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N. 2.837 - ore 17:00 - Giovedì 13 Febbraio 2020 - Tiratura: 31.103 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Tra mille intemperie, la Francia chiude il 2019 con un nuovo record nelle esportazioni di vino e superalcolici, che toccano i 14 miliardi di euro, in crescita del +5,9% sul 2018: il totale vino ha raggiunto i 9,3 miliardi di euro a valore (+4,4%), a volumi essenzialmente stabili, a 139 milioni casse (+0,7%). Un dato, quello comunicato ieri dalla Fevs - Fédération des Exportateurs de Vins & Spiritieux de France, che non deve illudere, perché “la situazione politica internazionale e le tensioni commerciali hanno anticipato le spedizioni sia in Usa che in Uk, nel timore di un ulteriore peggioramento, con il 2020 che si presenta come una sfida per tutti quanti”. |
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La Toscana, brand fortissimo nel mondo, per il vino, certo, ma legato alle bellezze di un paesaggio che va dalle pendici degli Appennini alla Costa del Tirreno, ed a quelle di una storia che dai giorni di oggi torna indietro fino allo splendore del Rinascimento di Firenze e del Medioevo di Siena, è pronta a raccontarsi al mondo, nella grande tornata delle “Anteprime di Toscana”, nella sua capitale, e nei tanti territori di prestigio. Con i suoi grandi vini “cantati” già nei secoli dalla penna di Dante, Boccaccio, Michelangelo, Vasari o il Redi, pronti a guardare al futuro con le loro nuove annate. Toscana forza di un vino che punta sempre più su questo marchio (come raccontano la nascita del Consorzio che gestirà l’Igt Toscana, o l’iniziativa del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, che ha inserito obbligatoriamente in etichetta la parola Toscana per i suoi vini), che si fa forte a sua volta di una ricchezza diffusa (con un export da 734 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2019, +6,6% sul 2018), che sarà al centro della “Settimana delle Anteprime di Toscana”, dove si assaggeranno i vini del territorio, e si rifletterà sulla “vision 2030” della Toscana del vino, tra mercati, enoturismo ed innovazione. Si parte da Firenze, sabato 15 febbraio, alla Fortezza da Basso, con denominazioni come Maremma Toscana, Montecucco, Carmignano, Colline Lucchesi, Valdarno di Sopra, Orcia, Terre di Pisa e Chianti Rufina. Nello stesso giorno, la presentazione dello studio Ismea su dati e prospettive del vino di Toscana, con l’Assessore all’Agricoltura Marco Remaschi, e del consorzio dell’Igt Toscana. E poi il carosello dei territori: il 16 febbraio a Firenze tocca ai più “pop”, Chianti e Morellino di Scansano, il 17-18 febbraio al territorio del vino più bello del mondo, il Chianti Classico, ancora a Firenze. Poi, il 19, tocca alla Vernaccia di San Gimignano, nella “Manhattan del Medioevo”, mentre il 20 sarà la volta del Vino Nobile, a Montepulciano. La chiusura, dal 21 al 23 ferbbario, a Montalcino, con “Benvenuto Brunello”. Dove si parlerà di vino, territorio ed arte, con il celebre critico ed istrione Vittorio Sgarbi, mentre a realizzare la iconica piastrella che celebra le stelle dell’ultima vendemmia, la 2019, sarà Giovanni Malagò, presidente del Coni - Comitato Nazionale Olimpico Italiano, e membro del Comitato Olimpico Internazionale. |
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Se, dalla Toscana alla Francia, col suo seguito di cuochi e pasticceri, Caterina de’ Medici, portò sulle tavole d’oltralpe la cultura gastronomica italiana, e, dopo di lei, lo stesso fece Maria de’ Medici, c’è anche una curiosa storia che va all’inverso: è quella di Marie de Labrugière Gondi, grande dame francese, figlia di nobili vignerons, che, una volta lasciata la Francia per Firenze e il suo sposo, Francesco di Giuseppe Gondi, controcorrente alle gentildonne del suo tempo, ai Palazzi fiorentini preferì la campagna toscana, già famosa dal Rinascimento per la produzione di vino proprio grazie ai Medici, divenendone una delle imprenditrici più illuminate, nella Tenuta di Bossi, nel Chianti Rufina. Una “donna del vino” ante litteram, raccontata da WineNews alla vigilia delle Anteprime di Toscana, che idealmente dedichiamo all’universo femminile. |
