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N. 3.568 - ore 17:00 - Mercoledì 14 Dicembre 2022 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Forse è meno difficile trovare le bottiglie per il vino, rispetto a qualche mese fa. Ma i produttori di vino, il vetro, fondamentale, sarà ancora più caro, a partire dal 2023. Perchè in questi giorni “l’industria del vetro sta inviando alle imprese vitivinicole nuove modifiche unilaterali dei contratti. La variazione delle tariffe, nell’ordine del +20%, è prevista a partire dal prossimo gennaio: si tratta - sottolinea Unione Italiana Vini (Uiv) - del quarto aumento imposto alle aziende nel giro di un anno. Secondo il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti, “il conto sul costo del vetro per il settore del vino sale in media del 70% in appena 12 mesi”. |
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Quasi 9 italiani su 10 tra quelli che hanno tra i 18 ed i 65 anni, negli ultimi 9 mesi, hanno bevuto vino, almeno una volta. L’87%, per l’esattezza, rispetto all’84% del 2020. E se il 69% ama bere i vini del proprio territorio, al tempo stesso il 62% gradisce anche provare vini che non conosce, soprattutto se prodotti in maniera sostenibile (59%) e di piccoli produttori (57%). Il 40% dice di preferire vini bio, il 35% di cantine e brand molto noti, ed il 26% ama bere vini costosi, mentre solo al 20% piacciono i vini stranieri. È il ritratto del consumatore italiano di vino del 2022, delineato dalla ricerca di Wine Monitor Nomisma per l’Istituto Grandi Marchi, che riunisce 18 cantine di primissimo piano del vino italiano. Il prezzo, ovviamente, conta molto: il 69%, quando sceglie cosa acquistare, fa molta attenzione al rapporto qualità prezzo. Riguardo ai luoghi di consumo, il 71% lo consuma soprattutto tra le mura domestiche (il 64% a casa propria, il 7% soprattutto da amici e parenti), mentre per meno di un italiano su tre il consumo è più concentrato in ristoranti e wine bar. Con la gdo che resta il luogo di acquisto più gettonato, per il 73% dei consumatori, mentre quasi la metà compra in enoteca o direttamente dal produttore, ed 1 italiano su 10 si rivolge ad app, siti specializzati ed on line in genere. Con le insegne più gettonate per acquistare vino che sono, per oltre il 60%, Conad e Coop, davanti a Carrefour ed Esselunga, dove compra vino poco più del 40% dei consumatori. E se la classica bottiglia da 0,75 litri è di gran lunga il formato più gettonato (il 92% l’ha acquistata almeno una volta negli ultimi 12 mesi, con il brik secondo, ma fermo al 21%), la fascia di gran lunga più gettonata in gdo è quella tra 5 e 10 euro, range in cui si muove il 49% di chi compra vino, mentre il 28% spende meno di 5 euro, ed il 16% tra i 10 ed i 15 euro a bottiglia. La notizia più positiva arriva dalle intenzioni di acquisto future, nel canale di iper e supermercati. Perchè se il 66% pensa che i suoi acquisti rimarranno invariati, la differenza tra chi pensa di aumentarli è chi di diminuirli è del +7% a favore di chi pensa di comprare qualche bottiglia in più. Un buon auspicio per un 2023 che si annuncia tutt’altro che semplice. |
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Eataly e Wwf Italia si uniscono nel progetto “Giro d’Italia con Wwf”, con cui si può fare un regalo o organizzare una cena che include alcuni dei prodotti iconici delle regioni italiane. Ciascuna confezione contribuisce a proteggere 50 m2 dell’Oasi di Monte Arcosu, il rifugio del cervo sardo, che negli anni Ottanta del Novecento ha sfiorato l’estinzione. E così è nata una confezione natalizia, che vedrà parte del ricavato sostenere le Oasi del Wwf. “Giro d’Italia con Wwf” abbraccia numerosi prodotti di qualità da tutte le Regioni: dal Barolo di Brandini al Parmigiano Reggiano Dop invecchiato 24 mesi del Caseificio Bertinelli; dal carciofo molisano sott’olio di Biosapori ai Maccheroncini di Campofilone Igp, dalle olive Bella di Cerignola dell’Azienda Agricola Fratepietro al pane guttiau, dalla Sardegna, tra gli altri. |
