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WineNews
N. 3.917 - ore 17:00 - Venerdì 15 Marzo - Tiratura: 31.211 enonauti,
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La News
Grandi affari tra Francia e Germania
Grandi manovre in vigna tra Francia e Germania: Le Grands Chais de France, uno dei più grandi gruppi vinicoli francesi, che fa capo alla Famille Helfrich, con un fatturato di 1,3 miliardi di euro nel 2022, primo esportatore francese (l’80% del fatturato è realizzato in 178 Paesi) e quinto al mondo (con marchi come Calvet, Grand Sud e JP Chenet), ha raggiunto un accordo per l’acquisizione del 100% di Franz Wilhelm Langguth Erben, uno dei più grandi nomi del vino (e degli spirits) di Germania, fondato nel 1798 nella Mosella, con marchi come Erben, Medinet e Blue Nun, ma non solo (dettagli e dichiarazioni in approfondimento).

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California, Florida e Texas gli Stati che consumano più vino
Nonostante un calo di valore del -5,3% sul 2022, gli Stati Uniti rimangono il più importante Paese di riferimento per l’export del vino italiano, con 1,76 miliardi di euro (dati Istat, analizzati da WineNews): sono California, Florida e Texas gli Stati che consumano più vino, secondo Vinepair. La California, che vanta tra tutti gli Stati la popolazione più numerosa ed il maggior numero di vigneti, ha consumato nel 2021 oltre 155 milioni di galloni (un gallone corrisponde a 3,8 litri, ndr). Al secondo posto, c’è la Florida, con 83,2 milioni di galloni, e al terzo posto il Texas, con 65,6 milioni di galloni. All’estremità opposta della classifica, il South Dakota, il West Virginia e il Wyoming, che bevono la minor quantità di vino in assoluto, con solo 1,2 milioni di galloni in un anno. In totale, nel 2021, gli americani hanno bevuto oltre 935 milioni di galloni di vino, secondo i nuovi dati del National Institute on Alcohol Abuse & Alcoholism (Niaaa). Dunque, nonostante le previsioni fosche che riguardano l’industria vinicola globale, gli Usa amano ancora il vino, tanto che, nel 2021, hanno importato ben 456 milioni di galloni, pari al 17% delle importazioni totali a livello mondiale. Se si analizzano i dati su scala territoriale, il Sud beve la maggior quantità di vino in termini di volume, con poco meno di 318 milioni di galloni consumati nel solo 2021. Al contrario, gli americani del Midwest hanno bevuto meno vino in assoluto, consumandone solo 164 milioni di galloni nello stesso anno. Questa regione ha anche consumato la minor quantità di vino pro-capite, con 0,37 galloni per residente, mentre gli americani sulla costa occidentale - la regione che ospita il maggior numero di aziende vinicole negli Stati Uniti - hanno bevuto 0,54 galloni pro-capite. Ma sono gli americani di Washington DC a conquistare il primo posto nella classifica del consumo pro-capite, con 1,07 galloni a persona. Delaware e New Hampshire seguono sul podio, con 0,8 galloni e 0,76 galloni per residente. L’alto posizionamento di entrambi gli Stati è probabilmente dovuto alla mancanza di imposte sulle vendite, che spinge i bevitori degli Stati confinanti ad attraversare il confine per trarne vantaggio. All’estremità opposta della classifica, gli abitanti della Virginia, con 0,11 galloni a persona.
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“Domus Artium Reserve” è realtà
Vini pregiati, celebri o particolari, storici o novità, in commercio o prodotti ex novo, ad hoc, in purezza o in blend, da due degli enologi più famosi al mondo, Riccardo Cotarella (che seguirà Italia e Spagna) e Michel Rolland (per la Francia), esperti come il critico Antonio Galloni e il sommelier Antonio “Tony” Sasa, una cucina di pari livello firmata da chef pluristellati come Yannick Alléno e Thomas Keller, spettacoli e arte in alcune delle residenze mondiali più belle: il progetto “Domus Artium Reserve”, club privato (di cui si diventa membri solo su invito), la cui nascita WineNews aveva anticipato, nel 2023, a dicembre, è realtà. Il vernissage è fissato il 22 marzo al Ristorante Cracco in Galleria a Milano, presentato dai protagonisti con Barrett Wissman, direttore Domus Artium, la cucina dello chef stellato Carlo Cracco e i vini selezionati da Galloni. 
