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N. 2.931 - ore 17:00 - Lunedì 29 Giugno 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Una carrellata dall’alto sulla barricaia svela un prato fiorito, mentre un vigneto conquista il parterre dell’Arena di Verona: in tempi in cui la natura si è ripresa i suoi spazi, con animali avvistati per le vie delle città vuote e silenziose per il lockdown, la cantina Pasqua affida il suo racconto a Timo Helgert, artista tedesco autore di “The Return of Nature”, ciclo di digital installation su Instagram dove compare ad esempio la Galleria di Milano su un tappeto di fiori. Un tributo a Verona e alla Valpolicella (sempre su Instagram) e al rinascimento della natura che ha recuperato la salute della flora e della fauna, de-urbanizzando le città colpite dal Covid. |
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Fare squadra in maniera concreta, tra operatori della filiera (produttori di vino, distributori, agenti, enotecari, ristoratori), per trovare soluzioni alla crisi “interne” al sistema, piuttosto che aspettare quelle complesse e lente che dovranno comunque arrivare dalle istituzioni. Cogliendo, magari, le opportunità di evoluzione delle professioni che, in qualche modo, la pandemia ha imposto. Guardando al digitale e all’e-commerce di cui tanto si è parlato, che saranno sempre più importanti ma che non potranno mai sostituire la relazione umana e l’intermediazione, soprattutto quando si parla di vini di alta qualità, che, per essere venduti, vanno conosciuti e saputi raccontare davvero. Con la consapevolezza che serve, però, una rappresentanza più unitaria dei diversi settori. Cosa che, tutto sommato, è già realtà nella distribuzione di vino e tra le enoteche, quasi un’utopia, invece, guardando alla frammentatissima realtà della produzione di vino, ma anche della ristorazione. Emerge da “Vino dal Vivo Pro - Ripartiamo insieme, eticamente”, webinar che ha messo a confronto grandi firme della ristorazione come lo chef stellato Carlo Cracco, secondo cui “serve soprattutto riportare fiducia e coraggio tra la gente, perché nel fine dining le cose tutto sommato funzionano”, della produzione di vino come Maurizio Zanella, alla guida della griffe simbolo del Franciacorta Cà del Bosco, che sottolinea come “per i vini di alta qualità l’intermediazione di chi racconta e spiega i vini in ristoranti ed enoteche sarà sempre indispensabile”, il mondo dei distributori riuniti dal Club Excellence (realtà che riunisce 18 tra le più importanti realtà del settore), rappresentato da Luca Cuzziol (alla guida di Cuzziol Grandi Vini), che ha spiegato come “mai come in queste settimane aziende che sarebbero concorrenti tra loro hanno fatto squadra e supportato cantine, agenti e clienti”. Ed ancora le enoteche, con Andrea Terraneo, presidente Vinarius, secondo cui sarà fondamentale crescere ancora in professionalità, e investire nel digitale a fianco delle enoteche “fisiche”, ed Antonello Marzolla, segretario generale Usarci, la Federazione Nazionale degli Agenti di Commercio, secondo cui bisogna che la filiera “si sieda ad un tavolo e parli con una voce sola alla politica, per farsi ascoltare davvero”. |
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Per il comparto food il 2020 del Coronavirus sarà un anno negativo (dopo un 2019 in crescita a +3,1%, con farine, caffè, vino, food equipment, acqua, packaging e latte a fare da traino, ), con un calo nella crescita del -5% (comunque meglio del -9,5% del Pil). Ma il 2021 sarà già anno di ripresa, a +7,7%, con le esportazioni che, nonostante tutto, nel biennio 2020-2021 cresceranno dell’11%. A dirlo, i dati del Food Industry Monitor dell’Osservatorio realizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (quest’anno alla sesta edizione), di riferimento sul settore food, in collaborazione con Ceresio Investors. Con i consumatori d’Italia e del mondo che, dal cibo, vogliono sempre più salubrità, sicurezza e sostenibilità, secondo le tendenze di mercato, analizzate su oltre 900 media specializzati nel periodo 2015-2019. |
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La Cantina dell’Anno - Gran Vinitaly 2020 è Cantine Lunae Bosoni della famiglia Bosoni, in Liguria, mentre il Miglior Vino 2020 è il Barolo Docg Sarmassa 2015 della griffe Marchesi di Barolo. A dirlo 5StarWines, la selezione annuale firmata da Vinitaly, che quest’anno ha giudicato migliaia di vini in “versione agile”, con la giuria di professionisti da tutto il mondo collegata on line. Una guida, quella firmata Vinitaly, che raccoglie il meglio del vino italiano (con tutti i vini giudicati con oltre 90 punti su 100), e che ha selezionato anche il Miglior Rosso, il Taurasi Docg Riserva “La Loggia Del Cavaliere” 2013 della Tenuta Cavalier Pepe, ed il Miglior Bianco, il Colli Di Luni Doc Vermentino “Etichetta Nera” 2019 delle Cantine Lunae Bosoni, e, ancora, il Miglior Rosato, Salento Igp Rosato “Metiusco” 2019 della Vinicola Palamà, ed il Miglior Vino Dolce, il Cinque Terre Schiacchetrà Dop 2018 dell’azienda Possa. Le migliori bollicine? Il Lambrusco Mantovano Doc Frizzante Secco “Rays” 2019 di Montaldo, Miglior Vino Frizzante, e il Trento Doc Spumante Extra Brut Riserva “Erminia Segalla” 2010 di Fratelli Pisoni. |
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Già primo vigneto “bio” d’Italia (il 34% del totale nazionale”, la Sicilia del vino guarda sempre più alla sostenibilità ambientale, economica e sociale: da qui nasce Fondazione SOStain Sicilia, con li favore del Consorzio Doc Sicilia e di Assovini. con la Regione che è la prima in Italia a sviluppare, in modo unitario e condiviso, un protocollo integrato di sostenibilità, con un Disciplinare messo a punto da un Comitato Scientifico indipendente, e un marchio da apporre in bottiglia. A guidare il consiglio direttivo è Alberto Tasca d’Almerita, alla guida della cantina di famiglia. |
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Un giro d’Italia in 40 cantine: parte a luglio l’”Italian Wine Tour”, un viaggio in camper con Lavinia Furlani e Fabio Piccoli (Wine Meridian), per l’intero mese, seguendo un itinerario enologico di 5.000 km lungo lo Stivale, in 14 Regioni, toccando tutti i più famosi territori del vino e le sue cantine (da Masciarelli a Caprai, da Lunae ad Apollonio, da Zaccagnini a Umberto Cesari e Velenosi ...), “per dare un contributo ed un segnale di ottimismo in una fase di ripresa del mondo del vino italiano”. |
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Mercati e futuro secondo una delle realtà più importanti del vino e della spumantistica italiana, dal ProseccoDocg alla Franciacorta all’Alto Adige. “Non appena finito il lockdown, che ha penalizzato tanto gli spumanti perché non c’era occasione per brindare, gli italiani sono tornati a farlo, ed è un buon segno. Credo che gli spumanti torneranno a crescere nel mondo, come hanno fatto fino a pochi mesi fa. Dipende da tanti fattori, ma serve fiducia”. |
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