ma con la nota positiva che riguarda la qualità. La Comisión Ejecutiva de la Federación Española del Vino (Fev), la principale organizzazione vinicola privata a livello nazionale, parla di una vendemmia già diffusa in gran parte del Paese, breve e di alta qualità. In linea con altre proiezioni già annunciate in precedenza, è stata prevista una vendemmia di vino e mosto inferiore del 10-15% sul 2024, che si è chiuso a 36,8 milioni di ettolitri, e quindi ben lontana dai 40 milioni di ettolitri raggiunti, ad esempio, nel 2021 o nel 2022. | |
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| | Gli stilisti più famosi dei global luxury brand d’alta moda e gioielleria tornano ad ospitare le grandi griffe del vino italiano ed internazionale, ne “La Vendemmia di MonteNapoleone” 2025, l’evento firmato MonteNapoleone District che, all’edizione n. 16, dal 6 al 12 ottobre, anima il “Quadrilatero della moda” di Milano, tra degustazioni d’autore, alta cucina, itinerari sensoriali ed iniziative solidali, anche nei ristoranti e negli hotel più prestigiosi, celebrando l’incontro tra due eccellenze, come il vino e la moda, simbolo del made in Italy nel mondo. In occasione de “La Vendemmia di MonteNapoleone” 2025 - patrocinata da Confcommercio - Imprese per l’Italia e realizzata con Comitato Grandi Cru d’Italia, la “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, Ferrarelle Società Benefit e non solo - il distretto della moda italiana si trasforma in un caleidoscopio vibrante con le installazioni “La Tela del Mosto” del designer Vincenzo Dascanio, ispirate al mosto appena pigiato. Casa Conte è la lounge ufficiale de “La Vendemmia”, che si aprirà il 7 ottobre a Palazzo Bovara, con la tradizionale asta benefica “Italian Masters” battuta da Christie’s Italia con lotti di pregiate bottiglie storiche delle cantine del Comitato Grandi Cru d’Italia, i cui proventi sosterranno il Dynamo City Camp. Il 9 ottobre, le boutique si trasformano con suggestive scenografie per accogliere i propri ospiti per un’esclusiva shopping experience, arricchita da una selezione di etichette nazionali e internazionali: se il Barolo di Ceretto sarà a Casa Conte ed il Trentodoc di Altemasi (Gruppo Cavit) al Museo Bagatti Valsecchi, si va, per citare solo alcuni degli abbinamenti vino-moda, dalle etichette di Signorvino da Falconeri a quelle de Il Borro a “casa” Ferragamo, da Marchesi Frescobaldi da Panerai a Contadi Castaldi da Piquadro, da Masottina da Alice + Olivia a Leone De Castris da Gianvito Rossi, da Argiano da Chiara Boni ad Umani Ronchi da Roger Vivier, da Benanti ospite di Jil Sander a Ferrari in vetrina da Missoni, da Villa Sandi da Elie Saab a Venica & Venica da Almini, mentre, tra gli hotel, si va dall’Armani Bamboo Bar che ospita Lungarotti al Park Hyatt che accoglie Tenuta Fonzone, fino al Portrait 10_11 che racconta le etichette di Allegrini. | |
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| | L’Italia, che è il Paese della Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco e regime alimentare ritenuto il più salubre in assoluto, segna un punto di svolta epocale nella lotta contro l’obesità, diventando il primo Paese al mondo a riconoscerla ufficialmente come una malattia progressiva e recidivante. L’approvazione definitiva è avvenuta ieri, 1 ottobre, con il Senato che ha confermato l’ok già ottenuto alla Camera del disegno di legge a firma del deputato Roberto Pella (Forza Italia). ''Aver approvato una legge contro l’obesità è un segno di civiltà'', ha commentato, tra gli altri, il Ministro per la Salute, Orazio Schillaci. Una norma con la quale, secondo molti, l’Italia compie un atto di civiltà che va ben oltre la semplice normativa sanitaria: è un riconoscimento sociale, culturale e politico di una condizione che affligge oltre sei milioni di italiani, giovani e anziani. | |
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| | | Su 344 Indicazioni geografiche Ue tutelate dal nuovo accordo di partenariato tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay), sono 58 i prodotti alimentari tricolore, dalla pasta ai salumi, dai formaggi alla carne dal pesce all’olio, dalla frutta alla verdura, e, tra questi, ben 31 sono Indicazioni geografiche del vino italiano, “summa” di 15 Docg (Asti, Barbaresco, Barbera d’Asti, Bardolino Superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Brunello di Montalcino, Chianti, Chianti Classico, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Fiano di Avellino, Franciacorta, Greco di Tufo, Vernaccia di San Gimignano e Vino Nobile di Montepulciano), 10 Doc (Barbera d’Alba, Bardolino, Dolcetto d’Alba, Lambrusco di Sorbara Rosso, Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro, Marsala, Montepulciano d’Abruzzo, Prosecco, Soave e Valpolicella) e 6 Igt (Campania, Emilia, Marca Trevigiana, Sicilia, Toscana e Veneto). Denominazioni per le quali il nuovo accordo eliminerà l’attuale dazio del 27% applicato dai quattro Paesi dell’America Latina sul vino Ue. Per Bruxelles il partenariato “creerà la più grande zona di libero scambio del mondo, un mercato di oltre 700 milioni di consumatori, dove l’export agroalimentare Ue crescerà di quasi il 50%, in particolare per vino e alcolici (fino al 35%), cioccolato (20%) e olio (10%)”. | |
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| | | Sia l’immersione delle uve in mare che la maturazione in vetro sott’acqua: per la prima volta in Liguria sono state combinate due pratiche diverse di vinificazione e affinamento subacquee, integrate in un unico processo, con la collaborazione tra Antonio Arrighi (Metodo Nesos all’Isola d’Elba) e Heidy Bonanini (azienda Possa, a Riomaggiore) che, insieme, hanno dato vita a “Extreme UnderWaterWines”, progetto a sua volta ideato e promosso da Jamin UnderWaterWines, prima società italiana ad aver investito sui vini subacquei. | |
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| | La Romagna del vino pare essersi finalmente lasciata alle spalle anche le conseguenza del “long-flooding” del 2023. Dopo una vendemmia meno generosa (anche se in modo contenuto) - per via delle alluvioni che hanno sommerso degli impianti per settimane, e non solo - ma di qualità sorprendentemente buona, come i conseguenti vini, la vendemmia 2024 ha pienamente recuperato la produzione media degli anni passati, dato che anche la vendemmia 2025 sembra confermare. Messaggio arrivato da “Vino ad Arte 2025”, a Faenza, organizzato dal Consorzio Vini di Romagna diretto da Filiberto Mazzanti, tra degustazioni (in approfondimento i nostri migliori assaggi) e la presentazione della mappa del Romagna Sangiovese del “cartografo del vino”, Alessandro Masnaghetti. Per vini con un consumo ancora molto “regionale”, ma che crescono anche all’estero. | |
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| | | La storia ed il presente nei rossi, il futuro (anche) nei bianchi, con il “dogma” della qualità a guidare le scelte di aziende e Consorzio Vini Etna. Come raccontano il presidente del Consorzio, Francesco Cambria, ed i vertici di cantine come Graci, Planeta, Palmento Costanzo, Terrazze dell’Etna, Donnafugata, Pietradolce, Palmento Costanzo e Tasca d’Almerita. Per il futuro di un territorio che è fatto anche di grande gastronomia, e che ha investito tanto, con successo, nell’enoturismo. | |
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