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N. 3.626 - ore 17:00 - Mercoledì 8 Marzo 2023 - Tiratura: 31.127 enonauti, opinion leader e professionisti del vino |
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Nella Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, ci piace raccontare una storia quasi dimenticata. Nella seconda metà dell’anno Mille, infatti, alla Scuola Medica Salernitana, vera e propria istituzione medica nel mondo occidentale dell’epoca, primo Centro di Cultura non controllato dalla Chiesa, operava la prima medica d’Italia e d’Europa: Trotula de Ruggiero (illustrata anche da Milo Manara, in foto). Il suo “De Mulierum passionibus” segna, simbolicamente, la nascita dell’ostetricia e della ginecologia. Ma Trotula ha giocato un ruolo determinante, seppure indiretto, nella nascita di quella che oggi è la Dieta Mediterranea (in approfondimento) |
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Cresce l’export ed il consumo fuori casa, che, a valore, supera i livelli pre-pandemia, mentre cala il consumo domestico, con gli acquisti in grande distribuzione che si contraggono dopo il boom registrato nei mesi dei lockdown e delle chiusure: è il quadro economico del 2022 per vino, spirits ed aceti, fotografato dall’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma. Con un andamento che, come è inevitabile, è stato influenzato da quello economico nazionale (con un Pil cresciuto del 3,9% rispetto al 6,7% del 2021, ed una previsione di appena il +0,6% nel 2023), e, come noto, da “fattori di discontinuità causati dal repentino aumento dei costi di produzione, di trasporto e dell’inflazione”. In ogni caso, ricorda Federvini, quello rappresentato da vini, spiriti e aceti, è un comparto che “esprime complessivamente un fatturato di oltre 17 miliardi di euro, esportazioni per oltre 9 miliardi di euro di export, pari al 22% del totale dell’export del food & beverage del Paese, 2.300 imprese e 30.000 occupati, senza considerare l’indotto. Guardando ai numeri, secondo le elaborazioni Nomisma, le vendite del vino in Italia nel 2022 sul 2021 si confermano in flessione del -1,8% in valore, a 2,9 miliardi di euro. Soffre la categoria fermi & frizzanti, che vale il 75% del totale, e che registra nel 2022 il -6,9% in quantità e -2,2% in valore, soprattutto per il calo di Dop e Igp, mentre tengono meglio gli spumanti, che fanno -0,4% in valore e -2,7% in valore. Guardando alle esportazioni, positivi nel complesso i dati sull’export dei vini, che, secondo i dati doganali elaborati da Nomisma, evidenziano una crescita a due cifre, in valore, nelle esportazioni di vino verso Paesi quali Regno Unito con +51,4%, seguito dal Giappone +25,1%, Canada +17,9% e Australia +17,4%, Stati Uniti con +15,6%, Francia con +15%. Quanto al consumo fuori casa, secondo le elaborazioni TradeLab, il difficile contesto macroeconomico non ha rallentato il mercato, che ha chiuso il 2022 a 93 miliardi registrando quindi un valore che supera quello pre pandemia del 2019 (85 miliardi). Per la categoria del vino, il mercato dei consumi fuori casa (con il nettare di Bacco a +24%, e gli spumanti a +21%) arriva soprattutto dai pasti come pranzo e cena, che generano il 75% dell’incremento complessivo della categoria. |
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Come già annunciato e come ribadito ieri, con soddisfazione, dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, la partnership tra Fiera Milano e Fiere di Parma è ormai cosa fatta. Manca solo l’ufficialità, attesa a giorni. Ma, intanto, la fiera milanese, ha dato il suo assenso alla sottoscrizione di un aumento di capitale di Fiere di Parma, in cui entrerà con una quota del 18,5%, per un valore di 16,5 milioni di euro, con la cessione di TuttoFood. A comunicarlo Fiera Milano, sottolineando che l’operazione dovrà essere approvata dall’assemblea degli azionisti di Fiere di Parma, e che “successivamente la finalizzazione sarà comunque soggetta all’approvazione del cda di Fiera Milano”. Un accordo importante in un segmento fieristico, “food, bevande e ospitalità”, che vale l’11% del giro d’affari delle fiere italiane nel complesso (22,5 miliardi di euro). |
