Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 3.981 - ore 17:00 - Mercoledì 12 Giugno 2024 - Tiratura: 31.211 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | La logica di distretto si conferma sempre più vincente. A dirlo, ancora una volta, è il Monitor dei distretti agroalimentari italiani di Intesa Sanpaolo, con il consuntivo 2023 che conta quasi 27 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri e un progresso del 4,5% (1,2 miliardi in più sull’anno precedente). L’unica filiera che mostra un segno leggermente negativo (-0,7%) è quella del vino, che resta comunque la più importante in termini di valore (6,5 miliardi di euro). Tra i distretti (la “classifica” in approfondimento), in assoluto, il più “prezioso” si conferma quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato, con 2 miliardi di euro di esportazioni (-4,4%). | |
|
| | L’export del vino italiano ha iniziato con il segno positivo il primo trimestre 2024 (1,84 miliardi di euro, +3,8% sul 2023), un dato che è ancora prematuro da analizzare in profondità ma che riporta comunque fiducia al settore. Guardando al “borsino” delle singole Regioni, secondo i dati Istat analizzati da WineNews, le tre “potenze” del vino italiano, Veneto, Piemonte e Toscana (insieme sommano il 67% dell’export del vino italiano) non sono andate a braccetto nei primi tre mesi 2024, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente: il Veneto, regione leader, è cresciuto del 5,7% in valore toccando i 663,3 milioni di euro; bene anche la Toscana (+5,1%) a 281,9 milioni di euro, mentre il Piemonte è in lieve calo (-1,9%) e si ferma a 266,2 milioni di euro. Al quarto posto c’è il Trentino-Alto Adige (+0,7%) per un valore di 152,651 milioni di euro; ottima la performance dell’Emilia-Romagna che fa un balzo a doppia cifra (+10,8%) che la proietta a 111 milioni di euro, mentre è iniziato male il 2024 per la Lombardia (-10,2%) che scende ad una cifra di poco superiore ai 69 milioni di euro. L’Abruzzo supera i 59 milioni di euro in valore (+1,4%), con la Puglia che rimane pressoché stabile (-0,2%) a 53,8 milioni di euro. Segno negativo in Friuli-Venezia Giulia (-4% a 46,4 milioni di euro di export) e Sicilia (-6,8%) con un valore dell’export trimestrale di 36,3 milioni di euro. Si risale nel Lazio (+1% a 20,8 milioni di euro), ma sia nelle Marche (-6,3%, 15,1 milioni di euro) che in Campania (-7,7%, 12,2 milioni di euro) il territorio è negativo. Stessa cosa in Umbria (-14,6%, poco sotto i 7 milioni di euro), positiva la Sardegna (+2,4%, 6,3 milioni di euro), e ottima performance del Molise (+43,7%, 3,1 milioni di euro), che ha nel mirino la Liguria, in netto calo (-57,1%, 3,2 milioni di euro). In ribasso anche la Calabria (-13,9%, 1,4 milioni di euro), ma spicca il dato della Valle d’Aosta (+87,9% a 621.000 euro di export), con la Basilicata che va, invece, in doppia cifra negativa (-34%, 557.000 euro). Il saldo tendenziale, fa notare l’Unione Italiana Vini (Uiv), indica un +3,1% nei volumi esportati dalle imprese enologiche del Belpaese, a fronte dei competitor francesi che si fermano a -0,2%. Ma, secondo le elaborazioni Uiv su base Istat, il quadro del mercato presenta ancora aree di incertezza (in approfondimento). | |
|
