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N. 3.880 - ore 17:00 - Mercoledì 24 Gennaio 2024 - Tiratura: 31.224 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Dopo una fine anno che ha premiato, come sempre, le bollicine Metodo Classico (Champagne, Franciacorta, Trentodoc e Oltrepò in testa) e i grandi rossi (Barolo su tutti, poi Amarone, Brunello e Chianti Classico), e visto vendite in crescita sullo stesso periodo 2022 (nel 55% dei casi), si guarda con fiducia anche alla prossima primavera-estate, con un sentiment decisamente positivo (per il 63% le vendite saranno stabili, per il 27% aumenteranno) che arriva dalle enoteche italiane. Almeno dalle oltre 120 riunite dall’Associazione Vinarius, in tutta Italia, che mettono insieme un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro. | |
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| | Dalla querelle sull’Ocm Promozione al Vinitaly 2024, dove il Ministero mescolerà politica, cultura e cinema al vino, dal valore, non solo economico, del vino, al ruolo dei consumatori, che sono prima di tutte persone e cittadini: tanti i punti di interesse toccati, dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che abbiamo incontrato nei giorni scorsi, a Roma, negli eventi firmati Vinitaly, che ha portato prima le rappresentanze del vino italiano in udienza da Papa Francesco, e poi messo in scena il convegno dedicato a “L’economia di Francesco ed il mondo del vino italiano”, all’Ambasciata Italiana presso la Santa Sede. Sul malcontento per come è stato gestito il bando nazionale dell’Ocm promozione, con tanti ricorsi in tribunale, di cui abbiamo parlato ieri, il Ministro Lollobrigida ha detto: “gli uffici del Ministero stanno lavorando per spendere tutto, cercando le modalità più giuste all’interno delle regole, e confrontandoci con la filiera. I fondi non saranno spostati su altre misure, e in ogni caso non sarebbe la prima volta che non si spende tutto il plafond. Il nostro obiettivo è chiaro: le risorse che vengono spese devono portare risultati concreti e tangibili”. Nondimeno, ha ribadito Francesco Lollobrigida, il vino è un settore che va salvaguardato per mille motivi, e da molti attacchi. “Noi dobbiamo raccontare la storia del vino, gli aspetti di cura del territorio: è qui il legame con l’equilibrio richiamato nell’Economia di Francesco. Nel mondo - ha continuato Lollobrigida - cerchiamo alleanze: a Vinitaly 2024, abbiamo organizzato, in collaborazione con Oiv, un evento che riunirà i Ministri dell’Agricoltura che hanno fondato l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (Oiv), e quelli di tanti altri Paesi, per discutere di come proteggere e valorizzare il vino, gioiello di famiglia, che poi si traina dietro tutto l’agroalimentare. E poi porteremo ancora arte e cultura, come abbiamo fatto nel 2023, ma anche tanti reperti del Museo del Vino di Torgiano della famiglia Lungarotti, per raccontare la storia del vino, e poi un progetto che racconta il legame tra vino e cibo attraverso il cinema, insieme a Cinecittà. E qualcosa di molto legato alla tecnologia che parla di futuro ... ma che sveleremo più avanti”. | |
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| | La protesta degli agricoltori in Europa, dopo Germania, Polonia, Francia, Romania, Ungheria e non solo, si allarga un po’ ovunque, e anche in Italia si vedono da giorni i primi cortei di trattori creare qualche disagio, per ora, in zone periferiche. Ma in Francia, alla protesta degli agricoltori per le politiche di Bruxelles ora si unisce quella dei viticoltori che, già da tempo, sono sul piede di guerra e alle prese con una crisi profonda del settore. E così, riporta Vitisphere, i viticoltori della Gironda, regione di quella Bordeaux che sta espiantando 9.000 ettari di di vigna, dalla scorsa notte (tra il 23 ed il 24 gennaio) hanno bloccato la circonvallazione di Bordeaux con 250 trattori. Avvertendo che la mobilitazione durerà “fino a quando il Primo Ministro non si recherà in Occitania per annunci concreti” (la visita a Montpellier è prevista per il 2 febbraio, ndr) ... | |
