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N. 3.181 - ore 17:00 - Venerdì 18 Giugno 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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I calici riempiti del meglio del vino italiano ad arricchire di colori e profumi il brindisi alla ripartenza dei grandi eventi dedicati alla promozione e al business, rigorosamente in presenza: domani è il giorno di OperaWine a Verona, la grande degustazione di Vinitaly e Wine Spectator, che fa da apripista al ritorno di buyer e operatori nel nostro Paese. I 186 produttori portabandiera del vino italiano nel mondo, selezionati dalla rivista americana di settore più influente sui mercati internazionali, si trovano face to face con oltre 300 tra operatori e buyer nazionali ed esteri provenienti da 13 nazioni. Ed il 20 giugno tocca a Vinitaly Preview. |
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Si annuncia uno standing positivo sui mercati internazionali per le 186 imprese del vino selezionate a “OperaWine”, al via domani a Verona, assieme a 300 tra operatori e buyer, provenienti da 13 Paesi: l’evento, realizzato da Vinitaly, con “Wine Spectator”, il magazine Usa riferimento per il business globale del vino, è l’inizio di una lunga e graduale ripartenza di Vinitaly, in Italia e nel mondo. E, con le fiere, riparte la domanda, nel 2020 in flessione anche nel mercato principale, gli Usa, e nel gigante emergente, la Cina. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base doganale, le statistiche degli ultimi mesi stanno evidenziando un forte rilancio degli ordini di vino italiano e francese nei due Paesi chiave del mercato: in aprile 2021, negli Stati Uniti l’import di vino è cresciuto mediamente a valore del 20%, con Italia (+26%) e Francia (+51%) che segnano una crescita ben oltre la media. Analizzando i risultati doganali del primo quadrimestre, in Cina il crollo australiano (-80% a valore sul pari periodo 2020) ha determinato crescite a doppia cifra di tutti i competitor, con l’import italiano a +22%. Meno della Francia (+41%), protagonista di un autentico boom degli Champagne (+110%). Contestualmente, secondo le elaborazioni su base doganale, i vini italiani negli Stati Uniti sono segnalati ancora in perdita nel quadrimestre (-12%) a causa di un gennaio-febbraio nero (-26%) mentre la Francia riduce il gap a valore a -3% dopo l’annus horribilis segnato dall’emergenza sanitaria e dalla scure dei dazi aggiuntivi. Il risultato è un testa a testa sul primo mercato al mondo, con l’Italia a 538 milioni di euro di vendite seguita a ruota dalla Francia (534 milioni di euro). “ L’obiettivo - commenta il dg Veronafiere, Giovanni Mantovani - è sfruttare una congiuntura che può rivelarsi molto favorevole per il made in Italy nel Dragone: i super-dazi di Pechino nei confronti dell’Australia, con il conseguente annullamento del principale fornitore, hanno lasciato sul mercato quote fondamentali che ridisegneranno la presenza dei player mondiali di vino in Cina. La sfida è intercettare il più possibile questa voragine di mercato, unitamente al fenomeno di revenge spending post-Covid che si riscontra in Cina”. |
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Nel primo trimestre del 2021, il valore del commercio mondiale di vino continua a perdere terreno, ma a ritmi decisamente meno preoccupanti di quanto visto nel 2020, quando alla fine il bilancio fu di un calo complessivo di 2 miliardi di euro lungo la catena del valore (-6,7%), precipitando dai 31,965 miliardi di euro del 2019 ai 29,814 miliardi di euro. Dopo il crollo di gennaio, però, a marzo 2021 il mercato del vino globale torna a crescere, sia a valore, con il mercato potenziale che vale 29,943 miliardi di euro, che in volume, dove comunque il trend, sull’onda della premiumisation, è in calo già da qualche anno, a 103,7 milioni di ettolitri di total addressable market, sugli stessi livelli di fine 2020. Come racconta l’ultima analisi Oemv, il risultato è che a soffrire, alla fine, è il prezzo medio, sceso a 2,89 euro, praticamente sui livelli del 2018. |
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Se più ricercato vuol dire più agognato e quindi più desiderato, la Borgogna del vino (che sta vivendo da anni una spettacolare crescita dei prezzi) deve iniziare a farsi qualche domanda, perché, in maniera piuttosto clamorosa, è sparita dalle prime 10 posizioni della “Top 100 Most Searched-For Wines” di Wine-Searcher, oggi dominata da Bordeaux. In testa Château Mouton Rothschild, seguito da Château Lafite Rothschild e Dom Pérignon. Quindi Petrus, Château Margaux, Château Latour e Château Haut-Brion, giusto davanti al Sassicaia di Tenuta San Guido, ottavo vino più cercato sul web, primo tra gli italiani. A chiudere la Top 10, la griffe simbolo del vino Usa, Opus One, e ancora una cantina di Bordeaux, Château Pontet-Canet. Scorrendo la lista, il Tignanello della Marchesi Antinori (17), l’Ornellaia, altro vino simbolo di Bolgheri (32), seguito dal Masseto (40). Ancora Marchesi Antinori, con il Solaia, alla posizione n. 42, quindi bisogna scendere fino alla n. 78 per incontrare il Flaccianello della Pieve di Fontodi, seguito a ruota dal Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno (79), e da Le Pergole Torte di Montevertine (80). A chiudere la presenza italiana nella “Top 100 Most Searched-For Wines” di Wine- Seracher è il Brunello di Montalcino de Il Poggione, alla posizione n. 89. |
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La pandemia non ha fermato la crescita dei prodotti alimentari che dichiarano sulle etichette la loro italianità. Anzi, le ha dato un’ulteriore spinta: nel 2020, infatti, il giro d’affari è aumentato del +7,6%9. A misurare e monitorare l’andamento del paniere tricolore è l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, con una menzione speciale per i vini: il giro d’affari dei Doc è salito del +8,8%, beneficiando di una domanda in espansione e del traino sia dei vini fermi che del Prosecco. Gli stessi che hanno rilanciato le vendite dei vini Docg, del +5,9%. |
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È un weekend ricco di event del vino, quello iniziato oggi. A Merano, per esempio, dal 18 al 20 giugno, va in in scena l’Anteprima del “Merano WineFestival 2021 - Back to the roots”, con l’evento “Naturae Et Purae”, quest’anno dedicato al valore della biodiversità e della sostenibilità ambientale. Mentre in tutta Italia, il 19-20 giugno “Cantine Aperte” celebra l’arrivo dell’estate con tante aziende del Belpaese che accolgono gli appassionati in vigna ed in cantina. Ma il 19 giugno, ancora, si celebra anche la “Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio 2021”, firmata dall’Associazione Italiana Sommelier - Ais, guidata da Antonello Maietta, e dedicata al tema della formazione, con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole, ed in partnership con l’Only Wine Festival di Città di Castello. In presenza, ma anche in diretta sul canale Facebook di Ais Italia. |
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Il messaggio di Marco Cattaneo, direttore del “National Geographic”, da VitaeFuture, evento firmato dal Consorzio del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene Docg. “Quello che accade in agricoltura, anche in Italia, è la miglior risposta a chi è scettico su questo fenomeno che riguarda tutti, e che chiama in causa anche il tema delle migrazioni. Servono buone politiche, per accompagnare i territori e l'agricoltura verso un cambiamento in atto”
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