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Il welfare aziendale ha raggiunto un alto livello di maturità e continua a crescere la consapevolezza del ruolo sociale nelle Pmi italiane: oltre il 68% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello base di welfare aziendale. Raddoppia, inoltre, il numero di Pmi con livello molto alto e alto, passando dal 10,3% del 2016 al 24,7% del 2022. A dirlo il “Welfare Index Pmi 2022”, realizzato dal colosso assicurativo Generali Italia, in partnership con, tra le altre, Confindustria e Confagricoltura, che ha coinvolto oltre 6.500 imprese di ogni settore. Ed anche l’agricoltura ed il vino hanno i suoi campioni, tra le 121 insignite con le “5W”, le aziende “Welfare Champion” (che erano 22 nel 2017). Come la storica Barone Ricasoli, oggi guidata da Francesco Ricasoli, una delle cantine più storiche e prestigiose d’Italia e del Chianti Classico, dove il Barone Bettino Ricasoli, nell’Ottocento, al Castello di Brolio, mise a punto “la prima ricetta del vino Chianti”. Ma anche l’azienda agricola ed e-commerce di prodotti biologici Natura Iblea-Paniere Bio di Ragusa, la C.B.M. - Cattle Breeding Management di Jesi, allevamento che collabora con il gruppo Fileni, e la Fattoria Solidale del Circeo - Cooperativa Sociale di Produzione e Lavoro di Latina. “Campioni agricoli”, di un fenomeno in rapida crescita. |
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Le tre denominazioni del territorio del Prosecco, con i relativi Consorzi - Consorzio del Prosecco Doc, Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e Consorzio Docg Asolo Prosecco - si uniscono per la prima volta (insieme alla Regione Veneto) e sbarcano su Netflix: le bollicine venete sono infatti protagoniste dello spot “Cercando Gianna nei luoghi di Odio il Natale”, legato alla serie tv “Odio Il Natale” di Netflix. Lo spot, oltre che on line, andrà in onda nelle metropolitane e aeroporti di Milano, Roma, Brescia e Genova. |
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Con una grande festa che si rinnoverà il prossimo 25 dicembre, compie 40 anni il “Pranzo di Natale” della Comunità di Sant’Egidio, che assiste le persone che vivono in povertà e ai margini, e che nell’ultimo anno, di fronte ad un disagio socioeconomico e ad una povertà in Italia ai massimi storici, ha intensificato le proprie attività di distribuzione e accoglienza. Un pranzo nel quale, citando le parole di Papa Francesco, “chi serve e chi è servito si confonde”, perché a tavola si sta tutti insieme e questo è il vero senso di comunità attorno al cibo. Era il 25 dicembre 1982 quando 35 poveri furono accolti per la prima volta nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, attorno ad un tavolo. Da allora, ogni Natale, quello stesso tavolo delle feste ha accolto senza fissa dimora, migranti, anziani soli e famiglie in difficoltà, raggiungendo un numero crescente di persone in oltre 70 Paesi. |
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Il pensiero dei vertici di realtà diverse, ma di riferimento per i loro territori e per il Belpaese. Tra la consapevolezza delle difficoltà di oggi e di domani, ma anche della forza e delle opportunità per il comparto, a WineNews le riflessioni di Hans Terzer (San Michele Appiano), Ettore Nicoletto (Angelini Wines & Estates), Massimo Tuzzi (Terra Moretti Vino), Enrico Viglierchio (Banfi), e Beniamino Garofalo (Santa Margherita Gruppo Vinicolo). |
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