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Amato dagli amanti, detestato dai single impenitenti, San Valentino è destinato, come sempre, a dividere le opinioni. Ed è esattamente ciò che emerge dai sondaggi lanciati da WineNews sui suoi canali social (Instagram, dove i follower sfiorano ormai i 10.000, e Facebook, con i like che sono arrivati a quota 51.705). Su Instagram, alla domanda “Festeggerai San Valentino?” hanno risposto ben 26.414 wine lovers, di cui appena 4.541, pari al 17,2%, in modo affermativo, ed i restanti 21.873, ossia l’82,8%, in maniera negativa. Che il mondo del vino sia un mondo di single o, addirittura, privo di romanticismo? Forse è così tra i più giovani, i veri protagonisti di Instagram, ma se ci spostiamo su Facebook, dove cresce l’età media, ecco che la fiamma del San Valentino in coppia riprende vigore. Qui, sono 1.316 le persone che hanno risposto al sondaggio “Per un San Valentino perfetto scelgo...”, che vede la vittoria, per distacco, del vino rosso davanti al camino, probabilmente l’opzione più romantica tra tutte, con 696 voti (52,9%), davanti alle bollicine alla spa, all’insegna del relax di coppia, con 361 voti (27,4%), ed al vino bianco in un ristorante romantico, la declinazione forse più “classica” del San Valentino, che raccoglie 259 voti (19,7%). |
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Tannico, l’enoteca online di vini italiani più grande del mondo, chiude il 2019 con ricavi in crescita del 36% su base annua, a 20,3 milioni di euro di fatturato (erano stati 14,9 nel 2018), consegnando, attraverso la sua piattaforma, oltre 1,5 milioni di bottiglie, a più di 100.000 clienti in tutto il mondo. Nata sette anni fa, Tannico ha raggiunto una leadership riconosciuta sia sul mercato che su quello internazionale, grazie ad una fortissima crescita all’estero (+40% sul 2018), che oggi rappresenta il 10% dell’intero fatturato. |
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Ascoltare live musica underground, solo di artisti e band emergenti, magari per la prima volta, e degustare un buon vino, solo etichette ricercate, di conseguenza, forse, mai assaggiate prima, nella prima urban winery italiana. È l’idea di Musica Urbana, il format eno-musicale della Cantina Urbana di Milano, che, da San Valentino all’11 giugno, accanto ai vini offre agli eno-appassionati avventori un calendario di nomi, molti giovanissimi, che si affacciano nel panorama musicale italiano - dai Tropical Jeesus live selecta e Piergiorgio Idà Lojercio a Martiny, dal duo Gianlu&Giulia alla voce di Ginger Ale e la chitarra di Claudio La Gumina, fino a Salvoemme - con il vino che diventa testimonial e promotore della nuova musica d’autore, in un connubio da sempre ricco di sorprese. |
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A WineNews il conduttore di X Factor e #EPCC: “il Nebbiolo il mio preferito, se fosse musica sarebbe pop, se fosse un personaggio, Eric Cantona. Il vino, come tutte le cose che hanno bisogno dei giusti strumenti per essere capite, ad alti livelli diventa necessariamente elitario, però è anche una delle cose più comuni che possiamo trovare sulle tavole italiane. Per i giovani il discorso è strano, si beve per bere, dovremmo educarli al bere, sia per responsabilizzarli che perché sarebbero i primi a goderne”. |
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