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Raccontare le nuove annate di un grande vino, legandole ad un valore, ad una storia vera e propria e ad un racconto attraverso la voce: così si articola il progetto “La Voce di Biondi-Santi”, edizione n. 2 della “library” di vino e racconti che accompagna l’uscita sul mercato delle nuove annate, in questo caso il Brunello di Montalcino Riserva 2016 e il Brunello di Montalcino 2017, prodotte nella cantina “culla” del grande rosso toscano, con la famiglia Biondi-Santi, ed oggi del gruppo francese Epi, della famiglia Descours. Tema 2023 è la “meraviglia”, interpretata in più conversazioni riprodotte in podcast con le personali interpretazioni del sentimento di “Meraviglia” di Giampiero Bertolini e Federico Radi, ad e direttore tecnico di Biondi-Santi, ed Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Mentre l’attore Neri Marcorè, ormai habituè del mondo del vino e partner in questo progetto di Biondi Santi, dà voce all’audiolibro “Enigma in luogo divino”, scritto da Gianni Farinetti. Una narrazione a tinte gialle, ironica, ambientata a Parigi tra personaggi sorprendenti e d’antan, che ruota intorno al mistero di una speciale bottiglia battuta all’asta: la leggendaria Riserva 1955 di Biondi-Santi, unico vino italiano selezionato tra i 12 migliori del ventesimo secolo da “The Wine Spectator”. |
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Federico Ambrosi, 22 anni, sommelier del ristorante Malga Panna di Moena: ecco il “Protagonista della Sala” per Jre-Jeunes Restaurateurs d’Europe Italia e Marchesi Antinori, eletto nel contest ospitato, nei giorni scorsi, a Palazzo Antinori, nel cuore della Firenze del Rinascimento, e frutto della decennale collaborazione tra la storica famiglia del vino e la prestigiosa associazione che riunisce chef e personale di sala dei ristoranti più eleganti d’Europa. E, con WineNews, nella giuria di giornalisti che ha decretato il vincitore. |
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Tra le tante battaglie che animano il dibattito nel mondo del vino, da qualche anno si è ricavata un suo spazio quella tra i sostenitori dell’allure del tradizionale tappo di sughero, con tutto quello che comporta sul fronte del rischio del “sentore di tappo”, e quella tra i supporter dell’efficienza perfetta del tappo a vite. Che, ormai, tappa quasi 4 bottiglie su 10 a livello mondiale, e 1 bottiglia su 5 in Italia, se si escludono gli spumanti. E ora è nato il gruppo de “Gli Svitati”, che mette insieme cinque cantine eccellenti del vino italiano e da sempre controcorrente, come Franz Haas, Graziano Prà, Jermann, Pojer e Sandri e Walter Massa, “pioniere del tappo a vite in Italia, che si sono riunite per raccontare, tutti assieme, il loro modo di “fare vino” e, soprattutto, di tapparne le bottiglie, contro i pregiudizi che hanno spesso accompagnato questa tipologia di chiusura”. |
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A WineNews Marco Frittella, storico giornalista parlamentare Rai, alla guida di “Agricoltura Domani”, che poi, su sua idea, diventerà “Linea Verde”. Le riflessioni sul valore dell’agricoltura e del made in Italy nelle parole dell’autore di “Italia Green - La mappa delle eccellenze italiane nell’economia verde”, e di “L’oro d’Italia. Dall’abbandono alla rinascita, viaggio nel paese che riscopre i suoi tesori (e la sua anima)”. “Quando ho iniziato ad occuparmene l’agricoltura era marginale, oggi è un asset centrale dell’economia italiana”.
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