Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui
WineNews
N. 2.604 - ore 17:00 - Giovedì 28 Febbraio 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti,
opinion leader e professionisti del vino
download pdf
Facebook
twitter
vinitaly 300x120
90-bertani_300x120
La News
Grandi Langhe diventa annuale
Il Barolo si tiene “la testa” delle Anteprime del vino italiano: Grandi Langhe, l’evento biennale dedicato ai grandi vini del territorio, diventa annuale, e, dopo l’esperimento 2019, conferma le sue date all’inizio dell’anno, fissando già l’appuntamento nel 2020 per il 27 e 28 gennaio ad Alba, e riproponendosi come evento di riferimento, nel territorio, per i grandi vini di Langa. A deciderlo il cda del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, guidato da Matteo Ascheri (foto) e promotore insieme al Consorzio del Roero. E continua anche la sinergia con Nebbiolo Prima, l’Anteprima organizzata da Albeisa.
Approfondimento su WineNews.it
AllegriniVilladellaTorre jpg 300x120 Newsletter
18-Mail_box_etcetera_300x120
Summa 2019
Villa Sandi 300x120
Primo Piano
Export, il rilancio dell’Italia passa per la cultura digitale
I consumi di vino nel mondo continuano a crescere, ma se c’è un Paese che non sembra sfruttare fino in fondo questa possibilità, è l’Italia. Che al di là dei soliti, atavici problemi, su tutti l’incapacità di fare sistema e di promuoversi unitariamente sui mercati esteri, sconta anche la scarsa propensione delle aziende vitivinicole a investire nel commercio online. Come emerge dal recente report sul mercato del vino online realizzato nel 2018 da Ovse-Ceves, in questo settore l’Italia presenta un ritardo impressionante. Nel 2017, come ricorda l’analisi di Stefano Di Piazza, chief marketing officer di Vinora, che ha voluto condividere con WineNews i risultati dei propri studi, il volume di vino venduto online è in Francia il 10%, in Spagna l’8%, in Germania il 5% e in Italia solo lo 0,5 %, comunque in crescita costante dal 2015. Il volume di vendite per il vino online in Italia è passato da 4 a 25 milioni di euro in soli 3 anni, e si prevede che il fatturato del settore raggiungerà la cifra di 200 milioni di euro nel 2023. Eppure, resiste una forte diffidenza verso le opportunità offerte dall’e-commerce. Il motivo principale è la carenza in Italia di una adeguata cultura digitale. Il DESI - Digital Economy and Society Index, l’indicatore della Commissione Europea che misura il livello di attuazione dell’Agenda Digitale di tutti gli Stati membri, rileva che nel 2018 l’Italia era ferma al 25esimo posto su 28 Paesi, fanalino di coda in Europa in quasi tutte le aree del digitale. Questa carenza è la causa principale della scarsa propensione delle aziende vitivinicole italiane a investire nell’e-commerce. In breve, uno dei primi motivi per cui l’Italia sta perdendo ampie quote di mercato nell’export del vino a vantaggio dei propri principali competitor è che le aziende vitivinicole italiane stanno faticando ad adeguarsi a un cambiamento in atto e irreversibile nel mercato del vino, accumulando già un divario importante rispetto agli altri. Se si pensa che le vendite online di prodotti di largo consumo stanno crescendo quattro volte più velocemente delle vendite offline, appare chiaro che il rilancio dell’export del vino italiano non può che passare da un investimento nel commercio online.
Approfondimento su WineNews.it
27_Tommasi_300x120
Zenato Statico
Verdicchio 50 Psr
Chianti Consorzio 300x120
SMS
Agricoltura sostenibile, Italia al top
Tra i tanti primati dell’Italia, il Belpaese ha anche quello dell’agricoltura più sostenibile. Con 569 tonnellate per ogni milione di euro prodotto, l’agricoltura italiana emette il 46% di gas serra in meno della media UE-28, e fa decisamente meglio di Spagna (+25% sull’Italia), Francia (+91%), Germania (+118%) e Regno Unito (+161%). Ancora, l’Italia ha il minor numero di prodotti agroalimentari con residui di pesticidi (0,48%), è leader per produttori bio (64.210, sui 36.207 della Spagna) e ha il valore aggiunto per ettaro in Italia che è più del doppio della media UE-28, il triplo di Germania e Regno Unito, il 58% in più rispetto alla Spagna e il 153% della Francia. È solo una delle evidenze che emerge da “2019: l’Italia in 10 selfie. Un’economia a misura d’uomo per affrontare il futuro” di Fondazione Symbola, guidata da Ermete Realacci.
Approfondimento su WineNews.it
25-Barbera_300x120
26_IEM_300x120
Carpineto 2018
Chianti Classico ITA jpg 300x120
Focus
Cina, il 2018 degli importatori premia l’Italia
