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N. 3.213 - ore 17:00 - Martedì 3 Agosto 2021 - Tiratura: 31.087 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Mancano pochi giorni all’entrata in vigore del decreto legge n. 105, approvato il 23 luglio scorso, che vincolerà l’accesso a molte attività, al chiuso e all’aperto - dai musei ai concerti, dalle partite di calcio ai ristoranti - all’esibizione del Green Pass, e un nuovo problema si staglia all’orizzonte. Come racconta a WineNews l’avvocato Marco Giuri, infatti, una circolare del Ministero della Salute, obbliga i turisti stranieri sprovvisti del QR Code a munirsi di certificazione cartacea in una delle tre lingue riconosciute dalla Ue: inglese, francese e spagnolo. In caso contrario, serve una traduzione giurata che attesti il contenuto del Green Pass ... |
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Rendere tutto più accessibile ed a portata di mano, facendo scorrere agili le dita sullo smartphone o, ancora meglio, attraverso i comandi vocali. La digitalizzazione, grazie alle app e ad internet veloce, ha cambiato e migliorato la nostra quotidianità, mettendoci a disposizione una mole di informazioni e di possibilità praticamente infinite, ma anche strumenti capaci di farci godere al meglio delle nostre passioni. Lo sanno bene gli amanti del vino che, in ambiente Google o Apple non fa alcuna differenza, possono contare su una miriade di servizi, a partire proprio dalle skill di Alexa. L’ultima arrivata si chiama “Enonautilus”, ed è il primo ecosistema informatico per semplificare e digitalizzare il lavoro di accoglienza dei produttori, al servizio degli enoturisti. Altra skill è “Vino Perfetto”, guida semplice e intuitiva alla scelta della miglior bottiglia da acquistare. Tornando sul territorio, Banfi, azienda leader del Brunello di Montalcino, ha lanciato la sua “Banfi Experience”, via smartphone o con un visore 3D, che consente di “visitare” vigneti e cantine anche da casa, in modo virtuale, o di arricchire l’esperienza diretta, mentre in Langhe, Roero e Monferrato arriva “Tabui”. Restando nell’ecosistema delle app, la regina, la più popolare e scaricata, ma anche una delle più longeve è “Vivino”, che non sente la concorrenza di “Wine-Searcher”, il più grande database online dedicato al vino, dove trovare informazioni su nuove e vecchie annate e, soprattutto, comprare qualsiasi bottiglia in qualunque angolo del mondo. Scaricatissime tra i wine lover italiani, per l’acquisto e la consegna a domicilio ci cono “Winelivery”, “Tannico”, “Bernabei” e “Vinicum”. Per chi sul vino investe ecco “Vindome”, per fare ordine in cantina “La mia cantina” e “Wine Cellar Database”, e per chi vuole avere sempre con sé le migliori guide, ecco le app di “Bibenda” 2021, la guida della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), della guida de L’Espresso “I Vini d’Italia” 2021, di “Vini Buoni d’Italia” del Touring Club Italiano e di “Vitae” 2021, la guida firmata dall’Ais - Associazione Italiana Sommelier. Per chi vuole imparare e mettersi alla prova, c’è la app “Wset Wine Game”, il gioco ufficiale del Wine & Spirit Education Trust, e per chi vuole semplicemente gustarsi un buon bicchiere di vino ascoltando un po’ di musica, “Wine Listening”. |
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Ad un anno dalla sua entrata in vigore, l’accesso diretto al Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale ha concesso finanziamenti alle imprese agricole e della pesca per 3,58 miliardi di euro, a fronte di 23.035 domande presentate, per un importo medio pari a 155.000 euro, come sottolinea il Sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L’Abbate. Ricordando che ai 3,6 miliardi del Fondo di Garanzia, si aggiungono i 1,5 miliardi garantiti da Ismea a oltre 2.000 aziende. Tra i territori che attingono maggiormente al fondo - continua L’Abbate - troviamo la Lombardia, con 519 milioni di euro, frutto di 2.749 pratiche, seguita dal Veneto (572 milioni di euro), Piemonte (310 milioni di euro), Emilia-Romagna (471 milioni di euro) e Toscana (347 milioni di euro). Prima Regione del Sud è la Sicilia, con 211 milioni di euro, seguita dalla Puglia, con 204 milioni di euro. |
