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N. 2.628 - ore 17:00 - Mercoledì 3 Aprile 2019 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Non più “solo” Prosecco: la famiglia Moretti Polegato, già proprietaria della griffe Villa Sandi (160 ettari di vigna tra Doc, Docg e Cartizze, 93,9 milioni di euro di fatturato nel 2018, ndr) investe in Friuli-Venezia Giulia, con l’acquisizione di Borgo Conventi, azienda con 30 ettari di vigna nelle Doc Collio ed Isonzo, fino ad oggi di proprietà della famiglia Folonari. “È un’azienda bellissima ed è stata gestita con competenza e passione - ha detto Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi - l’acquisizione rappresenta il coronamento di un sogno per chi, come noi, è sempre guidato dalla ricerca della qualità e dell’eccellenza”. |
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Da sempre momento di grande importanza per il mercato dei vini di lusso, la “Semain des Primeurs de Bordeaux”, pur rimanendo un termometro importante dell’economia enoica, da qualche anno, non vive più dei fasti di un tempo. Un dato su tutti: il volume d’affari sviluppato da wine merchant Uk, fondamentali per Bordeaux, dopo il picco clamoroso del 2010, quando superò i 220 milioni di sterline (in coincidenza con il boom del mercato asiatico), dal 2011 si è ridimensionato in maniera decisa, e al di là delle eccezionali annate 2015-2016, non ha più superato i 50 milioni di sterline, secondo il report dedicato a Bordeaux firmato dal Liv-Ex. Anche per questo, la Semain 2019, che si chiude domani, in attesa dei rilasci dei prezzi degli Châteaux, secondo molti potrebbe essere un punto di svolta decisiva, nel bene e nel male, per una formula di vendita “en primeur”, appunto, che sembra segnare il passo. Negli assaggi di critica e buyer, in questi giorni a Bordeaux, c’è un’annata 2018 che, in generale, sembra molto buona dai primi assaggi, anche se tutt’altro che omogenea, con alcune zone molto danneggiate da grandine e muffa, tanto che, secondo alcuni, per qualche Châteaux potrebbe essere una delle migliori di sempre, mentre per altri potrebbe rivelarsi un disastro. E, come sempre, il nodo nevralgico da sciogliere è quello dell’incontro tra i prezzi che gli Châteaux vorranno stabilire, e quelli a cui i wine merchant saranno disposti a comprare. Aspetto che ha penalizzato, per esempio, l’annata 2017, protagonista, come spiega Corney & Barrow al portale “Wine-Searcher”, della peggiore campagna di mercato di sempre, e non tanto per la qualità dei vini, quanto per i prezzi, diminuiti in media del 15-20% sul 2016, ma più alti del 5-6% sul 2015, che il mercato non ha recepito. Ed a confermarlo anche i dati del Conseil Interprofessionnel du vin de Bordeaux, secondo cui le esportazioni dei vini di Bordeaux nel 2018 sono diminuite del 14% in volume (1,9 milioni di ettolitri), per un valore, però, in leggera crescita, a 2,09 miliardi di euro, mentre le vendite interne sono diminuite del 12% in volume (1,08 milioni di ettolitri) e del 7% in valore (a 837 milioni di euro). |
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La cultura dell’agricoltura italiana perde uno dei suoi nomi più illustri: se ne è andato all’età di 90 anni Corrado Barberis, padre della sociologia rurale, una vita di studio delle trasformazioni delle campagne italiane, e firma del primo “Atlante dei prodotti tipici italiani”. “Per molti può essere un personaggio poco conosciuto, ma è stato in realtà un grande maestro della sociologia rurale - è il ricordo di Alessandro Regoli, direttore di WineNews - che ho conosciuto nei primi anni Novanta. I suoi studi e le sue pubblicazioni sono alla base della moderna visione dell’agricoltura, e forse anche della comunicazione del settore. È stato uno dei pensatori del passaggio delle campagne da un’agricoltura di sostentamento ad una agricoltura di benessere. E se oggi il settore è ai livelli che è, è anche suo merito”.
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Vinitaly sì, ma non solo. Se il countdown per l’edizione n. 53 del Salone internazionale più importante per il vino italiano, di scena a VeronaFiere dal 7 al 10 aprile, è iniziato, gli eventi del mondo del vino non si fermano. Il 6 e 7 aprile i vignaioli sostenibili d’eccellenza si riuniscono, ospitati nella Tenuta di Alois Lageder a Magrè, per Summa 2019, lo storico evento della cantina altoatesina arrivato all’edizione n. 22. Così griffe dell’eccellenza enoica italiana, come Biserno, Pio Cesare, Foradori e Montevertine a Guado al Tasso, Nino Franco, Nittardi, Monteverro, Marchesi di Grésy, Poggio Cagnano, Castello di Potentino e Tormaresca, tra gli altri, insieme ad oltre 100 viticoltori da 10 Paesi, presenteranno i loro vini a un pubblico di esperti, giornalisti e wine lovers. E gli appuntamenti non finiscono qui: sono altri due i percorsi ormai storici dei vignaioli naturali, quello di ViniVeri a La Fabbrica di Cerea (Verona), dal 5 al 7 aprile, e quello di VinNatur allo show-room Margraf di Gambellara (Vicenza), dal 6 all’8 aprile. Manifestazioni tradizionalmente parallele a Vinitaly, che entrambe da 16 anni riuniscono vignaioli impegnati nella coltivazione naturale, non solo italiani, ma provenienti anche da Francia, Grecia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Germania, Austria. |
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Fotografia e vino, connubio perfetto. Due arti che si incontrano nella mostra “Vino. Oltre gli Oggetti”, in partnership tra Zenato Winery e l’Accademia di Brera (a Milano, dall’8 al 18 aprile, per il Salone del Mobile, in Bottega Immagine), primo appuntamento della “Zenato Academy”, laboratorio permanente sulla fotografia. Con la cantina veronese che ha messo a disposizione di cinque fotografi (Giacomo Alberico, Cecilia Del Gatto, Alessandra Draghi, Cesare Lopopolo e Anna Vezzosi, che hanno realizzato gli scatti) altrettante borse di studio. |
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Tutti i numeri del vino in scaffale. Un mercato, quello della Grande Distribuzione che vale 1,9 miliardi di euro (dato 2018, e resce nel primo bimestre del 2019: Doc e Docg in bottiglia registrano il +5,3%, gli spumanti il +2,1%, i vini biologici il +18% e +11,8% gli spumanti bio). Ma cresce sempre di più il giro d’affari dei vini a marca del distributore, che valgono il 14% dei volumi venduti in gdo, ed oltre il 10% del valore (a 156 milioni di euro), con Doc e Docg firmati dalle diverse insegne, da Coop a Conad, da Carrefour a Iper, per citarne alcuni, in crescita dell’8%. Sono alcuni degli atout della ricerca di Iri per Vinitaly, che sarà analizzata in dettaglio a Verona l’8 aprile. |
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Riflessioni da un Regione ricchissima di vitigni e storia, i cui vini hanno bisogno di sinergia con il patrimonio del territorio per farsi conoscere: le parole di “cantine” come Marisa Cuomo, I Favati Ettore Sammarco, Salvatore Martusciello, Agnanum e Cantine Astroni, e, ancora, tra gli altri, del giornalista Paolo de Cristofaro e del geologo e direttore di Villa Ruffolo (Ravello), Secondo Amalfitano, e Diana Cataldo (Miriade & Partners).
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