| | La Francia è stata “travolta” dalla decisione del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron di sciogliere l’Assemblea nazionale, dopo la vittoria della destra di Marine Le Pen alle elezioni europee, e l’indizione di elezioni anticipate. Una “sorpresa” rilevante che non ha “spiazzato” tutti, mondo del vino compreso. A lanciare un allarme dalle colonne del magazine “Vitisphere”, è Jean-Marie Fabre, presidente Vignerons Indépendants de France, che teme come il settore resti “vittima” della situazione e che i progressi ottenuti si possano di fatto arenare. Tra i temi “chiave” e attesi, come “il progetto di legge sull’orientamento agricolo (Lpp), che era stato rinviato per essere ampliato”, ma anche la “riduzione del potenziale di produzione vitivinicola, e dell’estirpazione permanente - temporanea”. | |
|
| | | Non potranno portare a casa tutte le Dop e Igp di cui l’Italia è leader, ma conoscerle in un libro. Ai Capi di Stato al G7 in Puglia (13-15 giugno) sarà donato l’Atlante Qualivita-Treccani, l’enciclopedia dell’agroalimentare italiano, con prefazione della Premier Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Ma il top del made in Italy sarà servito anche nei piatti e nei calici, e, dopo la cena inaugurale pugliese nel Castello Svevo di Brindisi con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Borgo Egnazia ci sarà lo chef Massimo Bottura, che, nei menù “Vieni in Italia con me”, servirà i signature dish tra grissini, pesto, brodetto dell’Adriatico, lasagne e tortellini. Con vini-icona come bollicine Ferrari Trentodoc, Franciacorta di Bellavista e Cartizze di Villa Sandi, grandi rossi, dal Sassicaia di Tenuta San Guido al Tignanello di Antinori, dal Brunello di Casanova di Neri al Barolo di Ceretto, dall’Amarone di Masi al Chianti Classico di Boschetto Campacci, e bianchi, dal Vintage Tunina di Jermann al Fiorduva Furore di Marisa Cuomo, dal Trebbiano d’Abruzzo di Masciarelli al Vermentino di Sardegna di Argiolas, al “dolce” Ben Ryé di Donnafugata. Prima, 30 vini pugliesi, dal Primitivo Es di Gianfranco Fino al Donna Augusta di Vespa Vignaioli. | |
|
| | | 325.000 dollari per finanziare il programma “Mind’s Eye” della Fondazione Solomon R. Guggenheim, che permette l’accesso all’arte a non vedenti o ipovedenti: è quanto donato dal ricavato dell’asta dei grandi formati di Ornellaia Vendemmia d’Artista 2021, “La Generosità”, con le etichette di Marinella Senatore, battuta da Sotheby’s, nei giorni scorsi. Che si aggiungono agli oltre 2,5 milioni di dollari che uno dei progetti di mecenatismo enoico più importanti e longevi (siamo all’edizione n. 16) ha già donato a istituzioni culturali di tutto il mondo. | |
|
| | Una filiera che cresce a ritmo di record con le esportazioni che nel 2023 hanno toccato i 62,2 miliardi di euro e tanti primati di cui andare orgogliosi. Eppure non mancano gli ostacoli per l’agroalimentare italiano come, ad esempio, la pressione sulla competitività delle esportazioni autentiche esercitata dal fenomeno dell’Italian Sounding che, come dimostra il Rapporto n. 3 di The European House - Ambrosetti, nel 2023, a livello mondiale, ha superato l’export agroalimentare (63 miliardi di euro contro 62) dimezzandone di fatto il valore. La Lombardia è la regione italiana che è stata più colpita con un impatto economico negativo pari a 10,2 miliardi di euro l’anno, seguita da Veneto (10 miliardi di euro), ed Emilia Romagna (9,9 miliardi di euro). Ragù, Parmigiano Reggiano ed Aceto Balsamico i prodotti più imitati (in approfondimento). | |
|
| | | Il sentiment dei produttori sulla prima parte dell’anno, che accusa ancora il peso delle guerre, dell’inflazione e del calo del potere di acquisto. Nelle parole di Albiera Antinori (Antinori), Michele Bernetti (Umani Ronchi), Luca Rigotti (Mezzacorona), Elvira Bortolomiol (Bortolomiol), Giancarlo Moretti Polegato (Villa Sandi), Raffaele Boscaini (Masi Agricola), Marcello Lunelli (Ferrari Trento), e Francesca Argiolas (Argiolas). | |
|
|
|