Se questo messaggio non è visualizzato correttamente clicca qui |
N. 4.118 - ore 17:00 - Martedì 24 Dicembre 2024 - Tiratura: 31.289 enonauti, opinion leader e professionisti del vino | |
|
|
| | | Se gli spumanti italiani sono la categoria che ha tenuto in positivo i conti complessivi del settore negli ultimi anni, è fuor di dubbio che il motore che ha spinto la crescita sia la “galassia Prosecco”. E se il grosso, ovviamente, lo fa il Prosecco Doc (che dovrebbe chiudere il 2024 in crescita del 7% sul 2024, a 660 milioni di bottiglie, insieme alla zona storica, quella del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, con 100 milioni di bottiglie all’anno sul mercato, a crescere molto è anche l’Asolo Prosecco Docg (i vigneti nella foto), che ha superato i 30 milioni di bottiglie certificate, spiega il Consorzio guidato da Michele Noal. | |
|
| | Sono 35 milioni gli arrivi previsti, da tutto il mondo, per il Giubileo 2025, con una ricaduta economica complessiva stimata in 16,7 miliardi di euro (dati Isnart-Unioncamere). Oggi, nel giorno della Vigilia di Natale, il Santo Padre darà ufficialmente inizio all’evento, che si configura di portata mondiale, con il rito dell’Apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Questo incremento dei flussi turistici offre un’occasione importante per far conoscere al mondo le eccellenze del nostro Paese, tra cui spicca l’enogastronomia, un settore che vale oltre 40 miliardi di euro. Sono tre le azioni che, secondo Roberta Garibaldi, presidente Aite - Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e tra le massime esperte del settore, andrebbero intraprese per massimizzare il potenziale dell’evento: la prima è valorizzare l’offerta di turismo religioso collegata all’enogastronomia, con un sistema integrato che colleghi monasteri, conventi, città religiose e cammini attraverso itinerari tematici; poi, investire nelle infrastrutture per i pellegrini, migliorando la rete viaria; infine, rafforzare la comunicazione ed il marketing territoriale. L’Italia rappresenta un’eccellenza mondiale del turismo religioso, con oltre 3.000 strutture ricettive collegate e con una capacità di 200.000 posti letto giornalieri. I dati relativi al 2023 registrano 6 milioni di ospiti e 25 milioni di presenze, preannunciando un importante incremento in occasione del Giubileo 2025. Parallelamente, il turismo enogastronomico si conferma un settore chiave per l’economia italiana, con un contributo superiore a 40 miliardi di euro (dati Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2024). Questo segmento mostra un forte potenziale di crescita e riveste un ruolo importante nella creazione di occupazione, consolidando la sua importanza per il tessuto socio-economico del Paese. “Il turista religioso si muove alla ricerca di autenticità - afferma Roberta Garibaldi - si rapporta al territorio attraverso esperienze che creano un legame emotivo e spirituale, offrendo un percorso di arricchimento culturale e personale. In Italia sono una molteplicità i luoghi che legano la spiritualità al gusto, tra monasteri e conventi del gusto, itinerari di pellegrinaggio, i borghi della fede e, infine, le celebrazioni religiose”. | |
|
| | Il tour de force comincia stasera: su oltre 7 tavole italiane su 10 (71%) sarà una vigilia di Natale all’insegna del pesce, con una tradizione del “mangiare di magro” che resiste lungo lo Stivale, secondo Coldiretti/Ixé. Invece per il pranzo di Natale quest’anno si spenderanno in media 108 euro: l’88% lo consumerà in casa propria o di parenti e amici. Per il menu trionfa la tradizione, dalla pasta fresca in brodo agli arrosti, passando per i dolci tipici. Nei calici protagonista lo spumante, che non mancherà nell’83% delle tavole. E sotto l’albero? I cesti enogastronomici sono anche quest’anno il must per oltre una famiglia su tre (34%), che spenderà in media 42 euro per regalare i prodotti tipici made in Italy. E buon Natale, grazie anche al buon cibo ed a un bicchiere di vino, è l’augurio di WineNews. A tutti. Evviva, cin cin, prosit!!! | |
