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N. 2.934 - ore 17:00 - Giovedì 2 Luglio 2020 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Arte e vino si uniscono sulla tela, per lanciare un messaggio forte, contro la violenza sulle donne: inaugurata a Milano l’esposizione “10 Motivi per dire: Basta!”, mostra tutta dedicata ai ritratti femminili, in scena da ieri al 1 settembre alla Portineria 14, firmata da Miky Degni, l’artista che usa, al posto dei classici colori, il vino rosso, e celebre anche per le sue mostre alla Biennale di Venezia nel 2011 con il critico d’arte Vittorio Sgarbi, ed alla Triennale Roma del 2014 con il critico d’arte Achille Bonito Oliva. “Il vino unisce, crea relazioni, convivialità - spiega Miky Degni - e favorisce il dialogo tra le persone. |
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Il Coronavirus ha fatto riemergere la strategicità del settore agroalimentare: i consumi di cibo e bevande sono stati e continuano a essere tra i pochi che hanno segnato delle variazioni positive, dimostrandosi anticiclici sulle altre filiere. Mentre sono andate a picco le vendite dei beni non alimentari (-22% in valore nel primo quadrimestre sullo stesso periodo del 2019 e addirittura -52% solo ad aprile), quelle di cibo hanno registrato un aumento, rispettivamente, del +5% sui primi quattro mesi del 2019 e del +6% ad aprile 2020. In particolare, nel periodo più caldo dell’emergenza, ovvero tra il 17 febbraio e il 24 maggio 2020, le vendite alimentari nella Grande Distribuzione sono cresciute del 13%, trainate da prodotti base della filiera agroalimentare Made in Italy: gli acquisti di farine, lieviti, latte e uova, in quarantena, si sono impennate del 42% (sullo stesso periodo del 2019) e dopo che nel 2019 segnavano un -0,8%. La pasta (+17%), l’ortofrutta (+15%) e il vino (+11%) sono gli altri prodotti che hanno guadagnato una crescita annua importante. A fare il punto, oggi, è Cia - Agricoltori Italiani, con un Report ad hoc, elaborato da Nomisma, su “Il ruolo economico e produttivo dell’agroalimentare italiano in tempo di Covid-19 e scenari di lungo periodo”, dedicato al progetto “Il Paese che Vogliamo”. Lo studio racconta i valori alla base delle scelte di acquisto di food & beverage, individuano i fattori influenti e tracciano possibili scenari: ne emerge un cittadino che esce dalla crisi pandemica più attento al Made in Italy (26%), alla tutela dell’ambiente (22%), alle tipicità del territorio (16%), alla salute (15%) e alla convenienza (14%). Guardando in prospettiva, da qui ai prossimi 30 anni, una popolazione italiana più vecchia porterà a una diminuzione dei consumi vicina al 10%.In particolare, i consumatori italiani prevedono che tra 10 anni aumenteranno i consumi di verdura (49%), frutta (47%) e olio extravergine di oliva (6%), mentre diminuiranno quelli di pasta (-23%), carne (-32%) e salumi (-45%). Per sopravvivere al calo della domanda interna, servirà competenza nell’export e nuovi assetti aziendali per produzioni realmente più orientate al consumatore. |
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Il mondo del vino ha voglia di ripartire, e il segnale del ritorno alla normalità arriva anche dagli eventi. I grandi appuntamenti scommettono tutti sulla fine dell’anno, e se in Italia ci puntano forte Vinitaly, con “Wine2Wine Forum & Exhibition” (a Verona, dal 22 al 24 novembre) e il Merano Wine Festival (dal 6 al 10 novembre, a Merano), tra gli altri, negli States ci pensa “Wine Spectator” che, nonostante la situazione ancora molto difficile, annuncia la “New York Wine Experience” 2020, edizione n. 40 dell’evento clou della comunicazione del vino negli Usa, mercato del vino n. 1 per l’Italia, dove il Belpaese è da sempre protagonista con le sue cantine più celebri ed importanti. La data fissata è quella del 22-24 ottobre, come sempre al Marriot Marquis, lungo la celeberrima Brodway. Un evento che, si spera, possa celebrare la ripartenza del business del vino negli States. |
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Come era facile aspettarsi, il lockdown ha impattato fortissimo sulle esportazioni di vino Italiane nelle sue piazze europee principali, Germania e Regno Unito. Nei primi 4 mesi del 2020, il Belpaese ha ceduto il -1,3% in Germania, che si conferma anche in questo periodo di Pandemia mercato poco incline a scossoni forti e repentini, sia in positivo che in negativi, mentre in Uk il danno è stato decisamente più forte, nell’ordine di un -15,6% sullo stesso periodo dell’anno. Tutto questo in un contesto in cui le importazioni di vino a valore, nel complesso, sono diminuite del 8,9% in Germania, e del 13,3% Oltremanica, con la Francia giù del -19,8% nel mercato tedesco, e del -24,9% in quello britannico. A dirlo l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base doganale. Che rileva, però, un allarme che arriva dal prezzo medio del vino italiano esportato in due mercati strategici: -18% in Gran Bretagna e -7% in Germania ad aprile rispetto al trimestre precedente. “È determinante non interrompere il dialogo con i nostri interlocutori di mercato - ha detto Giovanni Mantovani, dg Veronafiere - a questo serve “Wine2Wine Exhibition & Forum”, evento basato sull’interazione b2b digitale e fisica che comincia ora, e termina in fiera a Verona il 22-24 novembre, con il prologo di “Opera Wine”, realizzato con Wine Spectator”. |
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Campari parla ufficialmente olandese: la multinazionale del beverage italiano - che è stata grande protagonista in passato anche nel mondo del vino con la proprietà di tenute storiche come Sella & Mosca in Sardegna (oggi del gruppo Terra Moretti), tra le altre, e che di recente ha acquisito lo Champagne Lallier, ma anche del 49% del leader italiano dell’e-commerce Tannico, diventa Naamloze Vennootschap, società di diritto olandese. A comunicarlo ufficialmente lo stesso gruppo, che sottolinea come “l’esecuzione dell’operazione è prevista dal 4 luglio 2020”. |
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L’estate 2020, all’insegna del Made in Italy anche in cono e coppetta: l’arrivo del caldo e dell’estate per gli italiani “a tavola” significa una cosa sola: gelato. Cibo tradizionale, amato in tutto il mondo, il gelato torna di diritto tra i cibi preferiti di italiani e turisti internazionali, e si fa anche quindi simbolo dei prodotti d’eccellenza del Made in Italy. Infatti, in linea con il trend della ricerca di sapori genuini e tradizionali, tornano ad essere protagonisti in coni e coppette tantissimi gusti diversi, e tra i preferiti dell’estate 2020 ci sono quelli fatti con frutta Igp, dalla pesca Tabacchiera siciliana a quella nettarina di Romagna, dalle fragoline di Terracina del Lazio ai fiori e le erbe aromatiche bagnati dall’Adda. A dirlo i dati dell’Osservatorio Sigep, il salone internazionale di gelateria e di pasticceria, di scena dal 16 al 20 gennaio 2021, a Rimini. |
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“La gastronomia sarà una leva straordinaria per il futuro, a patto che sia legata alla cultura, e che si raccontino storie vere”. Così lo chef del St. Hubertus dell'Hotel Rosa Alpina e del AlpiNN, a Plan de Corones, ritenuto tra i più originali, e firma del “manifesto” “Cook the Mountain”. “Da sempre legatissimi al territorio, e sarà ancora più importante esserlo in futuro, dopo questi tempi che di hanno riflettere su tanti aspetti e su tanti eccessi” |
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