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N. 2.448 - ore 17:00 - Venerdì 20 Luglio 2018 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Mentre Collisioni porta a Barolo sempre più artisti internazionali, in attesa di Steven Tyler, leader degli Aerosmith (24 luglio) e Lenny Kravitz (28 luglio) in concerto tra i vigneti, il suo “Progetto Vino”, curato da Ian D’Agata, porta il vino italiano nel mondo. E dopo Bruxelles e New York, l’“Indigena Wine Tour” prosegue: il 23-24 luglio sbarcherà a San Francisco, in Usa, ed il 30 e il 31 luglio invece a Shangai, in Cina. Protagonisti i grandi vini del Piemonte, dalla Barbera ai vini del Monferrato e all’Asti Docg, e delle Marche, con i riflettori sul Verdicchio dei Castelli di Jesi. |
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Stati Uniti, Germania, Canada, Cina, Francia, Svizzera, Regno Unito, Australia, Italia e Paesi Bassi: ecco, nell’ordine, i mercati più “attrattivi” per il vino, secondo il “Wine Intelligence’s Global Compass 2018-19”, che ha analizzando l’andamento dei primi 50 mercati enoici del mondo. Analisi che, nel complesso, conferma una tendenza in atto da anni: i volumi consumati non crescono, tanto che nei mercati campione sono stabili, nel 2017 sul 2016, mentre aumenta la spesa per il vino, a 160 miliardi di dollari, +3%. Un effetto, questo, che per lo studio inglese (che tiene conto di parametri economici generali come la popolazione adulta, il reddito procapite, la disoccupazione e la corruzione, e di altri specifici del settore, dai volumi e valori di consumo di vino domestico ed importato al consumo procapite, dalla redditività del mercato del vino alla capacità di accesso al prodotto, ndr), è dato da una maggiore attenzione alla qualità da parte dei consumatori, ma anche alla scarsità delle ultime vendemmie, che hanno spinto verso l’alto i prezzi, e alle politiche fiscali di alcuni Paesi, che in alcuni casi hanno alzato le tasse sugli alcolici, e in altri, anche grazie ad accordi bilaterali, in particolare in Asia, le hanno abbassate in maniera sostanziosa. Per il Belpaese, la buona notizia è che nella classificazione di Wine Intelligence, sono considerati in crescita i mercati principali per il Belpaese. Sotto la voce “growth”, che etichetta quei mercati in cui il vino è ormai un prodotto di massa e con consumi in crescita, ci sono gli Stati Uniti, il Canada e la stessa Italia, negli anni scorsi considerata stabile. Tra i mercati “mature”, che sembrano aver raggiunto il massimo potenziale in termini di volumi di vino consumati, ci sono altri sbocchi importanti per il Belpaese enoico, come Germania, Francia, Svizzera e Regno Unito (sul quale, però, pesano le incognite della Brexit), ma anche Svezia, Danimarca, Australia, Spagna, Belgio e Norvegia, tra gli altri. Considerate “established”, ovvero stabili, invece, piazze come l’Australia, i Paesi Bassi, l’Irlanda, il Giappone ed Hong Kong, mentre tra i Paesi “emerging”, dove la crescita è forte ma da dove si parte da volumi molto bassi, al top si confermano Cina, Russia e Brasile.
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Imbrigliare il clima nelle maglie della legge è quanto meno pretenzioso. Ma è evidente che delle regole, anche per le attività di raccolta di frutta e verdura, servono, a patto che siano al passo con in tempi. E così Assoenologi ha chiesto un’audizione al Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio, proponendo la modifica del Testo Unico della vite e del vino (legge 238/2016), laddove recita che “il periodo entro il quale è consentito raccogliere le uve ed effettuare le fermentazioni e le rifermentazioni dei prodotti vitivinicoli è fissato dal 1 agosto al 31 dicembre di ogni anno”. Limitazione che, spiegano gli Enologi italiani, guidati da Riccardo Cotarella, data l’ormai frequente variabilità climatica e la diversità di condizioni locali, peculiarità della viticoltura italiana, è un limite pratico e burocratico da superare. |
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15 milioni di euro di investimento, in partnership con la Regione Toscana e il Comune di Bolgheri, per realizzare, ad impatto zero, una nuova cantina da 5.000 metri quadri nell’ex cava dismessa di Cariola, a Bolgheri, riqualificando l’area ormai abbandonata con un recupero d’autore ed un progetto vinicolo e di accoglienza: ecco quanto prevede il protocollo firmato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dal Sindaco di Bolgheri Sandra Scarpellini e, sopratutto, dall’imprenditore argentino Alejandro Bulgheroni, tra gli uomini più ricchi del mondo, che continua ad investire in Toscana, per consolidare il suo “regno viticolo”, fatto di 330 ettari vitati tra i 153,3 di Dievole, storica realtà nel Chianti Classico, gli 11,5 di Podere Brizio (di cui 7 a Brunello) ed i 67,6 di Poggio Landi (di cui 33 a Brunello), a Montalcino, i 58,75 di Tenuta le Colonne ed i 34 di Tenuta Meraviglia a Bolgheri. “Abbiamo sempre mirato - ha spiegato Bulgheroni - all’eccellenza nel rispetto dell’ambiente e nella valorizzazione territoriale. Il nostro progetto di Bolgheri va nella stessa direzione”. La nuova cantina, progettata dallo studio Tori, sarà su tre livelli, e sarà lasciata intatta la corona della vecchia cava e la parete di roccia. |
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Aspettando il brindisi più amato dell’estate, dai wine lovers ai turisti, nelle piazze e nelle cantine, di tutta Italia, sotto il cielo stellato, stasera è di scena prestigiosa anteprima: è quella di “Calici di Stelle”, l’evento promosso dal Movimento Turismo del Vino e delle Città del Vino, che, come ormai da tradizione, debutta con l’edizione 2018 nello storico Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, sede del Casinò di Venezia, con la degustazione di 100 etichette di vino italiano, nell’affascinante giardino affacciato sul Canal Grande. |
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In Sicilia, meta turistica sulla cresta dell’onda, c’è un’insolita e gustosa sorpresa per chi è in vacanza nelle isole Egadi, Eolie e ad Ustica e nelle località marittime di Palermo, San Vito Lo Capo e Cefalù: fino al 4 agosto, una barca a vela, la Pistrice, si avvicinerà alle imbarcazioni da diporto distribuendo un “Sacchetto delle bontà” di terra e di mare made in Sicily, con una selezione di prodotti, pane e olio extravergine Igp. Ecco “La Terra incontra il Mare”, iniziativa di comarketing ideata dai Premiati Oleifici Barbera con Consorzio Cofiol e Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea. “Il brand Sicilia ha già una visibilità internazionale, dobbiamo collegarla anche al mare - spiega il dg Dario Cartabellotta - promuovendo il turismo azzurro, come si è fatto negli ultimi anni con il turismo verde in campagna e l’enoturismo”. |
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A guidarci Enrico Costanza e Roberta Ceretto, della celebre famiglia di produttori piemontesi: “il nostro, è un progetto trasversale tra vino, ovviamente, ma anche agricoltura, gastronomia e cultura nelle Langhe. Che condividiamo con Enrico, ma anche con Slow Food e Pollenzo, dove abbiamo lanciato una serie di incontri come il primo, proprio sul tema dell’orto, con Carlo Petrini e Alice Waters”. |
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