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WineNews
N. 4.189 - ore 17:00 - Mercoledì 2 Aprile 2025 - Tiratura: 31.289 enonauti,
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Riccardo Cotarella, “Maestro” del vino
“Un premio che mi impegnerà ancora di più nell’amare il vino, un bene prezioso che dobbiamo mantenere al di là di ogni fattore estraneo. La dedica è per i produttori perché il settore vive un momento di attenzione, ma posso rassicurare: il vino è più forte di tutto e noi enologi siamo in 5.000 in trincea insieme a loro per difendere un prodotto storico e culturale che non può essere minimamente offuscato da fattori esterni”. Così Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi ed enologo di fama mondiale, premiato come “Maestro dell’Arte Vitivinicola Italiana” dalla premier Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a Palazzo Chigi.
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I “Maestri dell’arte della cucina italiana”: da Petrini a Bottura, da Massari a Pepe …
Tradizione, cultura, identità, valore, passione. Ecco i tags utilizzati dai “Maestri dell’arte della cucina italiana” premiati oggi nel Chiostro di Palazzo Chigi, alla presenza di numerosi studenti iscritti negli istituti alberghieri, dalla Premier Giorgia Meloni e dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: termini scelti per definire la nostra cucina, candidata a Patrimonio Immateriale Unesco, punto cardinale sul quale sono ruotati gli otto riconoscimenti assegnati, a seconda delle caratteristiche e del settore di riferimento del “Maestro”. Un premio che il Governo ha voluto celebrare, nella prima edizione, in uno dei luoghi di maggior pregio della sua sede. “Uno dei luoghi più simbolici e solenni - ha detto la premier Giorgia Meloni - delle nostre istituzioni, dove di solito il Presidente del Consiglio, in questo luogo, come sanno bene gli ambasciatori, riceve i propri omologhi, qui ci sono schierati reparti d’onore, suonano gli inni nazionali. Insomma, è un luogo molto solenne per il nostro lavoro e noi abbiamo voluto che questa cerimonia si celebrasse esattamente in questo luogo. Per una ragione precisa: noi oggi abbiamo consegnato un riconoscimento che non esisteva. Aggiungo che incredibilmente non esisteva. Incredibilmente nessuno fin qui aveva pensato a un modo per valorizzare il contributo di chi, con la sua opera, con il suo ingegno, con la sua passione, con la sua competenza, esalta ogni giorno il prestigio della cucina italiana e facendolo rende lustro alla nostra Nazione, valorizza il nostro straordinario patrimonio enogastronomico, lo rende apprezzato e desiderato in tutto il mondo”. Professionisti che si possono, dunque, fregiare del titolo di “Maestro”, appunto. Se quello per l’arte vitivinicola è andato a Riccardo Cotarella, ad essere premiati (in approfondimento i loro pensieri e le motivazioni) sono stati personalità di riferimento dei loro settori, come Massimo Bottura per la Cucina, Iginio Massari per la Pasticceria, Carlo Petrini per la Gastronomia, Franco Pepe per la Pizza, Carlotta Fabbri per la Gelateria, Piercristiano Brazzale per l’Arte Casearia e Maria Francesca Di Martino per l’Arte Olivicola.
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La Pac Ue e il Farm Bill Usa
La Pac in Europa vale oggi 386 miliardi di euro in totale fino al 2027, di cui 35 miliardi di euro per l’Italia. Negli Usa il Farm Bill, il programma di sostegno all’agricoltura statunitense, vale 1.400 miliardi di dollari in 10 anni e con la presidenza Trump potrebbe crescere ulteriormente. Ma se si guarda ad un altro competitor dell’Europa, la Cina, questa attualmente produce il 70% in più dell’intera produzione agricola dell’Unione. Differenze al centro dell’incontro, nei giorni scorsi, tra la presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Veronika Vrecionova, e quello di Coldiretti Ettore Prandini, che si è fatto portavoce della richiesta di “risorse più adeguate” per il settore, che sta attraversando una fase di profondo cambiamento, senza considerare l’impatto, tutto da valutare, dei dazi.
