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N. 3.860 - ore 17:00 - Venerdì 22 Dicembre 2023 - Tiratura: 31.212 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | È un piatto che raccoglie la tradizione in chiave moderna, confermandosi un simbolo del menu natalizio delle famiglie italiane, e ricordandoci, nel medesimo assaggio, con la sua spinta creativa, che la bellezza della tradizione è di essere arrivata fino a noi regalandoci il piacere e il calore della convivialità che ci fa riunire a tavola con le persone care nei giorni di festa. C’è tutto questo, e molto di più, nei Cappelletti in brodo di carne denso al sabbioso di Lambrusco, il grande piatto scelto per Natale per WineNews dal maestro Gianfranco Vissani, chef stellato di Casa Vissani a Baschi, “tempio” dell’alta cucina italiana, come racconta Luca Vissani. | |
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| | É ormai iniziato quel periodo dell’anno in cui si fa sempre più fitta l’agenda dei pranzi, delle cene e degli incontri convivali con familiari e amici: ma siamo sicuri di conoscere perfettamente le regole del galateo del Natale? A ricordarcele ci pensa Petra Carsetti, esperta di enogastronomia, docente di galateo e autrice - insieme al marito Carlo Cambi, giornalista e scrittore - del libro “Galatime - Atto Secondo”, in cui esplora il concetto di “exactitude”, ovvero l’attitudine e la precisione a tavola.
La prima regola è utilizzare una tovaglia sempre sempre linda e stirata, senza macchie né tantomeno pieghe. Il galateo è anche sostenibilità, quindi almeno a Natale e a Capodanno possiamo evitare di utilizzare piatti, posate e stoviglie di plastica o carta. Rispolveriamo invece i servizi “buoni” della nonna. Immancabili i brindisi per le feste: in questo caso il galateo si raccomanda di non battere i bicchieri e di non dire “cin cin”, anche se, in quel momento di gioia, è un piccolo errore che può essere perdonato. Attenzione a non usare fiori troppo profumati per l’immancabile centrotavola, che potrebbero andare ad interferire con i sentori dei vini o delle pietanze. Cautela va posta anche nell’uso delle candele, che sono un must durante le festività: non devono essere troppo alte e invadenti così da mortificare l’incontro degli sguardi, ma nemmeno troppo basse da toccarle incidentalmente quando si prende un bicchiere. Inoltre si accendono sempre prima dell’arrivo degli ospiti, ma non si spengono mai prima che tutti siano andati via. Sempre apprezzata la puntualità dell’appuntamento, ma essere in anticipo è più sgarbato che essere in ritardo. Piuttosto di portare vino o dolci, che potrebbero non essere abbinati al menu in programma, meglio inviare la mattina stessa (o il giorno dopo) un omaggio, accompagnato da un biglietto di ringraziamento. Il tovagliolo va sistemato a sinistra dopo le posate, e mai con esse sopra. Infine, la regola più importante è quella di apparecchiare con generosità un elemento fondamentale: l’empatia. “Senza questa - ci ricorda Petra Carsetti - potete aver fatto tutto benissimo, secondo le regole di Monsignor Della Casa, ma avrete fallito con l’ideale dell’incontro: quello di essere felici con i vostri ospiti per tutto il tempo che risiederanno sotto il vostro tetto”. | |
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| | É un amore inossidabile, quello che lega gli italiani e il panettone: difficile, se non impossibile, pensare alle festività senza il dolce natalizio per eccellenza, che rappresenta un elemento fondante della nostra tradizione e del made in Italy, in grado di evocare atmosfere di infanzia, ricordi e nostalgia, oggi disponibile in infinite varianti, a cominciare dalla scelta tra industriale e artigianale, per passare alle versioni luxury, vegan, gluten free e golosa. Secondo i dati Astra Ricerche per Unione Italiana Food (Uif), il 95% degli italiani, nell’ultimo anno, ha mangiato un panettone o un pandoro, apprezzato anche dalla Generazione Z come dolce del dopocena, ma anche a colazione e merenda. Per orientarsi nella mappa del panettone made in Italy, WineNews ha selezionato le proposte più interessanti di Natale 2023 (in approfondimento). | |
