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WineNews
N. 3.713 - ore 17:00 - Giovedì 25 Maggio 2023 - Tiratura: 31.183 enonauti,
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La News
Due vini italiani in “Drops of God”
Tra i vini protagonisti di una delle serie tv più seguite in tutto il mondo, ci sono anche due italiani: il Brunello di Montalcino 2005 Poggio di Sotto e il Barolo Cannubi Boschis 2001 Luciano Sandrone, le uniche etichette del Belpaese ad entrare nella produzione internazionale “Drops of God”, tratta dal celebre manga giapponese “Kami no shizuku”, firmato da Tadashi Agi, in onda su Apple Tv+. Al centro della storia, due fratelli, entrambi ossessionati dal vino, che cercano di rintracciare alcune delle bottiglie più pregiate al mondo, chiamate “I 12 apostoli”, che daranno loro accesso alla cantina milionaria del defunto padre.
Approfondimento su WineNews.it
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Primo Piano
Buon compleanno “Cantine Aperte”, evento-simbolo che ha fatto amare il vino alla gente
Se c’è un evento che è riuscito ad avvicinare, coinvolgere e far appassionare il grande pubblico al mondo del vino, quello è “Cantine Aperte”. Trent’anni sono passati dall’edizione n. 1 promossa in Toscana, e da quando le cantine italiane hanno capito che, aprendo le loro porte e raccontandosi, quella nicchia di intenditori venuti a conoscere di persona gli artefici dei loro vini preferiti, poteva diventare un fenomeno capace di coinvolgere milioni di persone. Quel fenomeno si chiama enoturismo, nell’andar per cantine e nei territori del vino italiano ha la sua essenza, e nei numeri la riprova del suo successo: 15 milioni di turisti per un fatturato di 2,7 miliardi di euro. Ma, grazie al moltiplicarsi delle “experience” con le quali i produttori hanno da tempo diversificato l’offerta, nel legame con la storia, la cultura, la natura e la tavola dei territori dei quali il vino è il “medium” per raccontarli e promuoverli, questi numeri diventano quelli di un settore volano non solo del turismo in Italia, dove l’enogastronomia è tra le prime motivazioni di viaggio e della scelta delle mete, ma anche dell’occupazione e dell’economia nazionale. E migliaia di eno-appassionati sono attesi il 27 e il 28 maggio, ultimo weekend di questo mese che dal 1993 vuol dire “Cantine Aperte”, da oltre 530 produttori in 15 Regioni (ma il programma è work in progress, e le segnalazioni di eventi continuano ad arrivare a WineNews, ndr), per festeggiare insieme il compleanno n. 30 dell’evento firmato dal Movimento Turismo del Vino, che promuove il consumo responsabile di vino con Unione Italiana Vini (Uiv) e Wine in Moderation, e invita a sostenere con il proprio contributo la popolazione dell’Emilia Romagna, afflitta dalle alluvioni, dove sono comunque molte le cantine aperte. Tra grandi vini e prodotti di territorio, degustazioni, visite, passeggiate nei vigneti, e molto altro, nei territori del vino più importanti del Belpaese, per citarne solo alcune, si va dalla trentina Ferrari alla veneta Bortolomiol, dalle umbre Caprai, Lungarotti e Castello della Sala all’abruzzese Zaccagnini, dalla campana Feudi di San Gregorio alla pugliese Leone De Castris, dalla siciliana Donnafuga, a Carpineto in Toscana, tornando dove tutto è iniziato, e dove nasce “(p)Assaggio in cantina” per raggiungere le cantine anche in bus.
Approfondimento su WineNews.it
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Crescono le scorte in cantina
Nel 2022 l’Italia si è confermata primo produttore mondiale di vino, con 49,8 milioni di ettolitri, poco meno, stando ai dati Oiv, del 2021. Una stabilità che ritroviamo anche sui mercati, visto che nel 2022 le esportazioni di vino italiano, a volume, hanno raggiunto i 21,9 milioni di ettolitri, praticamente identici al 2021. Ad ampliarsi è invece la forbice tra i consumi di vino interni del 2021 (24,2 milioni di ettolitri) e quelli del 2022 (23 milioni di ettolitri), che solo in parte spiegano la crescita esponenziale delle giacenze presenti nelle cantine italiane, che al 30 aprile hanno raggiunto i 56,6 milioni di ettolitri, pari a 2,8 milioni di ettolitri in più di aprile 2022 (+5%). Ad analizzare i territori maggiormente in difficoltà, in questi ultimi 12 mesi, l’analisi WineNews, che ha messo a confronto il dato del Ministero dell’Agricoltura di aprile 2023 con quello di aprile 2022 (in approfondimento).