|
| | | Il primo piatto racconta del Natale di un secolo fa, in un’Italia che si risollevava dalla Prima Guerra Mondiale, anche in cucina, con le feste occasione per tornare a condividere ricette di tradizione, come i maccheroni fatti in casa con sugo di carne; il secondo è quello di un Natale in tempo di guerra, in un Paese poverissimo, ma nel quale a tavola c’era sempre posto per un brodo di gallina con tagliatini ed un arrosto di pollo e coniglio; i piatti dei nostri giorni sono quelli di questo Natale, tramandando fino ai bisnipoti l’importanza di mantenere le proprie radici anche con quei cibi che fanno della cucina italiana un patrimonio candidato all’Unesco, e che sono gli stessi del passato, cui si aggiungono crostini di fegatini e sformato di cardi, panforte e cantucci con Vin Santo. C’è il racconto di una tavola di tradizione, a volte di rinunce, sempre di grande calore, nei ricordi, a WineNews, di Marino Lucherini, classe 1923, 101 anni compiuti il 6 dicembre, alla vigilia delle feste, e vissuti sempre nella campagna toscana, tra i 22.552 centenari d’Italia (al 1 gennaio 2024). Una campagna “che non ci ha mai fatto mancare niente”, come il vino, un tempo per lo più rosso da tavola toscano, oggi di territori e Paesi vicini e lontani. Ma, da quasi un secolo, un bicchiere di vino al giorno, ai pasti, “non me lo sono mai fatto mancare”. | |
|
| | | Natale è alle porte: pranzi, cene, cibo, luci, canzoni. E film che spesso vengono guardati insieme a parenti o amici, sul divano, avvolti dalle coperte, magari anche gustandosi qualcosa da bere. Da “Mamma, ho perso l’aereo” a “Una poltrona per due”, da “Il Grinch” a “A Christmas Carol”, a “Vacanze di Natale”: tante le pellicole natalizie entrate nel cuore. Così Anthology by Mavolo ha creato “Cinepanettology”, una lista di 10 cocktail, ognuno ispirato ad un film diverso, e pensati appositamente per guardare un “cinepanettone”. | |
|
| | Ce ne sono per tutti i gusti: per chi vuole approfondire il tema cibo con un saggio o un romanzo, per chi ama sperimentare nuove ricette, per chi vuole esplorare il mondo del vino e della mixology e per chi cerca un dono alternativo per i bambini. WineNews ha selezionato i libri food & wine più interessanti del 2024, da regalare o regalarsi per Natale (in approfondimento). Tra i tanti segnaliamo “Una torta per dirti addio - Vita (e ricette) di Nora Ephron” firmato da Angela Frenda, giornalista e fondatrice di Cook (Corriere della Sera) e dedicato alla celebre giornalista e sceneggiatrice americana; “La natura bella delle cose” di Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia, che si rivolge agli uomini e le donne che desiderano rendere la nostra Terra migliore; “Il pranzo della domenica” di DonPasta (nome d’arte di Daniele De Michele), viaggio sentimentale nella cucina delle nonne. | |
|
| | | WineNews a confronto con lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari, presidente del Comitato Scientifico della candidatura della cucina italiana all’Unesco, con il quale parliamo di quello che porterà all’Italia questo riconoscimento, ma anche e soprattutto dei piccoli Comuni e dei territori dell’enogastronomia italiana, spina dorsale del Belpaese fin dal Medioevo, tra rischio depauperamento e come “antidoto” all’overtourism, e del ruolo del vino nel mantenere integre le comunità locali, a patto di riavvicinare i giovani al suo consumo, alla sua produzione e, dunque, all’agricoltura. | |
|
|
|