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| | | L’insalata esiste da quando esistono l’uomo e un orto. E prima ancora che essere versatile e light, è un piatto che unisce i popoli, presente nelle cucine del mondo, da Oriente ad Occidente, dalla prima all’ultima portata, grazie alla sua biodiversità. Condita per la prima volta da greci e romani, presente nella lingua italiana fin dal Trecento, celebrata per le sue virtù dai più illustri gastronomi, raffigurata nell’arte, trionfo di estetica nella tavola barocca, ricetta da chef nella cucina francese, da piatto per ricchi ad alimento più economico che ci sia. E oggi protagonista della tavola delle feste: è il Bouquet di Natale, il piatto scelto per WineNews da Viviana Varese, chef stellata del Viva di Milano perché “mi piace la combinazione di insalate della stagione invernale e frutta secca. È uno dei miei piatti signature come entrée anche a Natale”, spiega “regalandoci” anche un altro piatto immancabile nelle festività, il suo Panettone agli agrumi. Il vino? Le alternative sono davvero molte, divagando come facciamo su “I Vini di Winenews”, la newsletter settimanale con le nostre etichette preferite, degustate in giro per l’Italia e il mondo, in cantina o agli eventi, da quelle che beviamo ogni giorno a tavola a quelle che stappiamo in occasioni speciali come Natale, da cui farsi ispirare. Con i nostri migliori auguri. | |
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| | | Dalla mostra “Infinito Presente” di Yayoi Kusama a Bergamo di cui è partner Zenato, alla riscoperta del vino dei Dogi a Venissa di Bisol nell’isola di Mazzorbo nella Laguna di Venezia, da Col Vetoraz dove si ammirano le sculture di Arya e il Mont del Cartizze con il progetto “Terra d’Arte”, ai Mercatini di artigianato d’eccellenza al Rosewood Castiglion del Bosco a Montalcino, o alle experience dedicate alle tradizioni siciliane nelle Tenute di Tasca d’Almerita, da Palermo all’Etna: sono tanti gli eventi per le feste nell’agenda WineNews. | |
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| | Dai piccoli borghi nascono tesori, ovvero prodotti da portare a tavola e che contengono non solo il gusto, ma anche il fascino della tradizione, della storia e dell’artigianalità. Un piccolo ma autentico miracolo se consideriamo che nei territori dei 5.538 piccoli Comuni con al massimo 5.000 abitanti, in cui vivono quasi 10 milioni di italiani, si produce ben il 92% delle Dop e Igp e il 79% dei vini italiani più pregiati. Lo svela il rapporto “Piccoli Comuni e Tipicità” di Coldiretti e Symbola, la Fondazione per le Qualità Italiane (di cui fa parte anche WineNews, ndr), che parla di un sistema virtuoso che rappresenta ben il 70,1% dei 7.901 Comuni italiani. Il Piemonte è la Regione con più “piccoli Comuni” (1.045) seguito da Lombardia (1.038) e Campania (345). E ben 296 di 320 prodotti a Denominazione riconosciuti dall’Ue hanno a che fare con i piccoli Comuni. | |
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| | | “A Natale la tavola è il simbolo della festa, e non c’è festa senza cibo. La pienezza giubilante, lieta e conviviale indica che sta per succedere qualcosa di importante, per i credenti e non, perché l’atmosfera contagia tutti e tutti oggi nel mondo lo festeggiano. E perché da che mondo è mondo gli uomini hanno sempre solennizzato i momenti più alti insieme a tavola condividendo cibo”. Così, a WineNews, l’antropologo Marino Niola, per il quale “il vino è un elemento fondamentale sia sul piano religioso e liturgico, sia su quello gastronomico”. | |
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