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Focus
Cascina Penna-Currado, un nuovo inizio in Langa
Poco più di un anno fa, Elena e Luca Currado Vietti lasciavano la Vietti, azienda tra le più celebri di Barolo, fondata alla fine dell’Ottocento da Carlo Vietti, bisnonno di Luca, e acquisita nel 2016 dal gruppo americano Krause. “Ma di certo non andiamo in “pensione” dal mondo del vino”, avevano spiegato i coniugi a WineNews. Ed oggi la parola è mantenuta, perchè Elena e Luca Currado Vietti, insieme ai figli Giulia e Michele, iniziano un nuovo cammino con Cascina Penna-Currado, in una storica cascina di Langa (Cascina Lazzarito, in origine di proprietà della famiglia Falletti, che ha inventato il Barolo, poi ceduta alla Chiesa, che, attraverso le Opere Pie, qui vinificava tutte le proprietà di Serralunga), a Serralunga d’Alba. Una casa di campagna il cui primo mattone porta la data originaria del 1554. 20 gli ettari di vigneto complessivo coinvolti nel progetto, tutti in “completa conduzione, perchè non vogliamo comprare neanche un grammo di uva non coltivata da noi”, spiega, a WineNews, Luca Currado Vietti. La produzione sarà articolata tra “Dolcetto, Langhe Nebbiolo, Barbera, Nebbiolo d’Alba, che sta crescendo moltissimo e su cui crediamo molto, Timorasso, e ovviamente Barolo, da due dei cinque cru più prestigiosi, ma non sveliamo quali per ora, per arrivare a 70.000 bottiglie complessive”. 
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Cronaca
“Arte a San Leonardo”
Dalla “residenza d’artista” alla Tenuta San Leonardo dai Marchesi Guerrieri Gonzaga, l’artista Marzia Migliora ha creato tre grandi tavole sulla connessione tra paesaggio, quello trentino, e vita, con i cristalli di tartaro della fermentazione nelle botti del vino, con il quale l’ambiente “entra” nel nostro corpo. Da qui, è nata l’opera “La Rivoluzione del Tempo Profondo” per il progetto “Arte a San Leonardo” 2024, tre etichette d’artista di 999 bottiglie limited edition di San Leonardo 2019 (acquistabili online, da oggi al 18 marzo) e un Libro d’artista. 
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Wine & Food
Bulimia, anoressia e binge eating: 3 milioni di casi in Italia, +40% in tre anni
Una vera e propria epidemia silenziosa, che coinvolge oggi 3 milioni di persone in Italia, con un aumento del 40% dei casi negli ultimi tre anni: è preoccupante la fotografia scattata oggi, 15 marzo, nella Giornata Mondiale dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca). Un fenomeno che, complici i social network e il Covid, ha registrato un fortissimo incremento di casi di bulimia nervosa, anoressia e binge eating, soprattutto tra i giovanissimi (il 59% nella fascia di età 13-25 anni, con il 6% di bambini under 12). Familiari e psicologi lanciano l’allarme, segnalando che del fondo ministeriale da 25 milioni di euro destinato alle Regioni è stato impegnato soltanto il 59% del finanziamento e speso appena il 3% delle risorse. E crescono nuove patologie, come la pica, ossia l’ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive quali terra, sabbia, carta, gesso, legno o cotone.
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Masottina
Consorzio Vini di Romagna
Tenuta Sette Ponti
Bosca
WineNews.tv
Vinificazione in anfora, una tecnica di produzione del presente e del futuro del vino italiano
La vinificazione in anfora può rappresentare un elemento significativo del presente e del futuro del vino italiano “perché solo recentemente si è scoperto come grazie alle tecniche di produzione delle anfore moderne e lavorando su argille e cotture per ottenere la permeabilità, è possibile realizzarne con caratteristiche diverse per favorire lo scambio tra esterno e interno e facilitare le reazioni chimiche nel vino”. A WineNews, il professor Attilio Scienza, dalla conferenza, nei giorni scorsi, a Tollo, del Consorzio Tullum Docg, tra le più piccole Denominazioni, in Abruzzo.
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