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In Italia il 19% di vigneti è coltivato secondo il metodo biologico, e, nel 2020, 4 bottiglie di vino su 100 prodotte sono certificate bio, ma il fenomeno è in costante crescita in tutto il mondo, sia in termini di estensioni delle superfici vitate che di interesse del consumatore, sempre più attento all’impatto della produzione alimentare sull’ambiente, come emerge dal report “La filiera vitivinicola biologica” firmato Ministero delle Politiche Agricole - Ismea, con tutti i numeri di un settore ancora di nicchia, ma in forte ascesa nelle preferenze dei consumatori. A livello mondiale, dei 7 milioni di ettari di superficie viticola complessivamente censita, una quota pari al 6,7% è coltivata secondo i metodi di produzione dell’agricoltura biologica, per un’estensione complessiva vicina ai 500.000 ettari, più del doppio rispetto a 10 anni fa. In Italia, al 2019 si contano 107.143 ettari di vigneto biologico (+109% nel decennio), con un’incidenza sulla superficie vitata complessiva del nostro Paese di quasi il 19%, la più alta in Europa e nel mondo. Sempre nel nostro Paese sono oltre 18.000 i viticoltori bio, ai quali si aggiungono tutti gli altri attori della filiera, per un totale di operatori del settore vitivinicolo biologico prossimo alle 25.000 unità. |
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La Città Eterna ha il suo oro verde, con la neonata denominazione “Olio di Roma” che si candida già ad essere un portabandiera delle eccellenze agroalimentari del made in Italy nel mondo, forte del “brand” Roma e del suo eccezionale appeal a livello internazionale. La notizia, di riflesso, rafforza il primato mondiale nella produzione di extravergine di qualità italiano, grazie al maggior numero di denominazioni riconosciute in Europa (43 Dop e 4 Igp) e il più vasto tesoro di biodiversità del mondo, con il Belpaese che vanta 533 varietà di olive. |
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Dalle cene di gala agli eventi prima delle proiezioni dei film, per brindare ai “Leone d’Oro” nei calici dei più importanti attori, registi e produttori internazionali ci saranno le bollicine, ma anche un rosso ed un bianco italiani, nel segno di un sodalizio intramontabile tra il grande cinema ed il vino italiano: dal Prosecco Doc Rosè Brut 2020 al BellusSì Blanc de Noir 2020, dal Belpoggio Rosso di Montalcino Doc 2018 al Lido 1932 Müller Thurgau Doc 2019. Ecco i vini della “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica” di Venezia n. 78 (Lido di Venezia, 1-11 settembre), protagonisti della prestigiosa Biennale nella selezione di Bellussi, la cantina di Valdobbiadene della famiglia Martellozzo, proprietaria anche della Tenuta Belpoggio tra i vigneti di Brunello a Montalcino, da 13 anni fornitore ufficiale a sostegno della cultura italiana. |
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L’Italia conferma il suo primato per numero di siti Unesco (58) e organizza il primo G20 della Cultura, nella cornice del Colosseo. Cultura che vuol dire anche un’economia più forte, più a misura d’uomo: la Fondazione Symbola ne parla domani presentando il Rapporto “Io sono cultura 2021” sull’industria culturale, con la partecipazione del Ministro della Cultura Dario Franceschini. L’Italia che ne emerge, i borghi ed il loro rapporto con gli asset produttivi, il ruolo che giocano i territori del vino, nelle parole del presidente di Symbola, Ermete Realacci. |
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