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Focus
Dazi Usa, alle ore 22 l’annuncio di Donald Trump
Ore 16 di oggi, 2 aprile, a Washington Dc, ore 22 ore italiana: dopo settimane di annunci e speculazioni, di minacce e risposte tra Usa e Ue, che hanno già causato notevoli danni economici, il presidente Usa, Donald Trump, dirà ufficialmente cosa vorrà fare con i dazi sui prodotti europei. Un asse, quello tra America ed Europa, che interessa il mondo, visto che, nel 2023, su questa rotta si sono mossi 1.600 miliardi di euro in beni e servizi, pari al 30% del commercio mondiale, secondo i dati del Consiglio Europeo. Ed a cui guarda anche il made in Italy agroalimentare, che, negli States, ha il suo primo partner extra Ue, con 7,8 miliardi di euro di esportazioni nel 2024 (su 69 miliardi totali), con una crescita del 17% sul 2023, ed il vino in particolare, che vede negli States il suo primo mercato straniero, con 1,9 miliardi di euro su 8,1 complessivi, e che con le spedizioni già fermate da settimane da parte del trade Usa, sta già subendo un danno notevole, quantificato i 6 milioni di euro al giorno, da Coldiretti. Una prospettiva, quella dei dazi, che non piace neanche al trade americano di wine & spirits, e alla ristorazione, i cui fatturati molto dipendono anche dai vini importanti, da Italia e Francia in testa. Aspettando le parole e le decisioni di Trump.
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Cronaca
L’export dello Champagne va giù
È stato un 2024 difficile per lo Champagne: le esportazioni hanno generato 3,75 miliardi di euro (Iva esclusa) per 153,41 milioni di bottiglie spedite fuori dalla Francia, contro le 171,71 milioni del 2023: 18 milioni di bottiglie in meno. Il mercato straniero di riferimento resta quello degli Usa che, con 27,41 milioni di bottiglie (819,9 milioni di euro in valore), supera anche il dato del 2023 (26,92 milioni, +1,8%). Gli Usa e la new-entry dell’Arabia Saudita sono gli unici Paesi in crescita nella top ten, dove anche l’Italia (n. 5, con 235,3 milioni di euro) è in calo.
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Wine & Food
I Castelli Romani, tra storia e futuro, sono la “Città del Italiana del Vino” 2025
Meta per eccellenza dei soggiorni fuori porta già al tempo dei romani, e per i Papi, che divennero proprietari dell’intero territorio, tra lussuose residenze di campagna e monumenti di pregio come Castel Gandolfo, Ville Tuscolane e palazzi nobiliari progettati dai più grandi architetti ed arricchiti da opere dei migliori artisti dell’epoca, in borghi che si specchiano nelle acque dei laghi vulcanici, nei vigneti del “Giardino di Roma” intorno ai Colli Albani nascono denominazioni che hanno fatto la storia del vino italiano, come il Frascati. È così che sono chiamati i Castelli Romani, che eletti “Città del Italiana del Vino” 2025, nei giorni scorsi da Nemi, hanno dato il via ad un anno di eventi con il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
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WineNews.tv
Innovazione, sostenibilità e dinamismo: Ananda Roy (Circana) sul futuro del vino in gdo
Il maggior valore aggiunto del vino si crea nel fuoricasa, ma la gran parte dei volumi si muove nella Gdo, soprattutto in Europa. Ma allora quando parliamo di business nel vino nel retail europeo di che tipo di affari stiamo parlando e quale ammontare di denaro sta passando attraverso questi canali? La parola ad Ananda Roy, Svp of Thought Leadership Europe e Cpg Growth Advisor di Circana, che a Wine Paris ha evidenziato “l’urgente necessità di reinventarsi in mezzo ai mutevoli comportamenti dei consumatori, alle pressioni economiche e alle dinamiche dei mercati emergenti”.
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