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| | | Chi ama ricevere gli amici a cena, studiando per l’occasione un menu ad hoc, cucinando per ore e allestendo con cura la mise en place, potrebbe trasformare la sua passione in business ed aprire un Home Restaurant: si tratta di un fenomeno in continua crescita, in Italia e nel mondo, che prevede uno spazio privato in cui appassionati di cucina condividono ricette e sapori con amici o sconosciuti. Una sorta di ristorante casalingo, insomma. Ma, nel nostro Paese, il settore del Social Eating, seppur promettente, non ha ancora una normativa chiara, e per questo non mancano fenomeni di illegalità che vanno a danneggiare chi cerca di lavorare nel rispetto della legge. Ecco perchè Gaetano Campolo, ceo Home Restaurant Hotel, sta conducendo, da anni, una battaglia affinché il settore venga regolarizzato, a vantaggio di avventori ed ospiti. I paletti richiesti sono un massimo di tre aperture a settimana ed un limite di fatturato di 5.000 euro all’anno. Ad oggi sarebbero circa 20.000 gli Home Restaurant in Italia. Per regolarizzare il settore Gaetano Campolo si è fatto anche promotore di una petizione su Change.org, che chiede al Governo di smascherare chi si spaccia per Home Restaurant a fini di defiscalizzazione, di istituire leggi specifiche per il settore e di avviare un tavolo tecnico. | |
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| | | È una delle città più affascinanti d’Italia, simbolo del Medioevo e patria del Palio. Dal Complesso Museale di Santa Maria della Scala a Palazzo Squarcialupi, da Palazzo Salimbeni a Palazzo Sansedoni, fino allo storico Grand Hotel Continental Siena - Starhotels Collezione, i suoi palazzi fanno da sfondo anche a “Wine & Siena - Capolavori del gusto” 2024, la “dependance” in Toscana del “Merano WineFestival”, voluta da Helmuth Köcher, con Confcommercio Siena, che dal 26 al 29 gennaio ospita un “parterre” selezionato di grandi vini e cibi. | |
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| | Un fuoriclasse e un nome che, come pochi, è riuscito ad identificarsi in tutto e per tutto con una regione che lo ha riconosciuto come mito. Tanto da essere omaggiato con un vino e finire, con uno dei suoi gesti più iconici, a dominare l’etichetta proprio come faceva dentro all’area di rigore. L’Italia piange Gigi Riva, bandiera del Cagliari e goleador irraggiungibile della Nazionale, campione del popolo. E non stupisce, allora, che nel 2011, la cantina sarda Alba & Spanedda, realizzò un’idea, nata con la collaborazione dei tifosi del Cagliari, di una produzione annua limitata in onore di Gigi Riva, per aver scritto pagine importanti del club e della Sardegna. Non poteva che chiamarsi “Rombo di Tuono”, un Igt ottenuto da uve “cagnulari”, “vitigno raro e di non facile coltivazione”, spiega la cantina. Raro come Riva, perché di attaccanti così se ne sono visti davvero pochi.
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| | | “Il vino è un bene economico legato alla terra, alle tradizioni e all’amore di produrlo e dunque originale. L’Italia deve contare su ciò che di buono e bello produce e il mondo chiede: l’export è il nostro motore di sviluppo”. Così, a WineNews, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Nel commercio mondiale conforta che ovunque si cerca ciò che è italiano, ma dobbiamo mantenere alta la qualità. Altri sistemi di supporto all’agricoltura? Possibili, ma le dinamiche dei mercati sono tali che non si può decidere dall’alto, ma far sì che chi ha un buon prodotto possa farsi conoscere”. | |
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