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N. 3.977 - ore 17:00 - Giovedì 6 Giugno 2024 - Tiratura: 31.211 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
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| | | Il ristorante Disfrutar a Barcellona è il n. 1 della super classifica mondiale “The World’s 50 Best Restaurants” 2024 by S. Pellegrino & Acqua Panna, che mette in fila il gotha della ristorazione. Gli italiani presenti sono 4: Lido 84 dello chef Riccardo Camanini (1 stella Michelin) a Gardone Riviera, Reale dello chef Niko Romito (3 stelle) a Castel di Sangro, Piazza Duomo dello chef Enrico Crippa (3 stelle) ad Alba, con la famiglia Ceretto, e Uliassi dello chef Mauro Uliassi (3 stelle) a Senigallia. Tra le posizioni da 51 a 100, i tristellati Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo, al n. 51, e l’Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler a Brunico, al n. 52. | |
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| | Pur in un contesto economico tutt’altro che brillante, e nonostante le guerre e le tensioni internazionali che di certo non spingono i consumi di un prodotto che è sinonimo di allegria e convivialità, l’economia del vino italiano tiene. Anche dopo un 2023 non esaltante, ma neanche drammatico, e in un avvio 2024 che mostra qualche timido segnale di ripresa, ma che di certo non vede volare consumi e fatturati. Eppure, la più grande preoccupazione del mondo del vino non è direttamente legata all’economia - anche se la possibilità che sui mercati, dall’Asia agli Usa, possano tornare dazi e barriere commerciali non lascia troppo tranquilli i produttori - e neanche alla gestione di una variabile determinante come il clima. Quello che preoccupa di più, in realtà, è un approccio definito proibizionista al tema “alcol e salute”, soprattutto da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in vista del vertice delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili nel 2025. Che il vino, italiano ed europeo, peraltro, si troverà ad affrontare con un nuovo Parlamento Europeo, uno dei tre cardini dell’Ue, con Commissione e Consiglio, che nel frattempo dovrà lavorare alla revisione della Pac, del bilancio a lungo termine dell’Unione, e non solo. Messaggio che arriva dall’Assemblea Generale Federvini, ieri, a Roma, alla presenza, tra gli altri, della presidente Micaela Pallini, di Paolo De Castro, decano della politica agricola italiana ed europea, di Nicola Verola, dg per l’Europa e la Politica Commerciale del Ministero degli Affari Esteri, e ancora di Elisabetta Bernardi, specialista in Scienza dell’Alimentazione, biologa e nutrizionista del Salvator Mundi International Hospital di Roma, del presidente Federalimentare, Paolo Mascarino, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Che ha confermato il sostegno delle istituzioni al settore. “Nel vino - ha detto - c’è cultura, sostenibilità e responsabilità. Che si coniugano perfettamente con lo stile di vita mediterraneo, che ha fatto dell’Italia il Paese d’eccellenza nell’agroalimentare. Il bello, buono e ben fatto che conquista il mondo ha nell’agroalimentare la sua avanguardia, ed il vino ne è la punta di diamante, ma oggi deve diventare sempre più anche sostenibile, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico”. | |
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| | Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato lo stato di eccezionale avversità atmosferica nel 2023 che consente di derogare al limite del 30% della spesa minima che doveva essere realizzata entro il 15 ottobre 2023 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, riducendo tale limite al 3%. “L’obiettivo è sostenere le imprese vitivinicole colpite dalla peronospora che, a causa delle abbondanti piogge 2023, sono state impossibilitate ad accedere per un lungo periodo ai terreni per svolgere gli interventi necessari alla realizzazione degli investimenti programmati”. Stando al Programma Nazionale di Sostegno al Vino, la ripartizione della dotazione finanziaria relativa alla campagna 2024/2025 prevede lo stanziamento di 144,1 milioni di euro per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. | |
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| | | Una storia leggendaria, che si lega in modo indissolubile a quella del vino, in quanto contenitore prezioso per la sua conservazione ed il suo trasporto, e un oggetto “pioniere”, se vogliamo, anche nella comunicazione, con le forme diverse che ne permettevano l’origine e l’identificazione con un territorio. I vini in anfora sono un patrimonio di esperienze variegato che abbraccia vitigni, suoli e terroir, ma anche qualcosa di autoreferenziale perché la stessa anfora ha un ruolo decisivo. Un universo protagonista di “Amphora Revolution”, nuovo evento ideato da “Merano WineFestival” e Vinitaly, a Verona (Gallerie Mercatali di Veronafiere, 7-8 giugno). Si tratta del primo appuntamento vinicolo dedicato al mondo delle giare in terracotta ed alle eccellenze di questa particolare nicchia dell’enologia verso cui l’interesse è in aumento. Saranno oltre 100 le aziende italiane produttrici di vini in anfora coinvolte insieme ad una selezione di vini georgiani, protagonisti di un percorso di degustazione che conduce alla scoperta di una tecnica di vinificazione antica, oggi considerata rivoluzionaria, perché innovativa in risposta alle sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico sempre più concreto, come racconterà il panel scientifico a cura di Attilio Scienza, tra i massimi esperti di viticoltura al mondo. | |
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| | | Vedere i vigneti e capire il processo di produzione del vino, poi il componimento artistico che racconta l’esperienza e la sua traduzione grafica in un disegno. È l’idea, a Negrar, de “La scuola nel vigneto”, progetto didattico-sociale promosso da Cantina Valpolicella, che premia gli studenti. L’incontro tra la realtà produttivo-culturale della cantina e degli altri partner è finalizzato a promuovere nelle giovani generazioni l’interesse e la conoscenza della tradizione vitivinicola e i suoi aspetti storici e naturalisti. | |
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| | È italiano il miglior rosé al mondo: il Cannonau di Sardegna Doc Rosato Nudo 2023 di Siddura, griffe di punta della Sardegna, n. 1 della “50 Great Rosé Wines of the World Competition” 2024, di Barcellona, che racconta il vivace panorama dei vini rosati. Con l’Italia a dominare il podio, con il Marche Igt Sensuade 2023 di Santa Barbara n. 2, e la classifica, grazie a rosati come i Chiaretto di Vigneti Villabella e il Rosé Sibilla Della Gherardesca di Cantina di Montalcino (con i punteggi più alti), e tante cantine, da Torrevento a Tenuta di Sticciano, da Marisa Cuomo a Il Poderone, da Fontanafredda a Míer Vini, dalla Cantina Dorgali a Cascina Guido Berta, da Cantine Agriverde a Palamà, da Fattoria di Magliano a Cantine Macchie Santa Maria, da Muri Gries - Cantina Convento a Setaro. N. 3 al mondo, è il Freixo Special Edition Rosé 2022 di Herdade do Freixo II. | |
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| | | Le parole di Attilio Giacosa, presidente Irvas - Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute. “Il valore della “J-Curve” è indiscutibile, ci sono migliaia di dati scientifici e di studi che dimostrano come un consumo moderato sia benefico, per esempio, sul fronte della malattie cardiovascolari, che sono la prima causa di morte nel mondo. Chi usa la scienza per sostenere il contrario dà una interpretazione politica di un dato incontrovertibile. Noi dobbiamo affermarlo con forza, dire che il vino è diverso dalle altre bevande alcoliche. Che non vanno comunque demonizzate”. | |
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