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N. 4.120 - ore 17:00 - Lunedì 30 Dicembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | I Paesaggi Terrazzati Viticoli e Agricoli dei vigneti “eroici” tra le pendici del Mombarone e la Sierra di Ivrea, di grande valore storico e culturale per il complesso sistema di terrazzamenti che ben esprime le necessità delle comunità contadine di rendere produttive più superfici, entrano ufficialmente nel Registro nazionale del paesaggio rurale. Si tratta del primo sito del Piemonte a essere ammesso nell’elenco che raccoglie gli straordinari paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, oltre alle pratiche e le conoscenze agricole ad essi correlate. Lo ha deciso, con decreto firmato il 18 dicembre, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. | |
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| | Con il “mondo Prosecco”, i vini della Valpolicella, del Soave e del Pinot Grigio delle Venezie, e non solo, il Veneto si conferma sempre più locomotiva del vino italiano e delle esportazioni, con oltre 2,1 miliardi di euro su 5,9 complessivi nei primi 9 mesi 2024 sul 2023, e con una crescita del +8,2%, su una media nazionale del +5,6%. A dirlo i dati Istat, analizzati da WineNews, nel “borsino” delle regioni del vino, che evidenziano un peso sempre più evidente della Regione Veneto sul totale. Al secondo posto, infatti, ma ben a distanza, segue la Toscana, a 908,7 milioni di euro, con una crescita, comunque, importante, a +10,2%, per la terra del Chianti Classico e di Bolgheri, dell’Igt Toscana e del Chianti, della Maremma e del Brunello di Montalcino, del Vino Nobile di Montepulciano e della Vernaccia di San Gimignano. Sul podio, a confermare un trittico che sembra immutabile nella sua composizione, il Piemonte del Barolo e del Barbaresco, della Barbera d’Asti e dell’Alta Langa, del Gavi e dell’Asti, tra gli altri, che si ferma a 847,9 milioni di euro nei primi 9 mesi 2024, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo 2023 (-0,4%). Con le prime tre regioni che, come da anni accade, da sole valgono oltre la metà del valore delle esportazioni di vino italiano. In ogni caso, si conferma ai piedi del podio il Trentino Alto Adige, terra di grandi bianchi e del Trentodoc, tra gli altri, a 454,2 milioni di euro (-2,8%), con una “top 5” per valore esportato chiusa dall’Emilia Romagna del Sangiovese e del Lambrusco, a 347,4 milioni di euro, con una leggera crescita del +0,8%. Ancora, tra le regioni sopra i 100 milioni di euro esportati nel periodo in esame, da segnalare la Lombardia, terra, tra gli altri, del Franciacorta, a 226,9 milioni di euro (-4% nei primi 9 mesi 2024 sul 2023), mentre cresce del +18,1% l’Abruzzo, con i suoi Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano e Cerasuolo, tra i vini di riferimento della regione, a 197,9 milioni di euro. Ma fa +9,5% anche il Friuli Venezia Giulia, altra regione a trazione bianchista, con il Collio e non solo, a 167,8 milioni di euro, davanti di qualche milione di euro alla Puglia del Primitivo, che, con una crescita del +10,4%, si attesta a 163,8 milioni di euro. Mentre tiene la Sicilia, che si ferma a 117,5 milioni di euro (-2%). | |
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| | La terza manovra del Governo Meloni è legge. Tra misure fiscali, bonus familiari e risorse per la Sanità, spazio anche all’agricoltura con interventi strategici per sostenere il settore primario, rafforzare le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, e tutelare famiglie e imprese italiane: un contributo che vale 690 milioni di euro. Dal rifinanziamento per 500 milioni di euro della “Carta dedicata a te” allo stanziamento di 50 milioni per il Fondo indigenti. E poi: 1,5 milioni per interventi contro la brucellosi, 10 alle aziende colpite dalla Lingua blu e 50 per investimenti nelle Zes del Sud Italia. A ricerca e innovazione vanno complessivamente 21 milioni, mentre 30 sono a sostegno del reddito dei pescatori durante il “fermo pesca”, accanto ai sostegni per le imprese alluvionate. | |
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| | | È un compendio del vino italiano in dieci grandi bottiglie, la lista dei “Wines of the Year 2024: Italy” del magazine Uk “Decanter”, firmata dall’Italy Regional Editor, James Button. E così, ecco un classico della spumantistica, come il Trentodoc Riserva Lunelli 2009 di Ferrari, e poi la Toscana, con Brunello di Montalcino 2019 di Poggio di Sotto, cantina del gruppo ColleMassari di Claudio Tipa, ed il Brunello di Montalcino 2019 della storica Conti Costanti, tra i riferimenti qualitativi del territorio. E ancora, la stella più luminosa del territorio di Bolgheri, il Sassicaia 2021 della Tenuta San Guido, della famiglia Incisa della Rocchetta. Si vola nelle Langhe, invece, e in uno dei suoi cru più famosi, con il Barolo Monvigliero 2020 di G. B. Burlotto, così come è un vino da antologia il San Leonardo Vigneti delle Dolomiti 2019 della Tenuta San Leonardo, della famiglia Guerrieri Gonzaga. Non può mancare l’Etna, con la Girolamo Russo ed il suo Etna Rosso Feudo 2022, per poi andare nella Valpolicella, in Veneto, con due top brand, l’Amarone della Valpolicella Classico 2019 di Allegrini, ed il single vineyard Ognisanti di Novare Valpolicella Classico Superiore 2020 di Bertani, del gruppo Angelini Wines & Estates. A chiudere, ancora la Sicilia, con il Semisecco Superiore Riserva Marsala 2001 di Florio (gruppo Duca di Salaparuta). | |
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| | | Gli stranieri quando sono in Italia pagano quasi esclusivamente con carta di credo (fisica o digitale) in ristoranti e hotel. Ma anche gli italiani lo fanno sempre più spesso. Tanto che dopo Gdo (630 milioni di operazioni) e negozi al dettaglio (275 milioni di transazioni) è quello di ristorazione e fast food il settore con più operazioni, pari a 263 milioni di pagamenti e un importo medio di 30 euro. A dirlo i dati analizzati dal circuito Bancomat (in collaborazione con Discover) sul 2024, riportati dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”. | |
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| | Venti bottiglie formato mignon da degustare guidati da altrettanti cortometraggi accattivanti registrati a “Casa Onav”. È la nuova proposta dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino, per far conoscere quei vitigni meno noti al grande pubblico, alcune delle tante perle enologiche italiane a rischio di estinzione: venti storie da ascoltare e venti vini da assaggiare, comodamente a casa propria collegandosi con il computer. Invernenga, Barsaglina, Nascetta, Baratuciat e Garofanata sono solo alcune delle varietà protagoniste che, secondo Onav, meritano di essere conosciute visto che per la maggior parte degli italiani è quasi impossibile reperirle. Come funziona? Si “entra” a casa del direttore Onav Francesco Iacono che, con gli esperti, guida nell’assaggio dei vini e racconta questi curiosi vitigni. | |
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| | | La Guida Michelin Italia 2025, come ogni anno, ha consacrato i migliori chef d’Italia, assegnando le stelle Michelin ai loro ristoranti. E WineNews ha chiesto quali sono i valori che meglio raccontano la cucina italiana contemporanea, e se oggi è più importante essere un grande cuoco o un imprenditore a 360 gradi della ristorazione, agli chef tristellati Niko Romito, Norbert Niederkofler e Giovanni Santini, ed a Livia Iaccarino, grande signora della ristorazione italiana, in un luogo magico, come il Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi, nella penisola sorrentina. | |
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