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Focus
Usa, gli spumanti italiani valgono il 20% dei consumi on premise
Negli ultimi 12 mesi non si è arrestata la crescita della quota degli spumanti consumati in Usa nel canale on premise, ossia nel fuori casa. Come rivelano le analisi del Cga di Nielsen IQ, strumento capace di monitorare i consumi di bollicine in 15 Stati e su 4 canali diversi, l’Italia rappresenta una quota del 20% delle bollicine vendute, a valore, tra marzo 2022 e marzo 2023 nei ristoranti, bar e discoteche statunitensi, con una crescita, rispetto a un anno fa. del +11,5%. Un dato legato alle esportazioni del Prosecco, e inferiore solo a quello della Francia, che grazie allo Champagne vanta una quota di mercato del 29% (+5,9% negli ultimi 12 mesi), nettamente superiore a quella del Cava dalla Spagna (6%). E che si traduce in un valore, nei primi due mesi 2023, di 165.000 ettolitri di spumanti esportati dal Belpaese Oltreoceano (dati Istat), per 78,1 milioni di euro a valore. Il restante 44%, infine, è rappresentato dalle produzioni nazionali. Gli Stati costieri del Pacifico (23,8%) e dell’Atlantico meridionale (21,2%) detengono la quota maggiore di vino spumante consumato sul canale on premise negli Stati Uniti, mentre in tutte le altre aree - tra cui Mountain (8,2%), West North Central (3,7%) e East South Central (3,4%) - se ne consuma meno della metà.
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Cronaca
Dom Pérignon miglior Champagne al mondo
Il Dom Pérignon 2013 al top della “100 Best Champagnes 2023” by Champagne Magazine e Tastingbook.Com, classifica basata sulle bottiglie disponibili sui mercati di tutto il mondo, che incrocia migliaia di giudizi firmati da critici professionisti sul portale. Sul podio anche il Comtes de Champagne 2012 di Taittinger ed il Dom Ruinart Blanc de Blancs 2010. Bottiglie da sogno della bollicina di riferimento per tutti, che nel 2022 ha venduto 325 milioni di bottiglie, per un giro d’affari di 6,3 miliardi di euro.
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Wine & Food
L’Italia brinda con la birra. Crescono i consumi interni, ma le accise preoccupano il settore
Cresce la passione degli italiani per la birra, e a fotografare lo stato di salute del comparto birrario è l’Annual Report 2022 by AssoBirra, secondo il quale nel 2022 la produzione di birra ha raggiunto quota 18,4 milioni di ettolitri (+3,3% sui 17,8 milioni di ettolitri del 2021). Anche i consumi crescono, attestandosi a 22,3 milioni di ettolitri, in aumento di oltre 1 milione sull’aggregato 2019 (ultimo anno pre Covid), e del +6% sul 2021. Quanto all’export, la quota si attesta a un soffio dal record marcato nel 2021 (3,8 milioni di ettolitri contro i 3,9 dell’anno precedente), con consumi in crescita prevalentemente nel Regno Unito, seguito da Stati Uniti, Francia, Paesi Bassi e Albania. Crescono anche le importazioni, a quota 7,8 milioni di ettolitri (+10%), decisamente più sostenuta rispetto a quella delle produzioni made in Italy (in approfondimento).
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WineNews.tv
Piccoli di Borgogna, maison dello Champagne e big di Bordeaux: la Francia di William Kelley
Borgogna, Bordeaux e Champagne sono i primi nomi che ci vengono in mente quando parliamo di Francia del vino. Ma cosa rappresentano, oggi, questi tre territori nel panorama enoico mondiale? Ne abbiamo parlato con uno dei critici internazionali più autorevoli, che per “The Wine Advocate” cura anche le degustazioni di Bordeaux, che ha presentato pochi giorni fa l’annata 2022 en primeur al trade e alla stampa. “Tutti lavorano per fronteggiare il Climate Change e salvaguardare la tipicità delle produzioni in ogni territorio”.
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