La Cina chiude il 2018 in calo sul fronte delle importazioni enoiche, per la prima volta dal 2014, con i valori che tengono, ma senza brillare, e l’Italia che, secondo i dati della China Association Of Imports and Export Of Wine & Spirits, l’associazione degli importatori di vino, supera la Spagna e diventa il quarto esportatore, con 168,4 milioni di dollari (+4,92% sul 2017), per 36,03 milioni di litri, in linea con l’anno precedente. Il crollo dei volumi trascina le importazioni complessive a 687,5 milioni di litri (-8,26%), con i valori che crescono a rilento (+2,12%) fino a 2,85 miliardi di dollari, un dato leggermente diverso, in meglio, rispetto a quello delle dogane cinesi, che avevamo analizzato con l’Ice Pechino qualche settimana fa, ma che conferma l’impatto delle tensioni commerciali con gli Usa e dell’andamento a rilento dell’economia, mai così male dal 1990, anche sul commercio e sui consumi di vino. In testa la Francia, che perde il 3,08% in valore, comunque a 1,058 miliardi di euro, con una market share del 39,7%, contro il 27,1% dell’Australia, +5,41%, a 723,25 milioni di dollari, che sfrutta l’azzeramento dei dazi, con il Cile terzo, stabile a 269,7 milioni di dollari, e la Spagna quinta, a 162,1 milioni di dollari (+3,19%).
Approfondimento su WineNews.it
11-Brunello_consorzio_300x120
Banner Cesari Statico
Cantine Leonardo Newsletter
28-Asti-doc_300x120
Cronaca
Cia: export da record, ma non basta
41,8 miliardi di euro di export agroalimentare nel 2018, un nuovo record, ma figlio di una crescita di appena l’1% sul 2017, aumento minimo, che allontana l’obiettivo dei 50 miliardi nel 2020. Lo sottolinea la Cia Agricoltori Italiani su dati Istat, che evidenzia anche come le vendite estere di prodotti agricoli hanno ceduto il 5% del loro valore, mentre hanno tenuto i prodotti alimentari trasformati. L’Ue vale ancora il 65% delle nostre esportazioni, Germania e Francia in testa, mentre gli Usa pesano per il 10% sull’export made in Italy.
Approfondimento su WineNews.it
Vini Cottini
32-Lavis_300x120
Diam 2018
33-Consorzio_Morellino_di_Scansano_300x120
34-Bacio_della_Luna_300x120
Sella e Mosca 2018
Wine & Food
L’Aspi rilancia per il riconoscimento della figura professionale del sommelier
Non più solo grandi appassionati e conoscitori ma, sempre più spesso, professionisti del vino, con un ventaglio di conoscenze che va ben oltre la conoscenza di prodotti, territori e la capacità di mettere il naso nel bicchiere, mettendo sul piatto anche capacità e competenze manageriale e non solo. E, anche per questo, i sommelier lavorano per un riconoscimento istituzionale della loro professione. Obiettivo rilanciato dall’Aspi - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana (con l’appoggio del Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio) guidata da Giuseppe Vaccarini, che già nel 2006 aveva avanzato una proposta di legge in materia “disciplina della professione sommelier”.
Approfondimento su WineNews.it
Banner Gavi 2018
37-Oltre_Po_Pavese_300x120
38_Le_Monde_300x120
39-La_Delizia_300x120
29-Podere_Forte_300x120
12-tasca_300x120
WineNews.tv
Gli Stati meno sviluppati degli Usa e la Cina: le priorità per la promozione del vino made in Italy
Ripartono i lavori del tavolo di filiera al Ministero dello Sviluppo Economico, con le principali rappresentanze della filiera, da Unione Italiana Vini a Federvini a Federdoc, tra le altre. A WineNews il segretario Uiv, Paolo Castelletti: “speriamo che le istituzioni ascoltino le indicazioni delle imprese, come fatto dall’Ice con le campagne in Usa e in Cina del 2018”. 9 milioni di euro a disposizione per il settore nel “Piano Straordinario per il made in Italy”.
Approfondimento su WineNews.tv
22-Business_Strategy_300x120
83-consorzio-prosecco-doc_300x120
42-Pasqua_300x120
76-biondi-santi-montepo_300x120
44-Librandi_300x120
30-Farina_Visione_300x120
46-Monteverro_300x120
Vignaioli del Morellino
Banner Ice Cina
Col Sandago
Cafaggio
15-Baglio_di_Pianetto_300x120
Collina dei Ciliegi
02_Signorvino_300x120
NomacorcGreenlineVinventions 300x120
31-Vini_Maremma_Toscana_300x120
Poggio Cagnano
Cantina Orsogna
Wannenes
La Prima di WineNews è realizzata dalla www.winenews.it sas (Partita Iva 01149210526)
Vi ricordiamo i nostri recapiti per qualsiasi comunicazione:
www.winenews.it - Registrazione del Tribunale di Siena n. 709 del 31 marzo 2001
www.winenews.tv - Registrazione del Tribunale di Siena n. 14 del 1 ottobre 2008
Direttore responsabile: Alessandro Regoli
Sede legale: Via Cialdini, 93 - 53024 Montalcino (Siena)
Sede operativa: Via Donnoli n. 6/7/8 - 53024 Montalcino (Siena)
info@winenews.it - Tel. +39 0577 848609 - Fax +39 0577 846132

Questa e-mail è stata inviata in base alle vigenti normative sulla privacy.
A norma del Regolamento UE 679/2016 questa e-mail è inviata a persone registrate nel sito www.winenews.it o a persone che ci hanno comunicato la loro e-mail.
Per maggiori informazioni sul trattamento dei dati personali visiti il sito www.winenews.it alla pagina privacy

Questo messaggio può comunque essere rimosso da ulteriori invii.
Qualora non intenda ricevere altre comunicazioni,
La preghiamo di inviare una e-mail all’indirizzo info@winenews.it con oggetto: Cancellami.


Copyright © 2000/2018 www.winenews.it